I dati dell’Indagine di Federmeccanica sul settore sono stati diffusi oggi, 11 marzo
Secondo i dati dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica diffusi oggi, 11 marzo, nel corso del 2020 la dinamica della produzione industriale metalmeccanica, dopo le forti perdite osservate nel periodo marzo-giugno rispetto ai livelli pre-pandemici, ha mostrato nei mesi successivi andamenti ancora negativi ma in miglioramento.
Se, infatti, ad aprile i volumi di produzione si erano più che dimezzati rispetto a gennaio, nei mesi finali del 2020 la produzione è risultata inferiore di circa 3-4 punti percentuali rispetto alla situazione pre-pandemica.
In particolare, nel quarto trimestre del 2020 l’attività produttiva metalmeccanica ha registrato una crescita dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e, con un +0,2%, si è confermata sugli stessi livelli del quarto trimestre del 2019.
Come evidenziato da Federmeccanica, mediamente nel 2020 la produzione metalmeccanica si è ridotta del 13,4% nel confronto con l’anno precedente, un calo più accentuato rispetto all’intero comparto industriale (-10,9%) ma più contenuto nel confronto con il 2009.
Oltre che dalla caduta della domanda interna, l’attività produttiva è stata anche condizionata dal pesante crollo del commercio mondiale e, nel 2020, le esportazioni metalmeccaniche sono complessivamente diminuite del 9,7% rispetto al 2019 e le importazioni hanno segnato un -12,8%. In particolare, ha pesato il crollo dei flussi diretti verso i nostri principali partner europei quali la Germania (-8,4% nel confronto con l’anno precedente), la Francia (-14,5%), ma anche verso il Regno Unito (-11,5%) e la Spagna (-18,8%).
“Anche sul nostro territorio i dati del secondo semestre hanno restituito un quadro variegato, con indicatori nel complesso in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel primo semestre, ma con un differenziale tendenziale negativo con il 2019. Anche l’export ha mancato di dinamicità e, tuttora, lo scenario non è privo di criticità. Anche Federmeccanica evidenzia però che le prospettive a breve sono improntate a un cauto, moderato ottimismo, ma permane una sostanziale incertezza dovuta all’evoluzione della pandemia” evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva. “Solo un input molto più deciso alla campagna vaccinale può aiutare il Paese a superare l’emergenza, prima di tutto dal punto di vista sanitario e, poi, anche da quello economico e sociale. Come noto il sistema produttivo ha dato la disponibilità dei propri spazi per la somministrazione dei vaccini ai lavoratori che aderiranno volontariamente. Tutto dipende ora dalla disponibilità del vaccino, che speriamo non si faccia attendere”.
“Nonostante il periodo particolarmente critico, il nostro settore guarda avanti ed ha raggiunto poche settimane fa un obiettivo importante con la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il Contratto Collettivo Nazionale del settore, in linea con lo spirito innovatore introdotto nel 2016 e mantenendo l’attenzione per aspetti cruciali come la formazione e la previdenza complementare per i giovani” evidenzia il Presidente della Categoria Merceologica Metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio, Giacomo Riva. “Abbiamo dimostrato di poter affrontare questo periodo così difficile e di voler guardare al futuro con ottimismo e, soprattutto, con impegno. Ora confidiamo in una vera stagione di riforme che sciolga i nodi che da tempo bloccano la nostra economia, da un lato, e in una campagna vaccinale veramente efficace, dall’altro”.
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