2022-08-31

“Michail Gorbaciov, un grande della storia che ha saputo cambiare il mondo”


Il lecchese Sergio Fenaroli delinea questo ricordo di Michail Gorbaciov, scomparso all’età di 91 anni:

Ci ha lasciato una persona che ha cambiato il mondo, che ha saputo assumersi la responsabilità del suo ruolo come ultimo presidente dell’Urss e segretario del Pcus con una grande carica umana e volontà di cambiamento per un mondo nuovo di pace e serenità per tutti i popoli della Terra.

Ricordo la sua presenza a Roma ai funerali di Enrico Berlinguer. Ancora non era stato eletto segretario del Pcus, Venne sul terrazzo di Botteghe Oscure a salutare la folla che in silenzio sfilava in quel giorno di lutto per i comunisti italiani e per l’Italia intera.

Fu per tutti noi una grande speranza, una vera guida verso un cambiamento reale che contribuì con la sua opera a una trasformazione dell’impero sovietico. Praticando la ristrutturazione, la “perestrojka” e la “glasnost”, favorì la caduta del “muro di Berlino” e l’indipendenza delle Repubbliche socialiste, ma in quel processo di rinnovamento venne tradito prima dall’Occidente e simultaneamente al proprio interno, dopodiché con un colpo di Stato venne emarginato.

Sin dai primi anni ’80 erano sempre più evidenti le manchevolezze e il disastro economico dell’Urss, un Paese ricchissimo di risorse che forniva a tutto il mondo, ma nel contempo fortemente indebitato. Con una metafora potremmo indicare Gorbaciov come il “curatore fallimentare” dell’Urss.

Fu proprio in quegli anni, con il cambio generazionale alla guida del Partito comunista sovietico e nei centri di potere dello Stato, che si ramificò una corruzione e la sottrazione  sistematica di grandi risorse allo Stato, sia all’interno ma in particolare nei paradisi fiscali, dove si accumularono illegalmente immense risorse sottratte alle casse dello Stato.

Con il dissolvimento dell’Unione Sovietica emersero immediatamente i “traditori” esterni e interni di Gorbaciov. Venne rassicurato da Reagan e da Bush che l’Occidente la Nato non avrebbe espanso la propria influenza a Est, rispettando i trattati di Yalta, Da allora iniziò a concretizzarsi il disegno destabilizzante ancora oggi in corso in Ucraina.

All’interno, solo dopo alcuni mesi apparvero sulla scena giovani potenti oligarchi con risorse immense a loro disposizione. Coperti da Boris Eltsin, ricordato come il “cavallo di Troia” dell’Occidente, avviarono un processo di legalizzazione dei rapinatori dello Stato, privatizzando grande parte dell’economia russa, creando uno strato sociale di oligarchi che ancora oggi, selezionati da Putin, dominano e condizionano il popolo russo.

Di Michail Gorbaciov abbiamo testimonianze positive anche nella nostra Brianza, in particolare a Missaglia, dove venne in visita in ben due occasioni grazie a Nando Caldirola, titolare dell’omonima azienda vincola, la prima volta in forma riservata e la seconda con un incontro pubblico nel piazzale dell’azienda, dove chi scrive ebbe l’opportunità di consegnargli una lettera augurale.

Il suo insegnamento e il lascito alle future generazioni sono quelli di lavorare costantemente per la pace e la coesistenza e proprio oggi con la guerra fratricida ancora in atto in Ucraina, voluta dai suoi “traditori”, deve rappresentare uno stimolo aggiuntivo, una testimonianza e un impegno concreto alla sua memoria.

Michail, non ti dimenticheremo!

Sergio Fenaroli (Lecco)

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