2022-07-05

FLUSSI TURISTICI 2021: SEGNALI DI RIPRESA PER ARRIVI E PRESENZE IN PROVINCIA DI LECCO


Il comparto turistico negli ultimi due anni ha inevitabilmente subito il forte contraccolpo della pandemia e delle conseguenti restrizioni adottate a livello mondiale. Anche lo scenario turistico del Lago di Como e del territorio lecchese nel 2020 è mutato radicalmente rispetto a quanto si osservava fino al 2019, picco di una tendenza in crescita dei flussi turistici che interessava la Lombardia nel suo complesso.

 

I flussi turistici 2021 in provincia di Lecco restituiscono i primi significativi segnali di ripresa rispetto al 2020, con +66,4% di arrivi e +73,2% di presenze: valori sopra la media regionale del +51,7% di arrivi e +59,9% di presenze (fonte PoliS-Lombardia, I flussi turistici in Lombardia - anno 2021).

 

Per il territorio lecchese le percentuali registrate si traducono in quasi 80.000 arrivi in più e in oltre 288.000 presenze in più nel 2021 rispetto al 2020: una crescita rilevante, che tuttavia non colma ancora il crollo dei flussi turistici verificatosi lo scorso anno e che ha significato circa 190.000 arrivi in meno (-61,3%) e 408.000 presenze in meno (-50,9%) di turisti in provincia di Lecco.

 

E’ perciò importante comparare i dati annuali 2021 non solo con l’anno precedente, ma anche con il periodo pre-pandemia.


 

I dati 2021 raccolti dalla Provincia di Lecco sulla totalità delle strutture ricettive per conto di Istat e PoliS-Lombardia fanno segnare complessivamente 199.601 arrivi e 683.045 presenze sul territorio lecchese: gli arrivi italiani sono 101.148 e le presenze 351.394, mentre gli arrivi stranieri sono 98.453 e le presenze 331.651.

 

Pur ancora distanti dai valori registrati nel 2019, il 2021 fa segnare addirittura un dato in crescita riferito alle presenze di turisti italiani, aumentate del +24,4%.

 

Uno dei pochi elementi positivi nel 2020, anche se originato dalle limitazioni alla libera circolazione dei turisti, era stato proprio il maggior peso del turismo nazionale che, grazie a soggiorni più lunghi, aveva permesso di contenere alcune ricadute.

 

Il 2021 conferma quindi questa tendenza dei turisti italiani a prolungare il proprio soggiorno sul territorio lecchese, con la permanenza media che sale dai 2,19 giorni del 2019 ai 3,47 del 2021 per gli italiani e dai 2,59 a 3,42 complessivamente (media italiani+stranieri).

 

 

Nei tre anni presi in considerazione sono mutate le proporzioni riferite alla provenienza dei turisti: nel 2019 i flussi turistici dall’estero rappresentavano il 58,54% degli arrivi, i valori si sono invertiti nel 2020 quando, a seguito delle restrizioni intervenute, i turisti italiani hanno inciso nella misura del 59,36% sul totale degli arrivi. Sempre nel 2020 le presenze italiane hanno costituito addirittura il 61,27% di quelle totali.

 

Il 2021 restituisce un maggior equilibrio tra la componente italiana e straniera sia in termini di arrivi che di presenze: sarà quindi interessante continuare a monitorare questi dati dell’incidenza dei flussi turistici per provenienza.


Una panoramica sulla ricettività del territorio provinciale permette di coglierne alcune caratteristiche: le strutture alberghiere e non alberghiere in provincia di Lecco hanno attualmente toccato quota 1.900 unità, confermando la tendenza all’ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva degli ultimi anni, a eccezione del periodo segnato dall’emergenza sanitaria.

 

Tra il 2020 e l’inizio del 2021 si sono registrate circa 200 cessazioni di attività, ma, soprattutto dalla primavera dello scorso anno, l’avvio di nuove attività è ripreso e ha ampiamente compensato in termini di nuove unità ricettive quelle precedentemente chiuse. Il fenomeno trova continuità nel 2022 e, da inizio anno, sono oltre 250 le nuove strutture aperte.

 

Attualmente l’offerta ricettiva del territorio lecchese è così caratterizzata: 78 esercizi alberghieri: alberghi e residenze turistico alberghiere, 1.822 esercizi non alberghieri di cui: 420 esercizi complementari: campeggi, locande, foresterie, case e appartamenti per vacanze imprenditoriali, rifugi alpini, case per ferie, ostelli, agriturismo, 1.402 esercizi extra-alberghieri: bed and breakfast, case e appartamenti per vacanze non imprenditoriali e locazioni turistiche.



 

Il rallentamento dell’attività verificatosi negli ultimi due anni ha comunque favorito la riqualificazione di diverse strutture esistenti, soprattutto alberghiere, che si è tradotto nell’ampliamento dei servizi e nell’innalzamento degli standard qualitativi (tra il 2020 e il 2021 hanno aperto 2 nuovi hotel 5 stelle e 1 hotel è passato da 4 a 5 stelle). In parallelo si assiste all’aumento pressoché quotidiano del numero di strutture non alberghiere, in particolare foresterie, case e appartamenti per vacanze e locazioni turistiche: l’offerta ricettiva complementare ed extra-alberghiera è quella prevalente per il territorio lecchese, caratterizzata spesso da strutture di piccola e media capacità ricettiva con una capillare diffusione.

 

“Dai dati rilevati nel 2021 - sottolinea la Consigliera provinciale delegata al Turismo Fiorenza Albani - possiamo certamente osservare segnali di ripresa per l’arrivo e la presenza di turisti in provincia di Lecco, che dobbiamo cogliere e sostenere investendo su iniziative e progetti capaci non solo di attrarre turisti nuovi o affezionati, ma anche di favorire la loro permanenza sul territorio lecchese e lariano. Le restrizioni, che per un lungo periodo hanno congelato i viaggi internazionali, hanno favorito la riscoperta del turismo di prossimità, che ha oltretutto garantito soggiorni più lunghi. Ora la sfida deve essere quella di fidelizzare questi turisti che hanno scoperto o riscoperto la bellezza del nostro territorio e il piacere di soggiornarvi”.

 

Nota: i dati dei flussi turistici 2021 e della capacità ricettiva 2022 sono provvisori e si intendono suscettibili di variazioni fino alla pubblicazione dei dati definitivi sul sito dell’Istat, titolare delle rilevazioni.

 


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