2022-03-07

100° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI PIER PAOLO PASOLINI


di Germana Marini 
Ispirata all’efferato assassinio di un artista che ha impresso 

un’indelebile impronta nel mondo letterario 

 

Di che stupite, uomini dabbene, 

impietosi censori, incensurati  

farisei? 

Di che temete? 

Non ricadrà su di voi il suo sangue 

rappreso, nella poltiglia di carne 

Il suo cuore ormai tace. 

 

“Alfine!”, esultate, ché scomodo 

e molto per troppi quel genio 

smascherava irridente i vizi  

dei probi e i suoi stessi vizi; 

ardito, spietato. 

 

“Eretico”, dite?, “Bestemmiatore”? 

Non nega: 

quando mai negò la sua natura, lui? 

 

Povera natura, umana, precaria, 

di bene e di male commista, 

mille volti in un volto, 

sfaccettati, stridenti. 

Poliedrico volto oltraggiato 

di sputi, 

cui l’estrema vergogna 

ha precluso il riscatto. 

“Non giudicate 

E non sarete giudicati!”: 

è dottrina di Cristo. 

Cristo, infinito amore, misericordia  

immensa. 

 

E voi insospettati e laidi corruttori 

salottieri, rotti ad ogni turpezza, 

purché celata al sole, 

deplorate dagli alti palchi 

la sua indegna fine. 

 

Fra trine e merletti è la morte 

del giusto, 

solo i topi di fogna li ammazzano 

in strada, 

i cani randagi, i tristi, i furfanti… 

 

Seguitate a dissertare compiaciuti 

sul massacro, sadici rovistando 

nelle più gelose piaghe, scoprite 

ragioni artificiose, infingarde. 

 

La verità è una sola: 

angelo e demone, mistificatore 

e geniale, mite e violento, 

atterrato e incensato, 

egli, come tutti, fu solamente 

un uomo! 


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