2022-01-08

POETA FRA TEMPO ED ETERNO, IL NUOVO LIBRO DI ZANIBONI


Lucio Zaniboni, poeta lecchese di fama internazionale, festeggia i 90 anni con un nuovo libro di poesia edito da  Giuseppe Laterza, "Il tempo e l'eterno". Come si legge nella nota introduttiva sul sito della casa editrice, "Lucio Zaniboni dona ai suoi estimatori e nuovi lettori altre pagine di pregevole poesia, dopo i suoi innumerevoli e più volte premiati libri, che ne attestano nel tempo capacità stilistiche e grande sensibilità nell’indagare sul senso della vita e della morte come immagine totale del mondo.  Ancora una volta il Poeta attinge alle “occasioni” che la vita stessa offre, piccole o grandi che siano per farne trasudare tutto il loro mistero e la pregnanza dei significati, per tentare di giungere al profondo del proprio animo in cerca di intime corrispondenze, da cui il fiorire di una poesia che non potrà lasciare indifferenti i suoi lettori". Un ampio saggio sul libro e sulla poetica di Zaniboni, autore di origine modenese che è stato tradotto in varie lingue compresi cinese a albanese, è sul sito terzomillennio2009.wordpress.com  e si deve alla penna di Carmelo Aliberti. Che annota fra l'altro su questa poesia che è insieme orazione, preghiera, meditazione, canto ed effusione lirica: " Zaniboni è stato definito un poeta totale, perché è un uomo totale che osserva con gli occhi ingenui di un fanciullo lo spettacolo del mondo e come un vecchio saggio  guarda l’immagine rasserenante della morte allegramente come una festante e cristiana vendemmia: “Si piega l’arco del giorno/aliti salgono dal lago a rinfrescare./Soave starsene all’approdo/assaporando ore di pace prima/ del plenilunio mentre la rondine/ stride e poi scompare”. Un poeta dove come si vede non mancano riferimenti al lago di Como. A proposito del nuovo libro Aliberti annota ancora: "Fin dal titolo, si evince chiaramente il malinconico indugio sugli altalenanti pulsioni del cuore, come la fiamma tremolante nel soffiare del vento, con il ritmo oscillante del sangue nella cupola del cielo, dove occhieggia l’ultimo palpito di luce, mentre il poeta, senza accennarne il nome, invoca l’Assoluto invisibile, ma in costante ascolto, per rivolgerGli l’ultima supplica: “Ferma il tamburo/ un istante./Lasciami udir la voce/della risacca/e il grido del gabbiano/che volteggia nel cielo”. “ Fugge/.L’anima è sospiro/di ricordi./Di volti ormai scomposti, nel puzzle della mente./quando alla tua vita/ o a quelli di chi ami/ e posta una scadenza,/si ferma il tempo/ e diviene un tarlo./Allora è eterno,/fisso marmo al vento./Atroce è quel momento/ e solo Dio/può venirti incontro”." Sul sito della rivista si legge anche la prefazione del volume firmata da Angelo Mundula. Ricordiamo che Zaniboni h
a insegnato in scuole di vario ordine e grado. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia che hanno avuto, tra gli altri, prefatori Bellezza, Cappi, Esposito, Lanza, Manacorda, Martelli, Martellini, Moretti, Pazzi, Piromalli, Rea, Ruffilli, Sanesi, Sozzi, Spagnuolo, Squarotti, Ulivi, Valli, ecc. Segnalato al Premio Internazionale Montalpe, ha vinto diversi Premi, tra cui due volte il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Collabora a giornali e Riviste. Ha curato sette Antologie, comprendenti la maggior parte delle più importanti voci poetiche contemporanee, con l’ultima delle quali “La poesia del Terzo Millennio” sono state presentate due Tesi alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

È stato come detto molto tradotto  all'estero: in francese, inglese, greco, spagnolo, portoghese, cinese e albanese. Inserito nella Storia della Letteratura Italiana-Il Secondo Novecento,1993 e in vari repertori. È tra gli autori di Poeti Latini tradotti da Scrittori Contemporanei (Bompiani,1993)  antologia curata dal comasco Vincenzo Guarracino. È inserito in varie antologie.

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