2021-12-14

“Harmonia gentium” piange Raffaele Colombo. Diceva: “La musica infonde speranza”


L’estate scorsa, presentando nella sala consiliare del Comune di Lecco il Festival europeo dei cori giovanili intitolato a Giuseppe Zelioli che si è tenuto a inizio luglio dopo la sospensione forzata del 2020 a causa della pandemia, aveva detto: 
“Il nostro obiettivo primario consiste nell’incoraggiare i musicisti e i cantori a proseguire nel percorso artistico e culturale intrapreso, nella certezza che la musica, soprattutto nella fase che stiamo attraversando, può alleviare situazioni di difficoltà e infondere speranza”.

Una dichiarazione che non poteva non essere pronunciata da Raffaele Colombo, morto all’età di 75 anni. La musica, infatti, era la sua vita e proprio alla sua determinazione, alla sua meticolosità e al suo instancabile impegno messi al servizio dell’associazione “Harmonia gentium” di cui era presidente si dovevano l’ideazione e l’organizzazione della rassegna che a cadenza biennale portava sul Lario cori giovanili provenienti da tutto il mondo, Australia e Stati Uniti inclusi.

Così neppure le inevitabili difficoltà logistiche conseguenti alle normative anti-Covid vigenti avevano scoraggiato Colombo, che aveva messo a punto un “palinsesto” innovativo e che soprattutto aveva raccolto la sfida con la consueta passione e con tutto l’entusiasmo di cui era capace.

A Lecco, per la quattordicesima edizione del Festival, era giunto il Coro Pontanima fondato a Sarajevo dopo la guerra nei Balcani e che si distingue per essere l’unico costituito da cantori appartenenti a più religioni (cattolica, ortodossa, ebraica e islamica), mentre altre formazioni si erano esibite “a distanza”, in collegamento streaming.

I funerali di Raffaele Colombo verranno celebrati mercoledì 15 dicembre alle 15.30 nella Basilica di San Nicolò a Lecco.

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