2021-09-11

Il “Cerchio aperto” presenta il suo magazine e sollecita una serie di riflessioni

L’appuntamento è per le ore 18 di venerdì 17 settembre presso l’Istituto “Maria Ausiliatrice” in via Caldone a Lecco

 



di Claudio Redaelli Battesimo ufficiale, venerdì 17 settembre, per il magazine Tri agun news pubblicato dal Centro diurno “Il Cerchio aperto” di Lecco. L’appuntamento è per le ore 18 presso l’Istituto “Maria Ausiliatrice” in via Caldone (ingresso da via Magenta 26).

Il programma prevede gli interventi di Vittoria Speltoni, coordinatrice del Centro diurno per il Consorzio H.C.M., di Massimo e Aida (educatori della struttura lecchese e responsabili del magazine), del giornalista e direttore del quotidiano di informazione online Ilpuntostampa.news Claudio Redaelli,  della scrittrice Germana Marini, di Adele Bono (medico psichiatra del “Cerchio aperto”) e di Maria Andreotti, del Forum Salute mentale di Lecco.

Al termine degli interventi e dopo la lettura di alcune poesie da parte di un redattore del magazine vi sarà spazio per la visita alla mostra fotografica di Jacek Pereswiet Soltan, art director, e alla rassegna espositiva che comprende una serie di opere artistiche di Andrea Rigliaco, art designer.

A seguire, aperitivo (che sarà servito in  cortile oppure, in caso di pioggia, presso la palestra dell’istituto scolastico) e i ringraziamenti di rito.

Per accedere all’Istituto “Maria Ausiliatrice” sarà indispensabile essere in possesso della certificazione verde anti-Covid.

Ricordiamo che l’ultimo numero di Tri agun news dato alle stampe nei mesi scorsi si apriva con una serie di significative riflessioni sulla “musica dell’educatore” e sull’importanza di essere, proprio in quanto educatori, un po’ speciali, che “non significa unicamente saper organizzare e progettare interventi educativi secondo schemi precostituiti e teorie apprese”.

“Essere speciali - spiegavano i firmatari dell’editoriale - significa per noi, che da anni lavoriamo nell’ambito della prevenzione e della cura della salute mentale, sapersi mettere ogni giorno in discussione senza rigidità e pregiudizio, per predisporci con flessibilità all’ascolto, al cambiamento e alla trasformazione nella relazione”.

“Negli anni - sostenevano sempre Max e Aida - sentiamo di essere diventate persone più autentiche con se stessi e con gli altri, accettando le mille sfaccettature delle emozioni con il coraggio di non nasconderle ma al contrario imparando ad accettarle e a viverle come se fossero tutti i giorni una scoperta delle nostre fragilità ma anche dei nostri lati belli, positivi e creativi”.

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