2021-08-14

Moto Guzzi, un libro per festeggiare i primi 100 anni



Gianfranco Colombo - Il volume “I cento anni dell’Aquila” (Cinquesensi editore) celebra il secolo della Moto Guzzi, nata a Mandello nel 1921. Si tratta di un libro diviso in due parti speculari e con due copertine, che vogliono dare il senso dell’impostazione generale del volume. La prima parte, “La Moto Guzzi a Mandello del Lario”, si distingue per l’appartato iconografico. 





Ci sono le foto in bianco e nero degli anni fulgidi della Guzzi. I fotografi che hanno curato il tutto, sono Carlo Borlenghi e Carlo Zuccoli. In questo modo hanno potuto dare concretezza ad un progetto che era in cantiere da parecchio tempo. «Insieme a Carlo Zuccoli, almeno quarant’anni fa, abbiamo avuto la possibilità di fotografare l’archivio fotografico della Moto Guzzi. – ci dice Carlo Borlenghi – Queste foto sono rimaste nel cassetto ed ora le abbiamo usate per questa pubblicazione, ma è solo una piccola parte di quello che l’archivio propone». In effetti, nella prima parte di questo volume, quella più strettamente storica, c’è anche la Moto Guzzi dentro la vita di tutti i giorni. 

Non ci sono solo le gare, la galleria del vento ed i grandi piloti che hanno fatto conoscere questo marchio in tutto il mondo, c’è anche la Guzzi nella sua dimensione sociale. Si possono vedere i dipendenti in mensa, i loro figli nella colonia elioterapica di Bordighera, ma anche originalissime iniziative come il raid Milano/Oslo compiuto da 29 boys scout sul Guzzino nel luglio 1949 o ancora l’apertura nei confronti delle donne. La Guzzi fu tra le prime aziende motoristiche europee a concepire modelli “al femminile”. In questo contesto si cala perfettamente il testo di Pino Allievi, per tanti anni inviato della Gazzetta dello Sport, che ci parla della storia della Guzzi e del suo rapporto con la gente. Allievi mette subito in chiaro come quella della Casa dell’Aquila sia innanzitutto una vicenda di uomini. 

Parliamo di Carlo Guzzi e Marco Parodi, che l’hanno fondata nel 1921, ma anche di quello «sciame ordinato e silenzioso che la mattina presto entrava nei cancelli di via Parodi con la voglia di cambiare il mondo. Ognuno consapevole di offrire il suo contributo prezioso ad un panorama sociopolitico in trasformazione dal quale sarebbe uscita un’Italia migliore. Gente semplice, arguta, che si portava dentro una missione». Segue un racconto di Andrea Vitali. Si intitola “Io e le moto” e narra il travagliato rapporto tra lo scrittore e le moto della sua giovinezza.  Travagli che vivono in perfetta sintonia con la vita sentimentale di un giovanotto che dimostra di non avere troppa dimestichezza. La seconda parte, “Un itinerario sul lago di Como” presenta un testo di Ornella D’Alessio intitolato “Gli incanti del Lago di Como”. E’ la presentazione del Lago di Como, nel nome della Guzzi. 

«È un po’ come un viaggio alla Mecca dei guzzisti. – scrive la D’Alessio – Un pellegrinaggio che è anche l’occasione perfetta per fare il periplo del lago, se possibile prendendosi il tempo per scoprire e ammirare borghi, scorci, giardini, ville e chiese, racchiusi nell’abbraccio stretto delle Alpi Orobie». Arricchiscono questa sezione del libro le bellissime foto di Carlo Borlenghi e Carlo Zuccoli. «Abbiamo voluto fotografare modelli storici della Guzzi entro ambienti a noi contemporanei. – continua Carlo Borlenghi – Per poter fare questo abbiamo cercato prima i contesti più giusti e poi abbiamo avuto un grande aiuto dai collezionisti, che ci hanno portato le loro moto. Molti sono così legati alle loro due ruote che non le accendono neppure per non rovinarle. Del resto, oggi un otto cilindri della Guzzi vale un milione di euro». Le fotografie con le Guzzi in primo piano, spaziano da Abbadia Lariana e Mandello sino al Pian di Spagna, per poi proseguire attraverso Gravedona, Menaggio, Villa Carlotta e Bellagio. 

Questo volume fa parte del progetto “I 100 anni dell’Aquila: una mostra, un libro”, una proposta culturale e territoriale degli Studi Borlenghi e Zuccoli e di Cinquesensi editore, realizzato in collaborazione con il Comune di Mandello e i Comuni di Abbadia Lariana, Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Lierna, Malgrate, Varenna e sostenuto dalla Camera di Commercio Como-Lecco. Un progetto che comprende una mostra itinerante che ha già toccato alcuni comuni del nostro lago e che dal 10 al 26 agosto sarà esposta al Parco Paride Cariboni a C

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