2021-06-27

Il Béjart Ballet Lausanne si esibisce in Pièces Courtes in prima assoluta in Italia, al Parco di Villa Olmo, mercoledì 30 giugno 2021 alle ore 21.30.


Il Béjart Ballet Lausanne ritorna a Como, per una doppia inaugurazione nel parco antistante a Villa Olmo: la XIV edizione del Festival Como Città della Musica e la I Edizione del Villa Olmo Festival (30 giugno – 15 agosto 2021): mercoledì 30 giugno 2021, ore 21.30, ad eseguire in prima assoluta in Italia Pièces Courtes, definiti, dalla penna di Valeria Crippa, ‘frammenti di una cosmogonia contemporanea’. 

Si tratta di sei cammei dedicati ad eroi o personaggi che nell’immaginario hanno assunto sembianze mitiche e oniriche, per la quantità di fonti generate ed esiti artistici che ne sono scaturiti: quasi divinità attinte da epopee, epoche, suggestioni letterarie (un tra tutte quella di Don Giovanni) e contesti musicali diversi (da Johann Sebastian Bach a Jacques Brel), molto eterogenei, i Pièces Courtes sono stati cesellati dal genio poliedrico e curioso di Maurice Béjart (all'anagrafe Maurice-Jean Berger 1927 - 2007) e ripresi fedelmente da Gil Roman, ballerino, coreografo e direttore artistico della compagnia.

La formazione di Béjart avvenuta nel rigore della tecnica e della disciplina della danza classica, gli rende possibile debuttare, enfant prodige, a quattordici anni all’ Opéra di Parigi.

Incontrerà poi Roland Petit e tutti i principali punti di riferimento della danza, di ogni arte performativa, di ogni sfera intellettuale ed artistica di tutta la seconda metà del Novecento. 

A ventiquattro anni (nel 1951) crea la sua prima coreografia L'Inconnu, a Stoccolma, ed inizia a lavorare successivamente su Stravinsky e Chopin.

 

Fin da subito il suo stile si è distinto, svelando un sigillo unico ed inconfondibile, non ascrivibile in maniera categorica alla danza classica o esclusivamente a quella moderna, esprimendo la sublime essenza di entrambe al di fuori di qualsiasi stereotipo o classificazione, come Pièces Courtes rivelano.

Ecclettismo e versatilità, tensione ad una sperimentazione perpetua, influenze letterarie importanti emergono da una sequenza intrigante che comprende:

 

Sonate n°5 - Coreografia di Maurice Béjart su musica di Johann Sebastian Bach

Opéra - Coreografia di Maurice Béjart su musica di Giuseppe Verdi

La porte - Coreografia di Maurice Béjart su musica di Pierre Henry

Don Giovanni - Coreografia di Maurice Béjart su musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Dibouk - Coreografia di Maurice Béjart su musica tradizionale ebraica

Suite Brel et Barbara - Coreografia di Maurice Béjart su musica di Jacques Brel e Barbara

  

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