2021-06-14

Entra nel vivo la XVI edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio


Duccio Demetrio, filosofo e pedagogista, è il fondatore del Gruppo di ricerca in metodologie autobiografiche, della Libera Università dell’Autobiografia, con Saverio Tutino, nonché dell’Accademia del Silenzio insieme a Nicoletta Polla Mattiot – entrambe site ad Anghiari (Arezzo) – è stato a lungo professore ordinario di Filosofia dell’educazione e di Teorie e Pratiche della narrazione presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Si occupa di pedagogia sociale, educazione permanente, educazione interculturale ed epistemologia della conoscenza in età adulta. Dirige la rivista «Adultità» (Guerini Edizioni). Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Terra, ed. Dialogos 2018; Foliage. Vagabondare in autunno, Raffaello Cortina 2018; Terra. Parole per capire, ascoltare, capirsi, In Dialogo 2018; All’antica. Una maniera di esistere, Raffaello Cortina 2021.

 

Lunedì 14 giugno Duccio Demetrio presso la Chiesa di San Marco a Gardone Val Trompia (Bs) terrà la lectio “Dirsi Addio, ingannando l’oblio”. A partire dai sentimenti d’amore alla luce dei momenti di silenzio che connotano ogni relazione affettiva, è la coppia che viene analizzata nella varietà dell’esperienza amorosa, passionale, coniugale, spirituale; nei rituali dell’innamoramento e dell’addio. La problematicità filosofica del silenzio è evidenziata in rapporto all’importanza di scriverne e di scriversi reciprocamente: per sfidare l’oblio anche quando vorremmo tacere per sempre. Per inimicizia sopraggiunta, per non riaprire le ferite, per rimuovere quanto invece la scrittura può restituirci nella poetica dei sentimenti che non abbiamo saputo pienamente pronunciare. L'oblio non è smemoratezza, inutile ma è tentare di arginarlo, di uscirne vincitori e arriva un momento nell'età adulta in cui si avverte il desiderio di raccontare la propria vita. Per fare un po' d'ordine dentro di sé e capire il presente; per ritrovare emozioni perdute e sapere come si è diventati e chi dobbiamo ringraziare o dimenticare. Quando ci sorprende quel che abbiamo fatto, amato, sofferto, allora la scrittura alimenta l'esaltante passione di voler lasciare traccia di noi a chi verrà dopo o ci sarà accanto.

martedì 15 giugno sarà invece Massimo Cacciari a incontrare il pubblico del festival al Chiostro di San Bernardino a Caravaggio (Bg) dove parlerà de “La ‘morte’ della filosofia.”

 

Tra i più originali e fecondi pensatori del nostro tempo, Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Nel 1980 diviene professore associato di Estetica presso l’Istituto di Architettura di Venezia, dove nel 1985 diventa professore ordinario. Nel 2002 fonda con Don Luigi M. Verzé la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ne diviene primo Preside fino al 2005 e nel 2012 riceve il titolo di Professore emerito. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. È tra i fondatori di alcune riviste di filosofia, che hanno segnato il dibattito dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, tra cui «Angelus Novus», «Contropiano», «Il Centauro». Tra i numerosi riconoscimenti: la laurea honoris causa in Architettura conferita dall’Università degli Studi di Genova nel 2003 e la laurea honoris causa in Scienze politiche conferita dall’Università di Bucarest nel 2007. Tra le sue più recenti opere: Elogio del diritto (con N. Irti), La nave di Teseo 2019; La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo, Einaudi 2019; Le sette parole di Cristo (con R. Muti), Il Mulino 2020; Il lavoro dello spirito, Adelphi 2020. Con il libro Il potere che frena, Adelphi 2013, è stato insignito della VI edizione del Premio Internazionale del Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente.

 

In un’epoca in cui il segno distintivo è caratterizato dalla rappresentazione intellettuale e il primato è diventato quello del sapere, filosofico e scientifico Cacciari si interroga su: La ‘morte’ della filosofia che è all'origine dei diversi discorsi, molti dei quali ‘alla moda', sulla ‘fine della filoso­fia' che, almeno da Nietzsche, caratterizzano tanto pensiero dell'Occidente. A lei sta la ‘sentenza' hegeliana: che la philo-sophía cessi di chiamarsi ‘amante' e si affermi fi­nalmente come puro sapere, Sophia ovvero Scienza. Amore e Sapere debbono dirsi addio. Che il sophós dismetta il suo abito di eterno pellegrino e fissi la sua dimora. È questo il destino della nostra epoca? O ancora vi è ‘ciò' che non possiamo esprimere, rappresentare, indicare se non amandolo? Il discorso filosofico-metafisico porta in sé la traccia di questa tensione, e proprio là dove affronta il suo problema, la sua a­poria costitutiva: che l'ente è, che nella sua singolare identità mai coincide con le determinazioni che il lógos ne predica, che la sua sostanza non può disvelarsi nella fini­tezza del suo apparire.
La filoso­fia ha condotto la propria ricerca per diversi sentieri, in qualche modo contemporanei tutti, che si contraddicono e intrecciano ad un tempo, in una sorta di inimicizia fraterna. Col loro stesso procedere tali sentieri finiscono per creare il ‘luogo' di un paradossale labirinto, che obbliga a far esodo dal suo centro verso imprevedibili esiti – o col formare un grande albero, di cui essi sono rami, radici e rizomi.

 

Per i due incontri di Caravaggio e Gardone Val Trompia è prevista la prenotazione. Tutti gli altri eventi saranno ad ingresso libero e vi si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito:ww.filosofilungologlio.it

 

Il Festival Filosofi lungo l’Oglio è stato insignito anche nel 2021, dopo sei anni consecutivi, della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica ed è l’unico Festival di Filosofia ad aver ricevuto per tre volte consecutive il marchio europeo Effe Label 2019-2021, progetto sostenuto dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l’impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all’Europa.

 

Il Festival si avvale dell’Adesione del Prefetto di Brescia e ha ottenuto il Patrocinio delle Province di Brescia, Bergamo e di tutti i Comuni coinvolti. Sponsor: BCC di Brescia, Cogeme SPA, Fondazione Cariplo, Fondazione Cogeme, IME, Consorzio Franciacorta, Fondazione ASM, Sabrina Lombardi – Amministrazioni immobiliari.

 

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