2021-05-12

Un uomo che ha combattuto per le proprie idee a sostegno della natura e della biodiversità


Ecco un altro spettacolo annullato lo scorso anno che il Teatro Sociale di Como è riuscito a riprogrammare in questa stagione: venerdì 14 maggio 2021 alle ore 20andrà in scena il debutto teatrale nazionale di Semi, un sodalizio artistico tutto lariano a sostegno della natura e della sostenibilità.

 

Francesca Marchegiano racconta la vera storia di Nikolaj Ivanovič Vavilov, agronomo russo nato a Mosca nel 1887, e morto a Saratov nel 1943, che diede la sua vita per combattere la fame nel mondo.

 

Stefano Panzeri, che il pubblico ha già conosciuto in altri spettacoli, tra cui l’ultimo Terra Matta, qui veste i panni di Yuri, il secondo figlio di Vavilov, la voce narrante che descrive la vita del padre, la sua ascesa e il suo drammatico declino, causato dalla politica dittatoriale di Stalin.

Quando Francesca Marchegiano mi ha presentato Semi – racconta Panzeri – me ne sono innamorato. Ed eccomi qui, nei panni di Yuri, a raccontare questa incredibile storia. Come regista e scenografo ho deciso di impersonare Yuri oggi, quindi nella tomba, nella terra, per dare allo spettatore un insolito punto di vista.Semi è infatti anche una storia di radici: non solo perché parla di piante, ma perché Francesca ha scelto di narrarla con la voce del figlio, legato a quel padre tanto concreto quanto inafferrabile.”

Le musiche di Francesco Andreotti accompagnano il racconto di Yuri con sensibilità e attenzione.

 

Nikolaj Vavilov ha impiegato tutta la sua vita nel cercare di trovare una soluzione al problema della fame in Russia e nel resto mondo, attribuendo al cibo i significati di giustizia, uguaglianza e futuro.

È stato il pioniere degli studi sulla biodiversità e sul patrimonio naturalistico e culturale di tutti i popoli della Terra. Nel corso della sua carriera, ha esplorato più di 60 Paesi, riscrivendo spesso la mappa geografica di territori fino ad allora inesplorati da parte degli europei. Ha messo in piedi un progetto grandioso: laprima Banca di Semi e Piante commestibili al mondo, difesa eroicamente dai suoi ricercatori, durante l'assedio di Leningrado, ed esistente ancora oggi.

 

Laureatosi nel 1911, Vavilov alternò, fino al 1917, attività di ricerca e di insegnamento sia in Russia che in altri paesi europei e vinse per tre volte il premio Lenin: la prima volta nel 1926 proprio per il suo lavoro sulle origini delle piante coltivate. Lo scienziato russo amplia su scala planetaria la ricerca dei luoghi d’origine delle piante coltivate, individuandoli non nei luoghi in cui queste si sono maggiormente affermate come colture selezionate, ma là dove tali piante presentano la maggior quantità di varietà e differenze.

Proprio in queste aree era possibile rintracciare varietà con caratteristiche che potevano rivelarsi vantaggiose per l’agricoltura come, ad esempio, la resistenza alla siccità, al freddo o a specifiche malattie. Un tipo di pianta più adatto ad un determinato ambiente poteva garantire migliori rese produttive e, di conseguenza, maggiore produzione di cibo. Costringendo, per certi versi, l’uomo a farsi collaboratore della Natura e dell’ambiente e non suo proprietario e manipolatore. Intuendo ciò finì così col diventare il “padre” e il nume tutelare di tutte le ricerche scientifiche che, in seguito, avrebbero fatto della ricerca e della difesa delle biodiversità la loro ragione d’essere.

 

Vittima e martire di una lotta che vede ancora oggi contrapporsi le conoscenze scientifiche e le esigenze produttivistiche e del profitto, Nikolaj Vavilov fu e rimane importante proprio per aver saputo indicare nella ricchezza di diversità insite nelle razze e nelle specie un modello di sviluppo casuale e naturale allo stesso tempo, in cui la varietà delle origini e delle caratteristiche arricchisce la vita e la sua evoluzione. Anche e soprattutto, forse, per la specie umana.

 

Lo spettacolo invita a riflettere sull'importanza delle piante come fonte di vita per l'Umanità, sui sogni che si scontrano con l'ignoranza che a volte sale al potere, e sulla consapevolezza che dobbiamo avere, anche e soprattutto oggi, di fronte ad ogni scelta di acquisto e alimentazione che compiamo.

Semi ricorda che siamo tutti responsabili, ora più che mai, del destino di questo meraviglioso Pianeta.

 

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