2021-05-13

INTESA SANPAOLO PRESENTA “MOTORE ITALIA” ALLE IMPRESE DI BERGAMO, LECCO E SONDRIO


  1. Confindustria Bergamo e Confindustria Lecco e Sondrio hanno ospitato il roadshow virtuale di Intesa Sanpaolo dedicato a “Motore Italia”, il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative per favorire il rilancio delle piccole e medie imprese italiane, che mette a disposizione oltre 13 miliardi di euro di nuovo credito per le pmi della Lombardia.

    Il piano, che su scala nazionale prevede un plafond di 50 miliardi, punta a mettere in campo tutte le iniziative opportune per consentire alle PMI di affrontare le esigenze - ancora diffuse – dettate dall’emergenza e dalla crisi pandemica.

    Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, la misura fondamentale del programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le PMI al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

    Alla presentazione hanno preso parte per Intesa Sanpaolo Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord, Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche e Alfonso Tentori, Direttore Commerciale Imprese Lombardia Nord, sono altresì intervenuti Stefano Scaglia, Presidente Confindustria Bergamo e Lorenzo Riva, Presidente Confindustria Lecco e Sondrio.

    Il programma “Motore Italia” di Intesa Sanpaolo si compone di cinque linee di intervento, calibrate sulle direttrici strategiche della crescita del Paese che potranno innescare nuove erogazioni di credito alle PMI italiane per oltre 50 miliardi di euro, grazie anche al supporto delle risorse rese disponibili attraverso il Fondo Centrale di Garanzia e SACE:

  2. 1. Liquidità ed estensione dei finanziamenti

    Per accompagnare oggi le imprese nella strada della ripresa è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di rafforzare il posizionamento

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finanziario delle imprese, contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow, recuperare sostenibilità finanziaria e cogliere opportunità per nuovi investimenti. Obiettivo a cui Intesa Sanpaolo punta grazie a ‘Motore Italia’, mettendo a disposizione nuove soluzioni per l’allungamento dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo delle garanzie del Fondo Centrale all’80% concesse ai sensi del regolamento sul “de minimis”.

Inoltre, il Gruppo Intesa Sanpaolo sta pianificando nuove modalità per sviluppare con ciascuna impresa soluzioni per estendere ulteriormente, anche oltre i 15 anni, la durata dei finanziamenti in corso.

2. Investimenti per la transizione tecnologica

Il secondo pilastro del piano punta a supportare nuovi investimenti per favorire il rinnovamento tecnologico, la transizione digitale, l’innovazione e la ricerca industriale delle PMI. Le soluzioni e la consulenza di Intesa Sanpaolo accompagneranno le imprese nel cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021, facendo leva sulle misure fiscali previste per chi investe, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

Per garantire una efficace e tempestiva realizzazione dei progetti delle PMI, la strategia di Intesa Sanpaolo include l’affiancamento di partner di rilievo, in grado di accompagnare il piano di investimento dalla sua ideazione alla valutazione ex post.

3. Investimenti per la transizione sostenibile

Altra fondamentale area di intervento è il percorso di accompagnamento alla transizione sostenibile delle imprese, dedicando misure per finanziare investimenti in ottica ESG ed economia circolare. La trasformazione delle imprese in chiave di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) accresce infatti il valore della loro competitività, al tempo stesso l’adozione di modelli di business “circolari” sarà un fattore fondamentale per la crescita e il rilancio dell’economia italiana.

Su queste premesse sono già attivi i nuovi S-Loans, che si affiancano al plafond destinato da Intesa Sanpaolo ad investimenti in Circular Economy. Si tratta di una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile, grazie ai quali Intesa Sanpaolo, in pochi mesi dalla loro introduzione, ha già erogato 100 milioni di euro in favore delle PMI delle provincie di Bergamo, Lecco e Sondrio.

Un’ulteriore linea verso la transizione sostenibile riguarda gli interventi a favore dell’efficientamento e della riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Intesa Sanpaolo ha attivato, fin da agosto 2020, soluzioni per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio, per i quali in pochi mesi il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese bergamasche, lecchesi e sondriesi per un controvalore di oltre 150 milioni di euro.

4. Finanza strutturata e straordinaria

Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate a operazioni di finanza straordinaria per PMI rappresenta una ulteriore area di intervento di ‘Motore Italia’. L’obiettivo è favorire la crescita dimensionale delle imprese attraverso operazioni di M&A, rafforzamento patrimoniale o soluzioni di finanza innovativa quali l’emissione di bond. La nuova proposta di Intesa Sanpaolo è in grado di assecondare le evoluzioni del contesto di mercato, essendosi dotata in IMI CIB di una struttura per la finanza straordinaria dedicata alle PMI, che riserva un servizio di assistenza dalla nascita del bisogno fino all’execution dell’operazione, analogamente a quanto viene usualmente fatto con le imprese di grandi dimensioni. L’offerta è ulteriormente rafforzata in quanto include strumenti finanziari innovativi e bond con garanzia pubblica e contribuisce a rafforzare il legame delle imprese con gli interlocutori istituzionali. Grazie alla collaborazione con Elite di Borsa Italiana, sono già state avviate esperienze come i basket bond e Elite Lounge per le PMI, in particolare, dall’avvio della prima Lounge del 2018

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a oggi, il Gruppo ha già affiancato in Lombardia oltre 40 aziende in percorsi di crescita dimensionale e apertura al mercato dei capitali.

Si tratta di un supporto specialistico innovativo dedicato alle PMI rispetto a una operatività di norma riservata solo alle aziende di grandi dimensioni, che ha già sostenuto oltre 300 deal per un controvalore di oltre 4,5 miliardi di euro.

5. Soluzioni non finanziarie e partnership qualificate

Il quinto pilastro del Piano mette a disposizione delle PMI strumenti per favorirne l’orientamento alla digitalizzazione e allo sviluppo anche attraverso servizi non finanziari. Per colmare il gap in ambito digitale, Intesa Sanpaolo ForValue e le sue società partner offrono alle imprese supporto nel posizionamento digitale per rafforzarne la presenza sul web e garantirne la competitività nel mercato attuale e potenziale.

Inoltre, grazie alla nuova realtà operante nel Gruppo, Intesa Sanpaolo RentForyou, le PMI potranno optare verso il noleggio operativo a lungo termine come soluzione alternativa all’acquisto dei beni strumentali.

“Nel 2020, un anno drammatico a causa della pandemia, abbiamo concretamente sostenuto il tessuto produttivo di Bergamo, Lecco e Sondrio e anche quest’anno garantiremo il nostro impegno con soluzioni concrete: allungando i tempi di rientro del debito e consentendo alle aziende di pianificare gli investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito”, spiega Tito Nocentini, Direttore Regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo. “Dall’inizio della pandemia abbiamo supportato le aziende bergamasche, lecchesi e sondriesi con erogazioni a medio-lungo termine, compresi gli interventi per il Covid-19, per 1,4 miliardi di euro. Abbiamo inoltre concesso oltre 11.000 moratorie per un debito residuo di circa 2,5 miliardi e favorito in questi tre territori oltre 30 accordi di filiera. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale”.

Dichiara Stefano Scaglia, presidente di Confindustria Bergamo: “Le imprese stanno vivendo una situazione che è tuttora di grande complessità, anche in ambito finanziario, dato il massiccio ricorso a prestiti bancari “emergenziali” dovuto alla crisi Covid e l’assottigliarsi del cash flow generato. Ora, a ripartenza avviata, sarà essenziale poter creare una partnership ancora più stretta con il mondo del credito per ridurre le potenziali criticità, interpretare insieme l’andamento e le evoluzioni macroeconomiche e valorizzare le filiere. In questa prospettiva si inserisce anche l’approfondimento di oggi, grazie al quale abbiamo potuto avere un quadro dettagliato degli scenari che si stanno profilando e la possibilità di capire meglio l’importante programma di Intesa Sanpaolo messo a punto per aiutare le imprese a superare il momento e rilanciare crescita e investimenti”.

Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio dichiara: “Gli strumenti finanziari a sostegno degli investimenti delle imprese sono strategici soprattutto in questa fase cruciale, dove è innanzitutto indispensabile continuare a sostenere il mondo produttivo prevedendo un rientro graduale dalle misure di supporto alla liquidità, una volta avviata la ripresa. È fondamentale confermare e rafforzare queste misure, ma anche mettere in agenda nuovi interventi per allentare le tensioni finanziarie, oltre che liberare risorse per i nuovi investimenti senza i quali sarà difficile, se non impossibile, mantenersi competitivi e crescere. Fattore prioritario è inoltre la proroga della moratoria per le PMI, allungando le sospensioni dei finanziamenti bancari fino a fine 2021. Accanto alle misure di supporto alla liquidità, occorre infine adottare decisioni che guardino avanti nella logica di favorire il rafforzamento della struttura finanziaria e la patrimonializzazione delle imprese”.

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LO SCENARIO MACROECONOMICO E LE LEVE PER UN RILANCIO DELLA CRESCIT A

Secondo lo studio presentato da Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il biennio 2021-22 è previsto un graduale ritorno alla normalità con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre. Negli Stati Uniti le vaccinazioni procedono a velocità accelerata rispetto all’Europa e l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta in luglio. La crescita globale del PIL è vista al 5,9% nel 2021, dopo il -3,5% del 2020 con un ruolo trainante di Asia e Stati Uniti. I flussi commerciali internazionali sono previsti in netta ripresa.

Nel 2021 la ripresa dell’economia italiana sarà parziale rispetto alla caduta del PIL subita nel 2020 (+3,7% dopo -8,9%).
Nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio sono ben posizionate le filiere del farmaco e del commercio di beni di prima necessità, elettronica e servizi avanzati. Un buon recupero è atteso per i servizi personali, seguiti dalle costruzioni, trainate dagli incentivi all’ecobonus. Sarà importante però porre subito le basi per una crescita stabilmente più elevata e sostenibile, una volta terminati gli effetti legati agli investimenti del programma Next Generation.

Per l’Italia è essenziale realizzare riforme che accrescano la produttività e il potenziale di crescita: occorre intervenire nel campo della P.A., della giustizia civile, del fisco e della concorrenza. Un altro fattore di supporto è rappresentato dall’eccesso di risparmio che si è creato nel 2020. Se infatti il tasso di risparmio delle famiglie tornasse quest’anno ai livelli del 2019, ne deriverebbe una crescita aggiuntiva sui consumi di oltre 76 miliardi di euro.

Le misure di policy hanno ridotto il fabbisogno di liquidità e fatto decollare i prestiti alle imprese: nel corso del 2020 il flusso netto di prestiti alle società non-finanziarie è stato pari a 88 miliardi (di cui 3,5 miliardi nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio), sostenuto dai prestiti con garanzia pubblica. Ciò ha dato una forte spinta alla crescita dei depositi delle imprese, in presenza di una leva finanziaria in aumento ma meno di quanto accadde con la crisi del 2011. Ci sono dunque le condizioni economico-patrimoniali per una ripresa degli investimenti.

Un reale cambio di passo sarà però possibile solo aumentando significativamente gli investimenti, soprattutto immateriali. In Lombardia, il livello degli investimenti fissi lordi nel 2019 è circa il 16% in meno rispetto al 2008, in linea con l’Italia dove, se avessimo mantenuto la stessa dinamica tedesca, avremmo oggi a livello nazionale 128 miliardi di investimenti in più, che si traducono in circa 27 miliardi per la regione. È necessario investire sul green e sul digitale. Anche su questo aspetto emerge un ritardo, sia a livello italiano che territoriale: secondo una survey condotta da Intesa Sanpaolo presso la rete di gestori imprese e aziende retail, nel 2020 nelle province della Lombardia, l’incremento nell’adozione delle soluzioni digitali è stato più accentuato per lo smart working, ma meno per quanto riguarda gli aspetti della logistica, dei processi produttivi, dell’e-commerce e del marketing digitale, soprattutto per le imprese di minori dimensioni. La transizione ambientale è una straordinaria opportunità per accelerare la crescita e renderla più sostenibile, interrompendo lo sfruttamento delle risorse naturali e ambientali. Essere sostenibili conviene: anche per le aziende manifatturiere delle province di Bergamo, Lecco e Sondrio vale la relazione secondo cui una maggior attenzione all’ambiente si traduce in risultati economico-reddituali migliori. La transizione green diverrà sempre più forte e desiderata dalle popolazioni in particolare da quelle più giovani.

È in continua crescita la domanda di investimenti che tengano conto dei fattori ambientali, sociali e di governance: i fondi d’investimento sostenibili, a livello globale, hanno raggiunto asset totali per un controvalore pari a 1.000 miliardi di dollari e sono cresciuti del 35% rispetto a fine dicembre 2019.

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