2021-05-20

Esce una nuova bibliografia del pittore e scrittore canturino Ugo Bernasconi


Lorenzo Morandotti -  Bernasconi (Buenos Aires, 21 maggio 1874 – Cantù, 2 gennaio 1960) è stato un pittore, scrittore, aforista e traduttore italiano. Collaborò a La Voce e fu autore di libri come Precetti e pensieri giovanili del 1910 e Uomini e altri animali del 1915. 


Dalla natia Argentina, abbandonati gli studi, si reca a Parigi nel 1899 dove frequenta lo studio del pittore Eugène Carrière, da cui riprende il tono intimistico per i suoi quadri con scene familiari e paesaggi, realizzati per lo più a monocromo nello stile dello sfumato leonardesco. Visse a Cantù a partire dal 1918, dopo la prima guerra mondiale: qui la sua produzione prende spunto dalla tradizione pittorica italiana, recuperando il gusto per il colore acceso.


Partecipa alle mostre del Novecento tra il 1926 e il 1929; dal 1931 al 1939 partecipa alla Quadriennale e nel 1942 vince il gran premio alla Biennale di Venezia. Fra le sue ultime opere: i Vangatori (1949-1950), che insieme all'Autoritratto, venne realizzata per la Collezione Verzocchi, attualmente presso la Pinacoteca Civica di Forlì.


Pubblica vari scritti, tra i quali si segnalano: Le presenti condizioni della pittura in Italia (1923), Pensieri ai pittori (1924). Si ricorda che Ugo Bernasconi firmò il manifesto antifascista di Benedetto Croce, nel 1925.

 

Nel 1959 quattro sue opere (Settembre, Luci d'eclisse, Bambini in vedetta e Mamma con bambino) vengono esposte alla mostra 50 anni d'arte a Milano. Dal divisionismo ad oggi, organizzata dalla Permanente.

Le sue carte sono conservate presso la Scuola Normale di Pisa. 


A cura dello studioso canturino Giancarlo Montorfano, classe 1961, esce ora una nuova accurata bibliografia completa delle opere di Bernasconi, che fu tra le altre cose traduttore dal francesestrumento imprescindibile per la conoscenza del maestro brianteo  nel sessantesimo della morte. Il volume è appena uscito dalla Tipografia Cavalleri ed è a cura dell'associazione culturale "Cantù oggi" ed esce nell'ambito delle attività di ricerca e divulgazione culturale di alto profilo a cura  di un comitato delle celebrazioni del pittore brianzolo diretto dallo studioso Daniele Abadal Astrologo. "L'opera di Bernasconi, vasta e multiforme, attende ancora una rigorosa sistemazione critica" dice Montorfano che è anche scrittore e autore di numerose pubblicazioni di argomento canturino dalla storia alla letteratura alla scrittura narrativa, senza contare le numerose bibliografie analitiche dedicate a figure essenziali della storia lariana, si pensi al giurista del 500 Andrea Alciato, corrispondente di figure come Erasmo Da Rotterdam e Pietro Bembo, che Montorfano sostiene nato a Cantù sulla base di circostanziati riscontri bibliografici ed archivistici e non come i più pensano ad Alzate Brianza. Montorfano  non manca di menzionare l'amicizia che legò il pittore e scrittore a Cesare Angelini, direttore del Collegio Borromeo di Pavia e grande letterato lombardo. Montorfano rimarca anche il ruolo di Cantù "Atene della Brianza" quale era diventata come cenacolo e fucina di artisti e intellettuali negli anni Venti. 



Nessun commento:

Posta un commento