2021-04-15

Consegnate al Ministro Gelmini 50mila firme per riaprire le attività di acconciatura ed estetica nelle zone rosse


Autorizzare
 le imprese di acconciatura ed estetica ad aprire nelle zone rosse, massima determinazione nella lotta all’abusivismo dilagante, aumentare le risorse per i contributi a fondo perduto e rivedere i criteri di assegnazione per evitare discriminazioni. Sono le richieste presentate al ministro per gli Affari Regionali e Autonomie, Mariastella Gelmini, da una delegazione delle imprese del settore aderenti a ConfartigianatoCna e Casartigiani, insieme alla simbolica consegna delle 50mila firme raccolte con una petizione promossa per sollecitare l’intervento del Governo a favore di un comparto che conta oltre 150mila imprese e più di 300mila addetti.

All’incontro hanno partecipato la Presidente di Confartigianato Benessere e di Confartigianato Acconciatori Tiziana Chiorboli, la Presidente di Confartigianato Estetisti Stefania Baiolini, la responsabile della categoria Tiziana Angelozzi.

Le imprese del settore hanno sempre assicurato la rigorosa osservanza dei protocolli igienico-sanitari e non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici non abbiano rappresentato fonte di contagio. L’organizzazione e le modalità di svolgimento dei servizi di acconciatura ed estetica, inoltre, in virtù del sistema di prenotazione adottato, non provocano assembramenti.

La chiusura delle attività in zona rossa alimenta la piaga dell’abusivismo generando gravi danni economici alle imprese regolari già stremate dalla crisi e favorendo la diffusione dei contagi in quanto sono ignorati i protocolli e le misure di sicurezza.

Le Confederazioni inoltre chiedono al Governo di modificare i criteri previsti nel Decreto sostegni per l’erogazione dei contributi a fondo perduto. Dall’analisi sulla contabilità delle imprese associate emerge che il 94% delle attività di acconciatura ed estetica ha accusato l’anno scorso una perdita media del fatturato del 25%. Con la soglia del 30% del calo dei ricavi soltanto 28 imprese su 100 potranno accedere al contributo, una evidente discriminazione nei confronti di migliaia di imprese. Ampliare la platea dei beneficiari e incrementare la dotazione di risorse per gli indennizzi rappresentano l’unica risposta allo stato di incertezza e di malessere delle imprese e per scongiurare la condanna a morte di molte attività.

3 commenti:

  1. È un'ottima notizia che le persone stiano unendo le forze per cercare di aprire i centri di chirurgia estetica (cirugia estetica sevilla). Indipendentemente dal quartiere, tutte le aziende e gli utenti hanno il diritto di optare per centri di parrucchieri e centri estetici vicini o in quartieri poveri. Ottima proposta.

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  2. Che bella notizia. La verità è che è un'ottima notizia, per fortuna stanno già facendo aprire più centri estetici e questo significa che stanno concedendo una licenza per aprire un locale (licencia de apertura de un local), sia nel quartiere, e sembra che abbiano abbassato il prezzo, questo è dare più servizi alle persone. Ottima iniziativa.

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  3. Que gran post. Lo que me hace pensar mucho es que si habrá subido de precios la licencia de actividad para poder reabrir los negocios. Después de los 2 años y pico que llevamos es hora de que puedan abrir y no se sigan arruinando las empresas. Que gran blog tienes.

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