In merito alla collocazione in zona rossa della Lombardia il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti commenta: «Crediamo anche noi che sia una assoluta priorità quella di tutelare la salute dei cittadini e garantire loro un sistema socio-sanitario che abbia la capacità puntuale di rispondere alle esigenze anche emergenziali dei cittadini lombardi. Però è fondamentale per tutte le attività produttive e di servizio, ivi compreso il settore del commercio e l’artigianato, che le regole applicate siano assolutamente non solo trasparenti, ma comprensibili a tutti. Nessuno conosce a fondo i dati che hanno determinato la collocazione della Lombardia in zona Rossa, e il ricorso al Tar di Regione fa supporre che siano state utilizzate formule incoerenti con la realtà di oggi e per nulla tempestive. Gli imprenditori lombardi, ma anche i cittadini, che si sono comportati benissimo in queste settimane chiedono perché in una Regione dove i nuovi casi hanno una incidenza minore alla media nazionale e molto minore che in regioni limitrofe, e dove il Sistema sanitario sembra non essere in affanno, venga adottato un provvedimento così draconiano. Questo lo affermiamo in uno spirito di collaborazione assoluta per mantenere sotto controllo la diffusione del virus, ma è indispensabile chiarezza e saggezza affinché cittadini e imprenditori possano adeguarsi con spirito collaborativo ai provvedimenti che vengono decisi. È davvero sempre più reale la prospettiva di vedere vanificato ogni tentativo di risollevare l’economia della Regione e, con essa, il benessere collettivo».
2021-01-17
Massetti: “La salute è una priorità, ma serve chiarezza. A rischio l’economia lombarda”
In merito alla collocazione in zona rossa della Lombardia il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti commenta: «Crediamo anche noi che sia una assoluta priorità quella di tutelare la salute dei cittadini e garantire loro un sistema socio-sanitario che abbia la capacità puntuale di rispondere alle esigenze anche emergenziali dei cittadini lombardi. Però è fondamentale per tutte le attività produttive e di servizio, ivi compreso il settore del commercio e l’artigianato, che le regole applicate siano assolutamente non solo trasparenti, ma comprensibili a tutti. Nessuno conosce a fondo i dati che hanno determinato la collocazione della Lombardia in zona Rossa, e il ricorso al Tar di Regione fa supporre che siano state utilizzate formule incoerenti con la realtà di oggi e per nulla tempestive. Gli imprenditori lombardi, ma anche i cittadini, che si sono comportati benissimo in queste settimane chiedono perché in una Regione dove i nuovi casi hanno una incidenza minore alla media nazionale e molto minore che in regioni limitrofe, e dove il Sistema sanitario sembra non essere in affanno, venga adottato un provvedimento così draconiano. Questo lo affermiamo in uno spirito di collaborazione assoluta per mantenere sotto controllo la diffusione del virus, ma è indispensabile chiarezza e saggezza affinché cittadini e imprenditori possano adeguarsi con spirito collaborativo ai provvedimenti che vengono decisi. È davvero sempre più reale la prospettiva di vedere vanificato ogni tentativo di risollevare l’economia della Regione e, con essa, il benessere collettivo».
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