2021-01-17

La sala stemmata di Casa Serponti nella Villa Cipressi di Varenna, un percorso alla ricerca delle nostre radici

Il libro, edito dall’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” e scritto da Vittorio Mezzera, rappresenta un vero e proprio viaggio della memoria collettiva verso chi ci ha preceduto

 





di Claudio Redaelli

“Nella “sala del camino”, che si affaccia sul cortile più antico dell’intero complesso architettonico di Villa Cipressi, sono raffigurati lungo le pareti e il soffitto a cassettoni gli stemmi gentilizi, detti anche “arme”, rappresentativi dei nobili che in epoca medievale godevano di posizioni di prestigio in terra lariana e in particolare nel borgo varennese”.

Così Nives Balbi, assessore alla Cultura di Varenna, introduce il libro La sala stemmata di Casa Serponti nella Villa Cipressi di Varenna scritto da Vittorio Mezzera, edito a fine 2019 dall’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” con il coordinamento grafico ed editoriale di Roberto Brembilla.



Nella pubblicazione, data alle stampe dall’Editoria grafica Colombo di Valmadrera, l’analisi e l’interpretazione delle figure e dei colori degli stemmi, che traevano origine dai simboli dipinti sugli scudi necessari all’araldo per identificare i partecipanti in armi alla giostra cavalleresca, consentono all’autore di richiamare le vicende delle famiglie blasonate, rappresentandone i domìni, le conquiste e le alleanze matrimoniali, oltre alle dignità acquisite.

E’ sempre Nives Balbi a sottolineare in premessa come la pregevole rassegna grafica della sala stemmata non sia soltanto espressione di una funzione ornamentale ma anche segno della proprietà nobiliare e della devozione dell’artista verso il committente e come la stessa ci indichi un percorso alla ricerca delle nostre radici, rappresentando un vero e proprio viaggio della memoria collettiva verso chi ci ha preceduto.

Il libro viene quindi introdotto dalle pagine dedicate alle notizie storiche riguardanti Villa Cipressi, dove fin dal Medioevo si era insediata la nobile famiglia Serponti, proveniente dall’Isola Comacina.

Spazio quindi alla dettagliata presentazione della sala stemmata, cui si accede da un portale che si apre su un cortile interno e all’interno della quale vi è un camino di epoca quattrocentesca.

A seguire ecco le schede che illustrano passo dopo passo, parete per parete, i dipinti araldici della sala stemmata dei Serponti di Varenna, avendo come principale riferimento documentario i codici degli antichi stemmari lombardi ed evidenziando anche le difficoltà di decifrazione riscontrate nell’esame dei dipinti.

Si arriva infine all’appendice, dedicata all’arma dei Serponti di Varenna e di Pescia. Scrive al riguardo Mezzera: “I Serponti sono da considerare una delle famiglie più cospicue e illustri tra le notabili di Varenna. Controversa è la sua origine, tra chi sostiene la provenienza dall’Isola Comacina e chi ne accredita una più remota dalla Germania, nel Contado di Sarbruck… Vi sono poi sommarie notizie sul ramo toscano dei Serponti, trasmigrato a Pescia”.

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