2020-09-21

Telefonata in redazione. “Auguri, direttore. Non solo un traguardo, ma l’inizio di una nuova sfida”



Il più strabiliante regalo che un poeta ispirato abbia offerto in occasione del compleanno al direttore di un giornale

“Pronto, parlo con Il Punto”? Certamente!

“Mi passi il direttore perché desidero fargli un augurio speciale per il suo compleanno”.

Sono io, sono quello al di là del filo: io sono “Il Punto Stampa” in persona, mi creda!

Con chi parlo, con chi parlo io?

“Con Aristide Milani ma mi scusi, non mi fraintenda, essendo ancora in grado di intendere e di volere, per favore la supplico, non mi prenda in giro! Già siamo tutti mascherati per la pandemia, non aggravi la situazione con questa sua presa di posizione. Mi risparmi dall’ironia e ammetta una volta per tutte che si tratta di una nuda e cruda inopportuna battuta di Carnevale anche se suo malgrado è ancora lungi da venire”.

Non si preoccupi, lei non è il primo, si tranquillizzi non drammatizzi! Io stesso, mi creda, lo confesso, fatico ancora adesso a rendermi conto dell’assunzione di questa identità tutt’altro che razionale al punto da suscitare perplessità in chi come il sottoscritto si lasci facilmente stupefare. Deve comprendere che l’incredibile condizione in cui con mente e corpo mi ritrovo a soggiacere, nell’identificarmi in simbiosi con la testata del mio online, sia frutto del più grande dono che Madre natura poteva elargire al direttore di un giornale. Per puro piacere, compiacendosi nell’occasione di onorare in modo originale il compleanno del suo emerito responsabile.

“Ma non tutti gli amici, i lettori e i familiari possono beneficiare di percepire questo fatto straordinariamente eccezionale! Lei è stato prescelto perché è il poeta prediletto che Claudio Redaelli, fin dalla fondazione del suo giornale, ha sempre desiderato seguire mano al cuore, disposto a tutto pur di non rinunciare a pubblicare le sue opere poetartistiche e quelle scientifiche in particolare”.

Sono “88” gli anni compiuti dunque dall’amico Claudio adesso che, rispettoso

nei confronti di quest’entità apparente in cui si ritrova, mi accingo a testa alta a congratularmi a dovere. Due simboli dell’infinito eretti che, bando alla cabala, perdono valenza per indicare con l’accoppiamento stesso la cifra dell’età raggiunta dal nostro veterano, nel fatale istante che chi per esso si appresterà a tagliare il nastro del traguardo guadagnato. Consapevole che ogni traguardo superato segna l’inizio di una nuova sfida.

Devo riconoscere del resto che questo dono sensazionale dell’uno e duo non esattamente come il divino Uno e trino ma ugualmente assai singolare, non sia purtroppo duraturo. Infatti l’effetto decade all’esaurirsi delle 24 ore di questo giorno speciale che il direttore in questa sua fortuita e originale trasmutazione intenderà a suo modo festeggiare.

Aristide Milani dallo Studio Maître di via Bovara 19 a Lecco, il 21 settembre resiliente al volgere di questo bisesto  pandemico maldestro 2020

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