2020-05-23

S.O.S. – I PERICOLI DELLA MONTAGNA

La montagna offre molto ai suoi appassionati – alpinisti, scialpinisti, escursionisti o semplici villeggianti -, ma riserva loro anche insidie e pericoli, che spesso – e con conseguenze talvolta tragiche – vengono sottovalutati. 
I pericoli si possono classificare in due categorie: pericoli oggettivi e soggettivi. I primi, inerenti alla natura stessa della montagna e del tempo (caduta di pietre, di ghiaccio, valanghe, crepacci, fenomeni metereologici), non possono essere molto scansati e diminuiti. I secondi, causa della maggior parte degli incidenti, dipendono dalla persona stessa (conoscenza e competenze tecniche, allenamento fisico, preparazione mentale, dalla sua preparazione ed esperienza alpinistica), e per questi elementi possono e dovrebbero generalmente essere evitati. 
Eppure, per fronteggiare le situazioni più ruvide, scabrose e imbarazzanti, basterebbe una buona conoscenza della montagna, molta prudenza e una certa dose di buon senso. 
L’alpinismo, in tutte le sue forme, è molte cose. Tanti sono gli aspetti per praticarlo e le incognite che la montagna può presentare nelle più svariate situazioni di tempo e di luogo: dai crepacci ai ghiacciai, dalla neve alle valanghe, dalle condizioni atmosferiche al mal di montagna, dalle patologie del caldo e del freddo, alle irradiazioni, alle alte quote. 

Nessun alpinista parte, per salire in montagna, pensando che rimarrà ferito o di trovarsi nella situazione di emergenza. Tuttavia, in ogni stagione, in montagna si verificano degli incidenti che colpiscono sia gli scalatori alle prime armi, sia quelli esperti, per non parlare degli occasionali. 

Dopo questa lunga premessa, per certi versi un po’ scontata, si passa ad una sintesi che ha come riferimento tempi più recenti nelle diverse situazioni che hanno trovato spazio nella cronaca sui mezzi di informazione e hanno riscontrato di conseguenza l’intervento del Soccorso Alpino, corpo di volontari, mai abbastanza lodato. 
In Italia, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino fu fondato nel 1954. Ha base volontaristica ed è organizzato in Delegazioni di zona e Stazioni di Soccorso. 
Il Soccorso Alpino, meritevole di elogio incondizionato, si occupa anche della formazione del personale dell’organizzazione. Ma nel Soccorso Alpino principalmente sono gli operatori tecnici a rappresentare una parte importante, che funziona molto bene ed è coordinato con l’Elisoccorso, nei casi richiesti. Quando accade qualcosa che fa ricorrere al loro intervento il movimento diventa frenetico. Sono operazioni impegnative ed anche rischiose che richiedono sacrificio, esperienza e capacità. 









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