2020-05-16

CONTAGIO DA COVID-19 E RESPONSABILITÀ DELLE IMPRESE

Il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva, interviene sul rischio che l’imprenditore possa subire un processo penale con l'accusa di aver causato un infortunio grave al lavoratore se il dipendente è stato contagiato da Coronavirus. Un punto sul quale è necessario fare chiarezza, come già evidenziato da Confindustria.


“Posto che le aziende devono rispettare il Protocollo sulla sicurezza e tutte le prescrizioni per evitare il diffondersi del virus, è inconcepibile scaricare sul datore di lavoro responsabilità in relazione a casi di contagio riguardanti i lavoratori” - evidenzia Lorenzo Riva. “Ogni tipo di accusa in questo senso è insussistente, oltre che irragionevole e ingiusta, senza che possa essere provato in modo inequivocabile il nesso di causalità fra contagio e luogo di lavoro. È quindi assolutamente necessario fare chiarezza su questo punto sgombrando subito il campo da dubbi e interpretazioni errate”.

“Vorrei essere provocatorio, ma neanche poi così tanto: vale anche la reciprocità?” - dice ancora Lorenzo Riva. “E cioè: a questo punto i datori di lavoro, nel caso in cui fosse il lavoratore a non adeguarsi al Protocollo nonostante gli strumenti e le indicazioni forniti, o a non rispettare le norme anti-contagio fuori dai cancelli dell’azienda portando poi il virus al suo interno e mettendo a repentaglio la salute di tutti, avrebbero pieno diritto di denunciare il lavoratore in questione?”

“Nell’impegno a contrastare il diffondersi del virus, imprenditore e lavoratore sono dalla stessa parte. L’applicazione scrupolosa del Protocollo per la sicurezza è il vero e più efficace strumento del quale al momento si dispone ed è su questa strada che si deve continuare, non su quella del solito accanimento verso le imprese in un momento già carico di difficoltà” - conclude Lorenzo Riva.

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