2019-12-10

I SINDACI DI OGGIONO DAL DOPOGUERRA AL 1980 / 5

Gianluigi Magni, il sindaco delle opere pubbliche e… dei record
L’Amministrazione da lui guidata rimase in carica per cinque anni e mezzo e ciò rappresenta il primato di durata per un mandato amministrativo. Inoltre l’età media dei consiglieri di maggioranza e dei componenti della Giunta risultò essere la più bassa


di Claudio Redaelli
Le consultazioni amministrative del novembre 1964 portano alla formazione  dell’assemblea comunale, per la prima volta dopo la Liberazione, con il sistema proporzionale. La lista della Dc ottiene 12 seggi, lo Stemma comunale (lista civica) tre, così come il Psi, mentre al Pci e al Psdi vanno un seggio a testa.

Il consiglio comunale, insediatosi il 16 dicembre, elegge a maggioranza alla carica di sindaco Gianluigi Magni.
Classe 1931 e originario di Valmadrera, Magni è residente a Oggiono. Di professione disegnatore tecnico progettista meccanico, ha prestato la propria opera presso le Officine di Costamasnaga ed è stato rappresentante sindacale della Cisl.
Come sindaco, divide con Dante Donadeo il primato del più giovane tra gli eletti.
Nelle successive elezioni del 7 giugno 1970, nella lista della Dc, si guadagnò un posto di consigliere in Provincia a Como e successivamente fu attivo in alcune commissioni edilizie a Oggiono.
La giunta municipale che collaborò con il sindaco Magni era composta dagli assessori effettivi Antonietta Corbetta, Felice Giudici, Pasquale Frigerio e Francesco Airoldi e dai “supplenti” Emanuele Fumagalli ed Egidio Negri.
L’Amministrazione Magni rimase in carica per cinque anni e mezzo e ciò rappresenta statisticamente il primato di durata per un mandato amministrativo.
In quegli anni fu raggiunto un risultato importante con il varo del nuovo regolamento edilizio e annesso piano di fabbricazione.

Nell’anno scolastico 1964-65 fu attuata la prima sperimentazione del trasporto degli alunni alla scuola elementare del capoluogo. Il servizio fu gestito dal patronato con un contributo del Comune e gli utenti furono 113. Sempre in ambito scolastico proseguì la realizzazione della sede per le medie, con l’ultimazione del primo lotto funzionale e l’approvazione e il finanziamento del progetto del lotto di completamento.
Il 1966 vide il miglioramento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, con la costituzione del consorzio dei comuni di Oggiono e Galbiate e l’acquisto di un autocarro a ciò destinato.
Nel ’68 si realizzò il primo intervento a lago con la sistemazione a verde di un appezzamento di terreno comunale in fregio alla spiaggia di Bagnolo.
Venne poi al pettine il nodo della infelice dislocazione del poliambulatorio Inam, in affitto nei locali dell’ente asilo. Il Comune ne propose il trasferimento in locali di recente costruzione in un condominio di via Lazzaretto e la proposta divenne in seguito esecutiva.
Altra iniziativa interessante fu quella di procedere, per il periodo 1967-1970, autonomamente e al di fuori degli schemi legislativi prefissati, a una programmazione pluriennale delle opere pubbliche e delle spese.
Molte altre sono state le realizzazioni portate a termine dall’Amministrazione Magni. Fu ad esempio portato a compimento il progetto Enel per l’ammodernamento e il potenziamento della rete, fino a raggiungere il numero di 590 centri nuovi o sostituiti.
L’acquedotto comunale, che prima era servito soltanto dal pozzo in piazza Garibaldi, era già stato integrato con l’acquedotto a gravitazione che partiva dalle sorgenti di Cimavalle, ma di fronte all’intensificarsi dei consumi familiari, industriali e commerciali non bastava ancora a soddisfare le esigenze di tutto il territorio.
Si passò così alla costituzione del Consorzio dei Comuni della Brianza comasca sud orientale per la costruzione dell’acquedotto brianteo.
Furono inoltre completati i lavori di sistemazione della tombinatura e della pavimentazione delle vie Montello, Locatelli, Bosisolo, largo Piazzola, vicolo Sant’Agata, via Lazzaretto, via ai Campi, via Peslago, via Chiarè, via Trescano, l’ex provinciale da piazza Garibaldi alla Tavernella, le strade interne di Imberido, via Piave e via Baccanelle.
Fu realizzata la copertura del canale Daverio in quanto il fiume arrecava sovente danni alle zone attraversate, provocati dalle esondazioni che avvenivano in concomitanza di copiose precipitazioni atmosferiche.
Inoltre il cavo a cielo aperto presentava notevoli inconvenienti sotto l’aspetto igienico e per quanto riguardava la sicurezza.

A Gianluigi Magni nel 1970 alla guida del Comune di Oggiono sarebbe succeduto Felice Giudici.

1 commento:

  1. Ciao Claudio,ti ringrazio per aver riportato alla memoria gli impegni di tanti anni fa, ma mi corre l'obbligo morale di ricordare l'aiuto ricevuto da tanti collaboratori,che pur senza nominare, ricordiamo tutti;come pure il rispetto reciproco tra amministratori,ciascuno nell'ambito del proprio ruolo. Grazie e buon proseguimento nella tua attivita'. Gianluigi Magni.

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