2019-12-19

Confindustria Lecco e Sondrio c’è! E punta sulla scuola e sui giovani

Il bilancio di fine anno del presidente dell’associazione imprenditoriale di categoria, Lorenzo Riva, e del direttore generale Giulio Sirtori. “Vogliamo una città più vivibile”


di Claudio Bottagisi - “Momenti negativi, difficoltà e ostacoli da superare non sono certo mancati e tuttavia la nostra associazione si è dimostrata anche quest’anno più che mai viva e impegnata su più fronti. Avevamo scelto di scommettere sui giovani e sulle istituzioni scolastiche e possiamo ben dire che anche questa scommessa è stata vinta”.

Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, traccia il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2019. Ed è un bilancio comunque improntato all’ottimismo.
I numeri dello scorso settembre, è vero, delineano uno scenario caratterizzato da una prevalenza di indicazioni di rallentamento rispetto a luglio e gli ordini rivelano una decelerazione che riguarda principalmente il mercato domestico. Tuttavia Confindustria c’è e il cammino condiviso dalle realtà associative di Lecco e di Sondrio sta dando buoni frutti.
Era iniziato con un certo entusiasmo, il 2019, ma a metà anno era intervenuto un consistente rallentamento della produzione, conseguenza anche della grave crisi dell’automotive, il grande malato dell’industria italiana.

“A livello nazionale si assiste a un rallentamento generale dell’attività e della domanda, che riscontriamo anche sui nostri territori - ha spiegato Riva - La produzione industriale è in diminuzione pressoché continua, fatta eccezione per il primo trimestre 2019, dall’inizio dello scorso anno. Le esportazioni italiane aumentano di poco e purtroppo anche noi paghiamo il prezzo dell’andamento”.
A non fare ben sperare il mondo dell’imprenditoria è poi la manovra economica nel suo complesso. “Per contrastare questa fase di sostanziale stagnazione servirebbe una visione di politica economica che ancora non vediamo - ha ammesso il presidente - e inoltre sarebbe fondamentale mettere finalmente in atto le strategie che da tempo Confindustria chiede proprio per rilanciare l’economa”.
“In uno scenario in decelerazione - ha affermato dal canto suo il direttore generale  Giulio Sirtori - i giudizi espressi sul territorio in materia di occupazione continuano a indicare che da un punto di vista strutturale le nostre aziende sono solide e stanno reagendo. Lo scenario è peraltro variegato e se è vero che vi sono situazioni di imprese che assumono e stanno crescendo, è altrettanto innegabile che altre realtà si trovano ad affrontare con non poche difficoltà il momento congiunturale”.

In riferimento sempre all’ultimo Osservatorio va detto che per le imprese di Lecco e di Sondrio in un caso su due (48%) l’attività produttiva è da considerare stabile rispetto ai livelli della scorsa estate, nel 30% dei casi viene segnalata in diminuzione e nel restante 22% è ritenuta in aumento.
Il grado medio di utilizzo degli impianti produttivi si attesta al 75,8% e anche in questo caso il dato mostra differenze rispetto sia alla dimensione aziendale sia ai vari comparti, con le realtà metalmeccaniche in testa con il 78,9%.
Per quanto concerne le previsioni i giudizi espressi dalle imprese lecchesi e sondriesi indicano aspettative di mantenimento del quadro tracciato per settembre in oltre la metà dei casi (56%), un rallentamento nel 26% e un aumento nel restante 18%.
Sul versante dei rapporti tra le imprese e gli istituti di credito emerge uno scenario caratterizzato da giudizi di diffusa stabilità. Il giudizio generale delle imprese formulato rispetto alle condizioni praticate dalle banche risulta principalmente improntato alla stabilità (87,8%), mentre le indicazioni di peggioramento (10,2%) e quelle di miglioramento (2%) incidono più limitatamente.
Infine l’occupazione. Per il 78% del campione delle imprese lecchesi e sondriesi lo scenario segnala livelli occupazionali stabili, il 14% andamenti in crescita e il restante 8% una diminuzione.

Nel caso delle previsioni la stabilità è indicata dall’86% delle imprese e l’aumento dal 6% , mentre la diminuzione dal restante 8%.
Nel bilancio di fine anno dei vertici di Confindustria Lecco e Sondrio non è mancato un riferimento al nuovo corso della Camera di commercio (“è una grande opportunità per il territorio e in prospettiva potremmo vedere la nascita di un ente sempre più capace di lavorare in sinergia”, ha affermato Lorenzo Riva) e alle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026, con gran parte delle gare che si disputeranno in Valtellina. “I Giochi invernali ci riguardano molto da vicino - ha tenuto a sottolineare il presidente - e dunque sarà indispensabile pungolare il Governo e la Regione Lombardia affinché quella scadenza possa essere realmente motivo di sviluppo per il territorio”.
Infine le attese degli imprenditori in vista del voto amministrativo di Lecco del prossimo anno. Cosa vorrebbe Confindustria? La risposta del presidente Riva è esplicita: “Una città più vivibile”.

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