2019-01-03

LAVORATORI SOMMINISTRATI, IN 200MILA IN LOMBARDIA INTERESSATI DAL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE

Sono quasi 200.000 i lavoratori lombardi somministrati interessati dal recente rinnovo del contratto collettivo nazionale, siglato il 21 dicembre da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp con Assolavoro. Sono lavoratori impiegati in quasi tutti i settori merceologici: dall'industria metalmeccanica al terziario, dall'agroalimentare al settore chimico, in tutta la pubblica amministrazione e in particolare nel comparto sanitario.
“L'intesa firmata rafforza le tutele dei lavoratori somministrati e introduce importanti novità, a partire dagli strumenti di politica attiva - sottolinea Daniel Zanda, segretario generale Felsa Cisl Lombardia -. Nelle prossime settimane saremo impegnati nelle assemblee, per spiegare ai lavoratori somministrati il loro nuovo contratto e le tutele che come Felsa Cisl abbiamo contribuito a costruire attraverso la contrattazione”.
Il rinnovo del contratto collettivo rafforza le politiche attive, prevedendo una vera e propria presa in carico per i lavoratori che terminano un contratto di somministrazione di soli 110 giorni. E sempre a questa platea di lavoratori viene previsto un sostegno al reddito di 1000 euro una tantum, ad integrazione della indennità di disoccupazione. Inoltre si introduce un sostegno al reddito aggiuntivo di 780 euro per coloro che hanno lavorato solo 90 giornate negli ultimi 12 mesi.
Viene rafforzato e incentivato il tempo indeterminato, come soluzione virtuosa contro il “rischio turn-over” prodotto dal decreto dignità, che nei fatti pone il limite di durata del contratto a tempo determinato (anche in somministrazione) a 12 mesi. “L’assunzione a tempo indeterminato presso l'agenzia di lavoro somministrato – spiega Zanda - può avere il duplice scopo di dare continuità occupazionale al lavoratore nel contingente e non precludere possibilità di stabilizzazione diretta da parte dell’azienda stessa in un prossimo futuro”.
Infine il nuovo contratto rafforza la contrattazione di secondo livello e il welfare bilaterale di settore, aumentando le platee di accesso, con particolare attenzione alla mobilità territoriale.

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