2018-12-18

NATALE AMARISSIMO PER CAMPIONE d’ITALIA

Claudio Redaelli - Nemmeno nel peggiore degli incubi i campionesi potevano immaginarsi un Natale cosi amaro e un futuro così vuoto di prospettive. Intanto i clienti del casinò dell’enclave fallito miseramente stanno garantendo affari ai casinò concorrenti della Svizzera italiana, senza contare i proventi ormai molto notevoli del gioco online.
Intanto è un natale di disillusione ma anche di attese. E non sembrano all’orizzonte notizie positive. Il ricorso al Tar dei dipendenti comunali contro la delibera che sancisce il trasferimento di 82 di essi è stata rinviato al tribunale amministrativo laziale che ha sua volta si pronuncerà a febbraio del prossimo anno. Come pure, la discussione dei reclami contro la sentenza del tribunale di Como che ha disposto il fallimento per insolvenza della società di gestione del Casinò è stata rinviata al 17 gennaio. Intanto però è stata avviata la  procedura  per il licenziamento collettivo di tutti i dipendenti della Casa da gioco, con decorrenza dal 31 dicembre. Davvero un capodanno da dimenticare, senza petardi e senza suoni di festa. “Venite a vedere che desolazione c’è in paese” dice sconsolato il marito di una ex dipendente del Casinò di Campione. “Ormai siamo ridotti a contare sull’aiuto di parenti e amici, a vendere le cose che abbiamo ai mercatini dell’usato per tirare a campare. Questo ormai è un paese morto”.

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