2018-12-19

IL MUSEO DELLA GUERRA BIANCA ILLUMINA FORTE FUENTES

Dopo 415 anni il Forte di Fuentes appare risplendere anche di notte grazie a un impianto di illuminazione realizzato dal Museo della Guerra Bianca, in collaborazione con Seval, che lo rende visibile da lontano


Da alcuni giorni Forte Fuentes è illuminato grazie all’intervento del Museo della Guerra Bianca che ha potuto contare sul fondamentale sostegno della Seval di Colico guidata da Roberto Ardenghi e sul Lions club di Colico. 

L’iter autorizzativo è stato molto lungo, ma alla fine il progetto di illuminazione del forte spagnolo del 1603, definito dall’architetto Chiara Palombella, è arrivato al dunque. Si tratta di prove tecniche di illuminazione che saranno sottoposte a valutazione da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Il progetto prevede di lasciare sempre illuminato il forte così da attirare l’attenzione di chi transita lungo la Provinciale 72 e valorizzare uno dei patrimoni storici del territorio. «Ci sono voluti quasi due anni per completare tutto l’iter autorizzativo e realizzare i lavori – spiega Stefano Cassinelli direttore responsabile del Forte di proprietà della Provincia di Lecco – ma il risultato ci sembra davvero molto bello. Un sincero ringraziamento va a Roberto Ardenghi della Seval che ha fornito il parco lampade a led dimostrando un grande attaccamento a Colico e alla sua storia, così come il Lions club che ci ha supportati e la Squadra di Dervio, Stazione Valsassina Valvarrone, del Soccorso alpino che si è occupata di posizionare le luci nelle parti esterne alle mura non raggiungibili senza le corde. Naturalmente abbiamo potuto contare sulla disponibilità e l’attenzione dei funzionari della Provincia di Lecco». 
L’intervento rientra nel progetto di valorizzazione che il Museo della Guerra bianca sta portando avanti da diversi anni sul territorio e che interessa anche Forte Montecchio e la Mina di Verceia. Il primo passo è stato quello di portare la corrente elettrica al Fuentes che non ne era mai stato provvisto. Sono poi state posizionate 20 lampade a led in punti concordati con la Soprintendenza ai Beni Archeologici. «Oltre a valorizzare a livello panoramico il forte – conclude Cassinelli – l’aver portato l’energia elettrica offre la possibilità di organizzare altre attività turistiche e culturali. Nel grande piazzale d’armi si potranno fare concerti e spettacoli teatrali in una cornice di rara bellezza».

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