2024-03-02

“La guerra in Ucraina non si ferma e ora, anziché cambiare registro, si assiste a una pericolosa escalation”


Dal lecchese Sergio Fenaroli riceviamo e pubblichiamo:

L’Europa si sta schierando apertamente per accentuare il conflitto con la Russia? Ammiccando con i funzionari della Cia e il Pentagono che scientemente operano da anni per destabilizzare l’area ed estendere il conflitto oltre l’Ucraina?

Le recenti dichiarazioni di Emmanuel Macron di continuare non solo con le armi ma anche con l’invio di militari, le ripetute esaltazioni velleitarie di vittoria dell’Ucraina contro la Russia della Von der Leyen non tengono conto della necessità di cambiare registro e di operare per un cessate il fuoco e una pace anche ibrida, sempre meglio di una grande guerra autodistruttiva.

Dopo due lunghi anni di guerra, militarmente l’Ucraina è esangue, la popolazione si è ridotta della metà sia per i profughi sia per le drammatiche distruzioni subite. Le previsioni, anche le più moderate, dell’Occidente anglosassone sono fallite, con loro anche le tesi sostenute dalle classi dirigenti europee con tutte le menzogne diffuse da taluni mezzi di comunicazione.

Le azioni  militari ucraine si evidenziano ormai in atti terroristici nel far saltare oleodotti, dighe e ponti, abbattere aerei civili, con attacchi diretti sulle città russe, con la nostra diretta complicità.

Ci si deve rendere conto che la Russia, con la sua storia e il suo popolo, è una potenza non solo militare, che oggi rappresenta nel contesto globale un pilastro essenziale. Con la Cina e gli Stati Uniti si dovranno ricercare le ragioni e le convenienze della coesistenza e della reciproca sicurezza.

Ebbene, malgrado il fallimento militare scaturito dai campi di battaglia in Ucraina, le élites occidentali stanno tramando per estendere il conflitto militare in Transnistria, un territorio nella repubblica di Moldavia che dal crollo dell’Unione Sovietica ancora oggi si considera parte della Russia. E’ necessario stroncare tale progetto autodistruttivo.

Da sempre è nota la presenza occulta di militari Nato in Ucraina, ora la si vuole rendere palese smascherando in tal modo buona parte delle menzogne sostenute contro l’aggressione russa. Sarebbe un gioco facile accentuare una pericolosa escalation con ulteriori morti e distruzioni.

Le prossime elezioni del Parlamento europeo dovranno essere l’occasione per mandare a casa tutti i guerrafondai.

Proprio in queste ore a Roma i Socialisti europei stanno definendo le loro strategie future. Mi auguro emergano le ragioni della diplomazia che inducano alla pace tra l’Occidente, gli Usa e la Russia, e che si affrontino le tematiche del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, fortemente compromesso dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali europee e globali.

Sergio Fenaroli (Lecco)

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