2023-10-20

LA PROSSIMA SETTIMANA SARÀ DENSA DEGLI INCONTRI DI ASPETTANDO PAROLARIO:

SI INIZIA IL 23 OTTOBRE CON PAOLA MINUSSI E SI PROSEGUE IL 25 CON ROBERTA SCHIRA, IL 26 CON GIANNI BIONDILLO E IL 27 CON LIVIO GAMBARINI.

 


Fino al 23 novembre proseguirà il ciclo di incontri ‘Aspettando Parolario’, organizzato dalla Associazione Culturale Parolario che da 23 anni progetta l’omonimo Festival tra Como e Cernobbio,  con il contributo di Regione Lombardia e la stretta collaborazione della Libreria Feltrinelli di Como.

La rassegna ha lo scopo di tenere viva l’attenzione sul libro e la lettura e di avvicinare nuovi lettori attraverso gli incontri con scrittori. Questa edizione è molto ricca e articolata in quanto a temi affrontati, ad autori invitati, alle collaborazioni nuove e riconfermate e soprattutto ai diversi luoghi dove si svolgeranno gli incontri: tra Como, Cernobbio e Chiasso (Libreria Feltrinelli, Villa Bernasconi, Hotel Villa Flori, Foyer del Teatro Sociale, Spazio Officina Chiasso).

Le collaborazioni: Archivio Cesare Cattaneo, Ordine Architetti di Como, Enpa Como, Villa Bernasconi-Cernobbio, Hotel Villa Flori, Teatro Sociale Aslico, Max Museo. 

 

Lunedì 23 ottobre ore 18 alla libreria Feltrinelli Como

Paola Minussi “L’archivista di Torrechiara” (Bertoni editore). Dialoga con Laura Bianchi. Letture di Claudia Fontana, attrice e regista.

Anna Ponti, esperta archivista emigrata in Svizzera, decide di lasciare la città di Basilea, dove si è costruita una vita soddisfacente sia a livello professionale che sentimentale, per tornare in Italia. Due sono i motivi che la spingono a compiere questo passo: ritrovare la sorella che non vede da anni e dare il proprio contributo alla tutela degli antichi volumi e delle opere d’arte che in patria rischiano di andare perduti e distrutti. Destinazione il castello di Torrechiara. Siamo nel 2027 e l’Italia è in piena guerra civile; una feroce dittatura dà la caccia a dei fantomatici “Sabotatori” e perseguita la popolazione non allineata con il regime. Ma chi sono in realtà i Sabotatori? Nei silenzi e nei nuovi ritmi di Torrechiara Anna scoprirà chi siano davvero i Sabotatori. Una storia di lotta, di passione, di percorso rivoluzionario degli eventi, ma, soprattutto, di solidarietà al femminile e di rinascita dalle macerie.

Minussi vive a Como con tre gatti, due figli e un marito. Lavora a Basilea, in Svizzera tedesca, dove Insegna chitarra classica alla Musik Akademie der Stadt Basel. E’ autrice di libri e trasmissioni radiofoniche.

 

Mercoledì 25 Ottobre ore 18 a Villa Flori Como

In collaborazione con Hotel Villa Flori.

Roberta Schira “I fiori hanno sempre ragione” (Garzanti 2023) dialoga con Tina Guiducci

Un romanzo importante, in tempi in cui la serenità sembra così lontana. Una storia che riconsegna la voglia di vivere e sorridere, nonostante tutto e tutti. A volte basta trovare un ingrediente speciale per ricucinare la propria vita. A volte, per rinascere, si può iniziare da un libro.

Roberta è nata a Crema e vive tra Milano e la Riviera di Ponente, suo “quartiere del pensare”. Scrive intorno al mondo del cibo da prima che diventasse una moda, affrontandolo con occhi sempre diversi: costume, psicologia, narrativa, condizione femminile. Da oltre dieci anni scrive sul «Corriere della Sera» di tendenze e protagonisti della “cibosfera”, temi sui quali tiene master e corsi di alta formazione professionale.

Ingresso libero con prenotazione: digital@lariohotels.com

 

Giovedi 26 ottobre ore 20.30 nel Foyer del Teatro Sociale

In collaborazione con Ordine degli Architetti di Como, Teatro Sociale Aslico e Libreria Feltrinelli

Gianni Biondillo “Quello che noi non siamo” (Guanda 2023) dialoga con Alberto Longatti

L’autore racconta, in un romanzo corale, la storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze: carcerazioni, torture, campi di concentramento. Il ritratto profondo di un'epoca, che ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere.

Ci fu una generazione di architetti che credette nel fascismo perché si illudeva fosse una rivoluzione, come quella artistica che propugnavano: il razionalismo. Combatterono una guerra ad armi impari contro l'accademismo, centralista e romano, senza rendersi conto che il regime sosteneva un'architettura retorica. Milano fu la fucina di queste tensioni artistiche: irredentisti istriani come Pagano, maestri comacini come Terragni, napoletani inquieti come Persico. E poi tutti gli altri, figli del Politecnico: Figini, Pollini, Bottoni, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers... Nelle trattorie, nei salotti, alle vernici, incrociavano poeti, galleristi, critici, artisti, e di anno in anno l'adesione al regime si faceva sempre più labile, sempre più critica. Ci pensò la Storia a fare il resto: dalle leggi razziali alla disfatta di Russia, fino al cataclisma dell'8 settembre 1943.

Biondillo, classe 1966, è architetto, giornalista e saggista, scrive per il cinema e per la televisione. Fa parte della redazione di Nazione Indiana.

 

Venerdì 27 ottobre ore 18 alla libreria Feltrinelli Como

Livio Gambarini “La papessa di Milano. Le cronache dei Visconti (Piemme). Dialoga con Lorenzo Canali

Tempo di espansione e splendore nella città di Sant'Ambrogio. Tempo di ribellione alle leggi della chiesa e della società. La vera storia del processo inquisitorio che sconvolse Milano nell'anno 1300.

E’ il 22 gennaio 1277. Dopo quindici anni di guerra civile, un corteo trionfale entra a Milano. È l'inizio di un periodo di splendore per il giovane Matteo Visconti, che con determinazione punta alla grandezza come signore della città. A sostenerlo e consigliarlo c'è Maifreda Pirovano, sua cugina e amore giovanile, che ha rinunciato ai privilegi aristocratici per mettersi al servizio di Cristo e degli oppressi. Ma le braci dell'odio non sono sopite, e gli antichi nemici attendono solo l'occasione giusta per infrangere quel sogno dorato. Guido della Torre, erede in esilio degli antichi signori di Milano trama da lontano per riguadagnare il potere perduto. E il fremito spirituale che serpeggia nelle strade e raccoglie adesioni perfino nelle case dei Visconti potrebbe rivolgersi a loro vantaggio. Da qualche tempo, infatti, i Figli dello Spirito Santo vanno predicando qualcosa che non si è mai sentito prima. Parlano di parità tra uomo e donna. Parlano della necessità di rifondare la Chiesa. Parlano di una Papessa.

Livio Gambarini, bergamasco classe 1986, è scrittore e divulgatore di Medioevo italiano ed è docente al corso di Alta Formazione “Il Piacere della Scrittura” dell’Università Cattolica di Milano.


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