2023-10-14

“Hamas come le Brigate rosse. Viva e vita al popolo d’Israele, viva e vita al popolo della Palestina!”


Dal lecchese Sergio Fenaroli riceviamo e pubblichiamo:

Con tutti i distinguo rispetto alle differenti situazioni storiche e nazionali, la rabbia, lo sdegno e l’orrore provocati da Hamas contro la popolazione inerme israeliana mi ha riportato alla mente l’operato e le drammatiche conseguenze causate dalle Brigate rosse in Italia.

Le loro fanatiche teorie e ideologie, le conseguenze funeste delle loro azioni non hanno portato ad alcun risultato se non quello di sciagure e morti, la direzione opposta rispetto alle richieste auspicate dalle forze democratiche e sindacali aderenti alle formazioni progressiste italiane.

Le Brigate rosse, miscelate con le “stragi di Stato” in Italia, hanno bloccato ogni evoluzione democratica allora, ormai matura, rispetto alla quale il movimento dei lavoratori tanto auspicava, con le loro vili attività armate, sino al rapimento e all’assassinio di Aldo Moro col quale hanno precluso ogni effettivo cambiamento in Italia.

Hamas, questa formazione estremista, fanatica religiosa e terroristica che non riconosce lo Stato d’Israele, anch’essa nata, cresciuta e radicatasi nella striscia di Gaza proprio grazie alle scelte scellerate dei vari governi israeliani che si sono avvicendati ci ricorda che nessuno ha saputo rinunciare al proprio espansionismo nella Cisgiordania, ai propri egoismi eludendo la legittima richiesta del popolo palestinese di vedere riconosciuti un proprio Stato e una propria autodeterminazione e coesistenza.

Gaza, di fatto, è divenuta una prigione a cielo aperto nella quale si è scelto di rinchiudere buona parte del popolo palestinese, Hamas ha trovato e esteso il proprio radicamento in particolare tra i giovani, il loro agire con assassinii e sequestri di inerti cittadini offre e incentiva le posizioni più estremiste della ultradestra israeliana, oggi identificata con il premier Netanyahu per continuare questa spirale di odio e di guerra, di contrapposizione al processo di pace, al sistematico boicottaggio delle ripetute risoluzioni dell’Onu a favore del popolo di Palestina.

La comparazione tra le Brigate rosse e Hamas è relativa agli esiti del loro agire, direi che la loro creazione è affine agli obiettivi dei rispettivi governi che vorrebbero combattere, ma nei fatti legittimano la loro repressione e la loro continuità nella gestione del potere ancor più repressivo sino al bombardamento a tappeto di una intera popolazione come sta avvenendo a Gaza.

Le Brigate rosse in Italia sono state sconfitte dalla mobilitazione democratica del  movimento dei lavoratori guidato dai suoi partiti e dai suoi sindacati, i rappresentanti di Hamas, che inizialmente vennero eletti, non potranno mai essere sradicati con i bombardamenti a tappeto che la estrema destra israeliana ha adottato quale unica risposta e soluzione, appoggiata dalla élite anglosassone.

La soluzione quindi è politica, non saranno mai le armi, il terrorismo di Stato, a favorire la coesistenza tra popoli diversi, questo vale per la Palestina con Israele, per l’Ucraina con la Russia, per l’Armenia con l’Azerbaijan e per tanti altri popoli meno fortunati della nostra debole Europa che ha saputo far tesoro dei suoi errori garantendo da 80 anni la pace  e potrebbe essere di insegnamento anche per altri popoli se riuscisse a svincolarsi dai seminatori di odio e di guerre.

Viva e vita al popolo d’Israele, viva e vita al popolo della Palestina!

Sergio Fenaroli (Lecco)

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