2023-07-16

La Corte dei conti parifica il rendiconto 2022 della Regione Lombardia

 

La Corte dei conti parifica il rendiconto 2022 della Regione Lombardia. L’esercizio chiude 

con un disavanzo di 1,09 miliardi, che rappresenta le spese di investimento effettuate dall’Ente senza  contrarre i mutui autorizzati con legge (DANC) e senza sostenerne gli oneri finanziari, ma 

fronteggiando i relativi pagamenti con la cassa. Il disavanzo determinato dalla spesa di investimento  finanziata da DANC non rileva ai fini dell’equilibrio di bilancio, che risulta comunque conseguito.

Sul fronte della sanità lombarda, il relativo rendiconto nel 2022 mostra ancora un sensibile 

incremento dei residui passivi (risorse disponibili non spese), fino all’importo complessivo di 17,97 

miliardi di euro. Dopo un quinquennio in continua crescita, invece, la cassa della sanità regionale al 

31.12.2022 si stabilizza a 8,69 miliardi di euro: a fronte di tale liquidità, emergono dubbi 

sull’immobilizzazione delle risorse, che sembrano restare così sottratte al raggiungimento degli 

appositi obiettivi di salute. A proposito di prevenzione e sicurezza sul lavoro, la Corte dei conti 

rimarca la scarsa incisività delle politiche regionali in materia anche nel 2022, invitando la Regione 

Lombardia ad attivarsi per un più energico contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, anche 

mortali (in crescita nell’anno in esame). Emerge, inoltre, che il previsto reclutamento straordinario 

di 100 dirigenti medici e tecnici della prevenzione ha portato a 59 effettive assunzioni, le quali 

potrebbero non riuscire a compensare i pensionamenti e la mobilità in uscita degli ispettori già in 

servizio.

Per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, il PNRR della Regione Lombardia 

prevede la realizzazione di 187 Case di comunità e di 60 Ospedali di Comunità entro il 2026: finora 

sarebbero state attivate 89 Case di Comunità e 15 Ospedali di Comunità. Da quanto riferito dalla 

Regione, le Case attivate si troverebbero tutte in strutture preesistenti e i relativi oneri in conto 

capitale sarebbero stati anticipati dagli Enti sanitari con risorse proprie, nonostante i 463 milioni del 

PNRR impegnati nel bilancio regionale. Sempre dalle risposte della Regione emerge che, su 89 Case 

di Comunità attivate, ben 48 risulterebbero prive di almeno un medico di medicina generale e 70 di 

un pediatra di libera scelta. La maggiore criticità alla realizzazione degli obiettivi previsti dal PNRR 

è data dalla carenza di personale medico, posto che il funzionamento di ogni Casa di Comunità 

richiede la presenza medica h 24 per 7/7 giorni. A fronte delle richieste istruttorie condotte dalla 

Sezione, non è stato chiarito se la Regione abbia o meno sfruttato interamente i trasferimenti statali 

ricevuti nel 2022 per colmare il divario di personale infermieristico e sanitario da impiegare nelle 

strutture della rete di assistenza sanitaria territoriale. 

In ordine all’area istituzionale, riguardante l’intera struttura amministrativa regionale, è 

emerso che la spesa complessiva per il personale nel 2022 risulta inferiore a quella sostenuta nel 

2018, non essendosi l’Ente avvalso degli spazi assunzionali consentiti dalla legge statale. 

Nell’ambito degli Enti del sistema regionale (SIREG), la Regione detiene il 100% di 

Finlombarda Spa, intermediario finanziario preposto, tra l’altro, ad erogare contributi a fondo 

perduto e finanziamenti, utilizzando i fondi regionali, per lo sviluppo socio-economico locale. Tali 

fondi al 31.12.2022 ammontano a 651 milioni di euro, tra cui 184 milioni (28%) risultano erogati a 

titolo di finanziamento, mentre 463 milioni (71%) risultano giacenti presso la società, in parte 

depositati in conti correnti (264 milioni) ed in parte investiti in titoli ed obbligazioni (199 milioni). 

La Regione, in base alle pregresse indicazioni della Corte dei conti, ha avviato un programma di 

rientro delle somme in giacenza presso la società, che, tuttavia, si concluderà non prima della fine 

del 2027 (l.r. 34/2022). Quanto alle Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale (ALER), per ALER 

Milano, a fronte di oltre 6 mila immobili sfitti e non destinati a piani di vendita o demolizione, si 

evidenzia una significativa sproporzione tra gli alloggi messi a bando (circa 2.700) e le richieste di 

assegnazione (oltre 62.500), con conseguente insufficienza dei primi alla soddisfazione della 

richiesta abitativa. La Corte sottolinea, inoltre, che la morosità sui canoni di locazione incide 

sensibilmente sulla sostenibilità delle Aziende stesse, e, in particolare, richiama l’attenzione della 

Regione e di ALER Milano sulla prevalenza della morosità colpevole, sia sotto il profilo dell’importo 

(circa 190 milioni di euro) sia sotto quello del numero dei nuclei familiari (oltre 10 mila).

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