2022-11-15

Premio Manzoni alla Carriera: con Liliana Cavani una serata all’insegna del valore della storia


Il valore della storia, la potenza del racconto e la capacità di non piegarsi mai ai potenti di turno. E' stata una serata molto intensa quella vissuta sabato sera all’auditorium della Casa dell’Economia di via Tonale, sede lecchese della Camera di Commercio Como-Lecco. Protagonista assoluta la regista Liliana Cavani che ha ricevuto il Premio Manzoni Città di Lecco alla Carriera 2022, organizzato da 50&Più Lecco con la collaborazione del Comune di Lecco, del Centro Studi Manzoniani, di Assocultura Confcommercio Lecco e di Ente Fondazione dello Spettacolo (main sponsor Acinque). Dopo un breve video introduttivo – confezionato per la serata da Mattia Conti - Liliana Cavani è salita sul palco è ha risposto alle sollecitazioni dei due moderatori della serata: il giornalista Rai Massimo Bernardini e il componente della Giuria Tecnica del Premio Manzoni, Stefano Motta.

“Perché un premio dedicato al Manzoni a una regista cinematografica? Per tante ragioni, in primis perché, se ripensate all’inizio dei Promessi Sposi, Manzoni è un regista ante litteram con quella sua descrizione che sembra quasi una inquadratura cinematografica - ha evidenziato in apertura Motta - E poi Liliana Cavani è una donna innamorata della storia, che è sempre al centro delle sue opere".

 “Sono cresciuto con i suoi film: il suo primo “Francesco” o “I Cannibali”. Ma come dimenticare i suoi documentari realizzati per la Rai?", ha esordito Bernardini. Liliana Cavani ha riposto alle domande, raccontando anche dei complessi rapporti con i dirigenti Rai (che l'hanno censurata a più riprese), soffermandosi poi sul valore della storia: “E' importante da raccontare: se la si affronta si scoprono più persone di valore di quanto ci si possa aspettare. Troppo spesso viviamo sempre sul presente e dimentichiamo il valore della storia che invece va studiata, imparata e ragionata”. 

A consegnare la targa con la motivazione del Premio Manzoni alla Carriera 2022 ("L'arte come indagine manzoniana sulla Storia, il cinema come linguaggio di unione tra l'umano e il trascendente"), sono saliti sul palco Monsignor Davide Milani, presidente dell’Ente Fondazione dello Spettacolo; Giovanni Cattaneo, assessore del Comune di Lecco, Giuseppe Borgonovo, presidente di Acinque ed Eugenio Milani, presidente di 50&Più Lecco.

 

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