"L'elbano errante", scritto da Pino Cacucci ed edito da Mondadori, ha vinto la diciottesima edizione del Premio Letterario Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico, organizzato da 50&Più Lecco. La serata finale si è tenuta sabato 29 ottobre presso l'auditorium della Casa dell'Economia di Lecco. Il romanzo di Cacucci ha avuto la meglio sugli altri due finalisti, ovvero Alessandro Bertante con "Mordi e fuggi" (Baldini & Castoldi) e Paolo Colagrande con "Salvarsi a vanvera" (Einaudi).
Sul palco dell'auditorium Cacucci, Bertante e Colagrande hanno dialogato con due componenti della Giuria Tecnica del Premio: Gianmarco Gaspari e Stefano Motta. Le risposte dei tre romanzieri sono state intervallate dagli aggiornamenti dello spoglio delle schede contenenti i voti espressi dalla Giuria Popolare: 115 lettori indicati delle librerie Cattaneo, Libraccio, Libreria Volante e Parole nel Tempo di Lecco, Aquilario di Mandello Perego Libri di Barzanò, La Torre di Merate e dalle biblioteche di Airuno, Costa Masnaga, Lomagna, Osnago e Valmadrera. A vigilare sul conteggio delle schede il notaio Federica Croce. Le preferenze della Giuria Popolare si sono orientate, come detto, su Pino Cacucci, che ha ottenuto 52 voti, contro i 33 di Colagrande e i 28 di Bertante: 2 le schede nulle.
Prima dell'annuncio della classifica finale dell'edizione 2022 sono saliti sul palco, per un saluto e per partecipare alla cerimonia di consegna della targa a Cacucci, il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani, il presidente di Assocultura Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, il presidente di Acinque, Giuseppe Borgonovo e l'assessore del Comune di Lecco, Renata Zuffi.
Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco è organizzato dall’Associazione 50&Più, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco, con il contributo di Acinque (main sponsor) e della Camera di Commercio di Como-Lecco.
Il vincitore
- "L'elbano errante", Pino Cacucci
Isola d'Elba, 1544. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone – l'odierna Porto Azzurro – dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma – anche grazie all'incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore – in un "duellante imbattibile" e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita. Pino Cacucci mette in moto una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi e sentimenti, dipingendo un complesso affresco. Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l’avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi.
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