Premiati i dipendenti con oltre 25 anni di servizio – Benedetta la nuova camera mortuaria
“Le persone sono, da sempre, il più grande valore dei nostri Istituti. È da come le persone degli Istituti vivono il proprio lavoro quotidiano, unendo passione e competenza, professionalità e attenzione all’altro, che si determina la qualità della vita che siamo in grado di offrire ai nostri ospiti”. Così il presidente degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus, Giuseppe Canali, ha introdotto questa mattina la Festa della Riconoscenza, con la premiazione dei dipendenti con oltre 25 anni di fedeltà aziendale.
Prima don Marco Mauri aveva celebrato la S. Messa solenne, accompagnata dal Coro Delphum di Dervio, alla quale purtroppo non aveva potuto partecipare – causa positività al Covid – il nuovo Cappellano degli Istituti, Don Paolo Ghirlandi, il cui ingresso ufficiale sarà festeggiato in una prossima occasione.
“Torniamo a celebrare questa Festa della Riconoscenza – ha ricordato ancora Canali - dopo due anni di sospensione a causa delle restrizioni dovute al Covid. E per noi è da sempre una festa speciale: per una istituzione che ha quale mission il prendersi cura delle persone più deboli, significa riconoscere con forza il valore delle persone che, quotidianamente, sono impegnate a tradurre nel concreto questa visione”.
“La pandemia ci ha insegnato una cosa: ha riportato la cultura della cura delle persone al centro della nostra società. – ha sottolineato l’Assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni, presente in rappresentanza del Sindaco Gattinoni - Chi lavora negli Istituti è il cemento della nostra comunità”.
Sette complessivamente i dipendenti premiati per i 25 anni di fedeltà aziendale. Erano presenti a ritirare il riconoscimento:
• COLNAGO RENATA assunta nel 1996 - fisioterapista
• BOLIS YLENIA assunta nel 1996 - operatore socio sanitario
• VIOLI MARIA assunta nel 1997 - operatore socio sanitario
Al termine della premiazione, e prima del rinfresco in Sala Animazione offerto dall’Associazione Amici e Sostenitori degli IRAM, si è proceduto alla benedizione della nuova Camera Mortuaria, realizzata, su progetto dell'architetto Francesco Amigoni, dall’impresa Compresa.
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