Duecento studenti in presenza e altrettanti a distanza e anche il Festival della filosofia dei Giovani pensatori si presenta in modalità ibrida. Il progetto dell’Università degli Studi dell’Insubria, ideato da Fabio Minazzi e coordinato da Stefania Barile, è giunto alla chiusura della sua XIII edizione con la riflessione sul tema «La cultura come contaminazione ed intreccio critico». Due le giornate in calendario: martedì 24 maggio dalle ore 9 alle 13 per i Giovani Pensatori delle scuole secondarie nell’Aula Magna di via Ravasi 2 a Varese, con la possibilità di seguire anche a distanza su piattaforma Microsoft Teams, e venerdì 27 maggio dalle ore 10 alle 12 per i Giovanissimi Pensatori solo in modalità live event online.
Gli approfondimenti nei percorsi degli studenti, presenti nel ricco programma del Festival, rispecchiano le preoccupazioni dei Giovani Pensatori per tutte quelle problematiche rimaste oscurate dalla tensione militare tra Russia e Ucraina, quali la tutela dell’ambiente, la presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso e l’idea della costituzione di un Parlamento mondiale per costruire, attraverso l’educazione alle virtù pro-sociali e quindi alla democrazia, «un mondo di pace, di uguaglianza e di giustizia planetaria - sottolinea Fabio Minazzi - basato su un patto di solidarietà globale in grado di tutelare e diffondere il principio che era alla base dell’antica democrazia ateniese: ciò che concerne tutti deve essere deciso da tutti».
Le scuole varesine coinvolte nella prima giornata del Festival sono il Liceo delle Scienze Umane e il Liceo Economico Sociale Manzoni, il Liceo Classico Cairoli, l’Istituto Superiore Daverio Casula Nervi e l’Istituto Salesiano A.T. Maroni. Le new entry al Festival di questa edizione sono il Liceo Scientifico e il Liceo Linguistico del Collegio Rotondi di Gorla Minore e il Liceo Scientifico Giovio di Como. Presente anche quest’anno il Laboratorio filosofico dei Licei Sereni di Luino e Laveno.
«In realtà i percorsi di studio e di ricerca legati al format progettuale Legalità come prassi hanno impegnato, solo in questa XIII edizione, oltre 1500 studenti, - spiega Stefania Barile – in particolare, al progetto Varese-BiodiverCity hanno lavorato 650 giovani delle scuole della Città di Varese, altrettanti a quello sul Parlamento Mondiale distribuiti su tutto il territorio nazionale e un notevole incremento, rispetto alle scorse edizioni, è stato registrato intorno al tema della mafia e dell’Antimafia, grazie alla collaborazione del professor Giuseppe Muti dell’Università degli Studi dell’Insubria, dei ricercatori del Centro di Ricerca OSServatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano e delle sedi locali di Libera, soprattutto di Varese e di Como».
Anche la sezione dei Giovanissimi pensatori, coordinata da Graziella Segat, nell’ambito del progetto Filosofare con i bambini, presenta l’itinerario del mese filosofico «Conoscere ci fa cambiare». «Il percorso filosofico dalla classe prima alla classe quinta guida e testimonia la crescita del bambino come persona che si evolve e cambia attraverso lo sviluppo graduale della propria consapevolezza – spiega Graziella Segat –. L’apertura verso il mondo avviene nell’incontro con l’altro e con la cultura in uno scambio continuo». Le scuole primarie coinvolte sono la San Benedetto di Voltorre, la Giovanni Pascoli di Comerio e la Settembrini di Velate-Varese, la Papa Giovanni XXIII di Oltrona e la Carducci di Buguggiate. Partecipa anche la Scuola primaria Manzoni di Rescalda (Milano). E 156 Giovanissimi Pensatori venerdì 27 maggio alle ore 10 si collegheranno dalle loro aule con le loro insegnanti per la festa della filosofia.
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