2022-05-20

Mostra “Giuseppe Terragni: la campagna di Russia” a Como


Approda alla Biblioteca Paolo Borsellino a Como  la mostra itinerante Giuseppe Terragni: la campagna di Russia, a cura di Attilio Terragni, Paolo Valerio Mosco, con il contributo di Alberto Longattigià presentata a Roma e con prossime tappe a Milano e Venezia, che sarà aperta dal 19 maggio al 25 giugno. In occasione dell’inaugurazione in sala conferenze verrà proiettata la pièce teatrale Lasciatemi andare, registrata nella versione presentata a Como nel 2019.

Gli orari di apertura della mostra sono quelli della Biblioteca: lunedì - venerdì 9,30 – 19, sabato 14 – 19.

La mostra si sviluppa su due piani:

Piano terreno

Al piano terreno sono esposte 60 fotografie dal fronte russo inedite e restaurate negli ultimi anni a cura dell’Archivio Terragni.

Le fotografie originali, inviate da Terragni dal fronte russo, sono infatti dei provini di piccolo formato molto deteriorati che sono stati ripuliti e scannerizzati ad alta risoluzione e poi, con un lento processo di post produzione, ripuliti da tagli, graffi e segni dovuti al tempo.

Le fotografie originali dalla Russia conservate in archivio sono 277 e questo primo lavoro di restauro ha come obiettivo finale la stampa di tutte le fotografie a contatto, cioè con le modalità con cui sarebbero state stampate negli anni 40, in modo da consegnare alle prossime generazioni un eccezionale documento sulla guerra vista con gli occhi di un grande artista: una guerra purtroppo ancora oggi di grande attualità.

Le fotografie in mostra sono stampate digitalmente su pannelli di alluminio suddivise in cinque tematiche:

1-IMMAGINE ASTRATTA

2-IMMAGINE SOSPESA

3-IMMAGINE POPOLARE

4-IMMAGINE DEL PAESAGGIO

5- IMMAGINE MILITARE

Sempre al piano terra, sui pannelli espositivi della Biblioteca posti al lato sinistro, sono visibili tre immagini a grande formato di Giuseppe Terragni in guerra e mettono in evidenza il suo famoso cappotto militare, che indosserà sempre anche da rimpatriato fino alla sua fine il 27 Luglio del 1943. Queste immagini, che si riflettono nella struttura specchiante al centro della mostra, sono virate con filtri colorati. Racconta Alberto Longatti: “In una tasca del suo frusto soprabito militare, trovano un mazzetto di fiori disseccati, colti nelle steppe del Don”.

A queste immagini è affiancato un pannello formato da 12 piccoli schermi sui quali sono presentate in loop le immagini di progetti e disegni di Terragni ideati o realizzati negli anni di guerra, dal 1938 al 1943: la Casa del fascio di Lissone, la Casa Giuliani Frigerio, il progetto Cortesella con l’inserimento della Casa Vietti, i disegni e gli schizzi dalla Russia.

Verso il cortile della biblioteca l’allestimento al piano terra prevede infine quattro tele unite tra loro. Le due tele in basso rappresentano l’immagine della ricostruzione del progetto per una Cattedrale, l’ultimo ideato da Terragni. La ricostruzione è stata fatta sui quattro schizzi rimasti per questo progetto che sono stati ridisegnati in pianta, sezione e prospetti dall’Archivio Terragni, e resi tridimensionali da Filippo Martines.

Nella due tele superiori sono invece proiettati un video art di Vincente Ceraudo “From there we came outside and saw the stars” e un video con riproduzioni tridimensionali sugli ultimi progetti di Terragni per Roma: Casa del fascio, Palazzo del littorio, Palazzo dei ricevimenti e dei congressi all’E42.

Primo piano

Negli spazi al piano superiore le quattro teche sono allestite con diversi soggetti:

1- I TRE SOLDATI

2- LA GIULIANI FRIGERIO

3- LA CARTINA DI GUERRA

4- LA RITIRATA

Nella prima teca è esposto il disegno originale dei tre soldati sul fronte russo. Questo disegno fa parte di una serie di disegni inviata in Italia da Giuseppe Terragni per documentare la guerra con il suo ineguagliabile tratto a matita e carboncino.

Nella seconda teca sono esposti alcuni schizzi conservati presso la Biblioteca relativi alla Casa Giuliani Frigerio, ultimo progetto realizzato da Terragni mentre si trova al fronte da dove dirige l’opera in costruzione a Como con lettere e schizzi.

Nella terza teca è esposta la cartina dell’Ucraina, dove sono indicati in rosso il percorso dell’armata italiana e in colore blu, quello dell’attuale invasione russa.

Nella quarta teca sono esposte le foto della ritirata italiana dalla Russia, una tragedia immane che viene ricordata attraverso la mostra. In verticale sono esposte due fotografie di Terragni, quella dell’autoritratto in divisa militare del 1929 e l’ultima sua fotografia scattata dopo il rimpatrio. Due immagini che racchiudono nel tempo trascorso il destino di un’intera epoca.

Sul leggio intorno alle teche è presentata una cronologia, corredata di immagini, della guerra condotta dall’Italia in Russia dal 1941 al 1943, anno della sconfitta e della ritirata.


Nessun commento:

Posta un commento