“Monti Sorgenti”: domani si inaugura la rassegna del CAI Lecco con la mostra,
dedicata al pittore bergamasco e allestita in Torre Viscontea dal 2 aprile all’8 maggio
Una mostra per chi ama l’arte e per chi ama la montagna: è questo il significato dell’evento espositivo dal titolo “Paolo Punzo. Montagne di Lombardia” con cui si inaugura domani venerdì 1° aprile al primo piano della Torre Viscontea la XI edizione della rassegna “Monti Sorgenti”, promossa dal CAI Lecco.
Un appuntamento di grande valore culturale ed educativo, pensato e organizzato dall’agenzia di comunicazione Welcome di Bergamo, in collaborazione con CAI Lecco, Comune di Lecco e Sistema Museale Urbano Lecchese, con il patrocinio di Fondazione Lombardia per l’Ambiente.“La mostra vuole infatti essere l’occasione per una riflessione a più voci sul valore della montagna e del suo eco-sistema. – spiega Giorgio Cortella, dell’agenzia Welcome - Innanzitutto i visitatori avranno modo di scoprire, attraverso la presentazione di un’ampia collezione di opere, il pittore Paolo Punzo. Bergamasco, nato nel 1906 e morto nel 1979, Punzo è definito il “pittore della montagna”: in primo luogo per la sua ampia produzione di opere su tela o tavola raffiguranti le più importanti vette dell’arco alpino della Lombardia, a cominciare da quelle della Valtellina e Valchiavenna, spesso dipinte con la tecnica “en plein air”. Ma Punzo è “pittore della montagna” anche e soprattutto perché la sa raccontare e far vivere. Alla base sta la sua passione personale: Punzo cresce infatti sia a livello alpino che artistico all’ombra del CAI e le montagne che dipinge sono le stesse che ha scalato o su cui si è arrampicato, magari con la tavolozza e i colori nello zaino”.
La mostra – che sarà aperta al pubblico dal 2 aprile all’8 maggio - raccoglie oltre 70 quadri, provenienti da collezioni private e bancarie, di questo artista, parte su tela e parte su tavola. Le sale della Torre Viscontea offrono una visione straordinariamente ampia e articolata dell’opera di Punzo: una retrospettiva di cui, protagoniste, sono le cime e le vallate della montagne di Lombardia.
La mostra si arricchisce con la presenza di oltre 30 sculture in bronzo e legno, anch’esse provenienti da una collezione privata, raffiguranti gli animali che compongono la fauna alpina e che contribuiscono a costituire l’eco-sistema delle nostre montagne. “Si tratta di sculture che spaziano dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento – racconta Cortella - e ben documentano il genere della scultura animalista, che in Italia e Francia ebbe i suoi più importanti interpreti. È una delle prime volte che viene proposto questo abbinamento, molto suggestivo, all’insegna di un modo di pensare alla montagna come un universo unico, dove flora e fauna interagiscono da sempre positivamente fra loro e verso il quale l’uomo è chiamato a muoversi con grande rispetto”.
Un messaggio, questo, che ha una grande valenza anche ambientale ed educativa. Non a caso’ l’evento espositivo si propone di offrire uno spunto di riflessione sul tema degli effetti del “climate change” nell’arco alpino: “Abbiamo realizzato una serie di grandi pannelli fotografici attraverso i quali proponiamo un confronto tra le opere di Paolo Punzo della prima metà del secolo scorso e le splendide immagini degli stessi scorci ritratti nelle fotografie scattate oggi da Alberto Locatelli. Da questo confronto è possibile cogliere come, in così poco tempo, ci si trovi di fronte a fenomeni quali l’innalzarsi della linea della neve e dello scioglimento dei ghiacciai; tutte conseguenze dei mutamenti climatici, che mettono a serio rischio l’equilibrio dell’eco-sistema alpino”. Non a caso la mostra ha avuto anche il patrocinio di Fondazione Lombardia per l’Ambiente, istituita da Regione Lombardia nel 1986, che In più di trent’anni di attività, ha sviluppate competenze sempre più strutturate attorno alle principali tematiche relative alla tutela ambientale.
Ad accompagnare la mostra sarà un importante catalogo, dall’elegante veste editoriale: ben 120 pagine in grande formato (cm 30x30), che valorizza tutte le opere presenti in mostra e ospita autorevoli contributi di studiosi di Punzo, come Flavia Cellerino e Franco Monteforte. Il catalogo sarà in vendita al prezzo di Euro 30, di cui 5 saranno devoluti a favore del Fondo “Lecco ospita l’Ucraina”, costituito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. “Abbiamo pensato che fosse giusto, anche in un evento culturale come questo, porre attenzione al dramma che la popolazione ucraina sta vivendo in queste settimane. Acquistarlo sarà un’occasione per coniugare il valore della bellezza a quello della giustizia”.
La mostra sarà aperta dal giovedì alla domenica fino all’8 maggio dalle 10 alle 18 con orario continuato: una formula resa possibile dal contributo degli organizzatori per consentire a quanti più appassionati della montagna e dell’arte di visitarla.
Approfondimenti e informazioni sul sito: www.montagnedilombardia.it
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