2022-03-06

Lecco e gli scioperi del 7 marzo 1944. Cerimonia pubblica lunedì prossimo in città



di Claudio Redaelli  
Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Comune e Provincia di Lecco insieme per ricordare e onorare i caduti e i deportati nel 78.mo anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944. L’appuntamento è per lunedì prossimo e il programma della giornata prevede alle 8.30 la celebrazione di una messa nella chiesa di Castello dedicata ai martiri Gervaso e Protaso. 

Alle 9.15 ritrovo di istituzioni, associazioni, partiti e privati cittadini sul piazzale della chiesa e partenza del corteo alla volta di corso Matteotti e via Castagnera. Alle 9.30 momento di raccoglimento al “parco 7 marzo” di corso Matteotti e ricostruzione da parte dell’Anpi dei fatti del ’44.

Alle 9.45 deposizione di un omaggio floreale alla lapide dei caduti in via Castagnera in ricordo dei lavoratori lecchesi deportati nei campi di sterminio nazisti.

Alle 10 cerimonia presso la sala “Don Ticozzi” di via Ongania. Presenzieranno il questore di Lecco Alfredo D’Agostino, Giancarla Pessina in rappresentanza dell’Anpi provinciale e gli studenti degli istituti lecchesi che partiranno per il “viaggio della memoria 2022”, destinazione la risiera di San Sabba a Trieste.

E’ previsto l’intervento del prefetto Castrese De Rosa, della presidente della Provincia Alessandra Hofmann, del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, di Stefania Perego, dirigente scolastico dell’Istituto superiore “Bertacchi”, di Angelo De Battista per il settore scuola dell’Anpi e di Mirco Scaccabarozzi in rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Sarà presente il coro della scuola secondaria di primo grado “Antonio Stoppani”.

“Si tratta di un’iniziativa di rilevante importanza per la memoria locale - spiega Roberto Citterio, presidente della sezione “Lario orientale” dell’Associazione nazionale partigiani - tanto più in un momento come l’attuale in cui gli orrori della guerra, spesso messi in secondo piano quanto toccano Paesi e popoli lontani da noi, bussano ai confini dell’Europa”.

“L’auspicio - aggiunge - è dunque che la cittadinanza intervenga numerosa per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell’Italia dalla dittatura”.

 

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