2022-03-25

Insubria e Regione Lombardia celebrano il VI centenario di Castiglione Olona

 


 Seicento anni dalla fondazione della Collegiata di Castiglione Olona, con la quale nasce la prima «città ideale» dell’Umanesimo europeo, una delle più importanti testimonianze di cultura, fede, arte e storia della provincia di Varese. Per celebrare il VI centenario da quel 25 marzo 1422, l’Università dell’Insubria è protagonista nel calendario degli eventi patrocinati da Regione Lombardia che è stato presentato il 23 marzo nella sede varesina dell’ateneo. Hanno partecipato all’incontro: il rettore dell’Università dell’Insubria Angelo Tagliabue, l’assessore regionale Stefano Bruno Galli, i professori Andrea Spiriti e Laura Facchin del Centro di ricerca sulla Storia dell'arte contemporanea (Crisac).

Il primo evento è in programma il 31 marzo a Palazzo Lombardia a Milano (Sala Biagi, via Melchiorre Gioia 37, ore 15): una giornata di studio a più voci, moderata dal giornalista Luigi Mascheroni. Apre i lavori il professor Stefano Bruno Galli, assessore ad Autonomia e cultura di Regione Lombardia. La città di Castiglione Olona è rappresentata dal sindaco Giancarlo Frigeri e dall’assessore alla Cultura Cristina Canziani. Il racconto storico e artistico è affidato ai professori: Gabriele Archetti dell’Università Cattolica, Andrea Spiriti e Laura Facchin dell’Università dell’Insubria. Per la Collegiata intervengono: l’arciprete don Ambrogio Cortesi, il direttore del Museo Dario Poretti e il Conservatore Laura Marazzi.

Il rettore Angelo Tagliabue: «La storia si ripete con contesti diversi e racconta che già nel 1400 c’era il concetto di creare delle strutture che fossero a misura di uomo. Affrontando e divulgando lo studio di Castiglione Olona stiamo facendo terza missione, uno dei compiti dell’ateneo: mettiamo a disposizione della comunità le nostre competenze e facciamo conoscere ai cittadini tesori che devono essere valorizzati».

 

L’assessore Stefano Bruno Galli: «Questo sesto centenario è l’occasione per richiamare l’attenzione del pubblico su quattro grandi temi: la Collegiata, la Città Ideale, la figura del Cardinale, la valorizzazione integrata dell’intero corso dell’Olona, dalla Rasa sino a Milano. Si parlerà di questi temi nel convegno del 31 marzo a Palazzo Lombardia, con la collaborazione dell’Università dell’Insubria».

Il professor Andrea Spiriti: «È importante cogliere l’unità del progetto: Castiglione non è un non borgo con begli edifici, ma una città dell’uomo per l’uomo, pensata tutta nello stesso momento e realizzata in vent’anni dal 25 marzo 1422, giorno dell’Annunciazione in cui è stata posata la prima pietra».

Il convegno internazionale organizzato dall’Università dell’Insubria è in calendario dal 28 al 30 settembre, con il supporto della rete interuniversitaria «Città ideali» del Rinascimento italiano. Nell’occasione, sarà pubblicato il secondo volume di Andrea Spiriti su Castiglione Olona (dopo quello del 2018): uno studio dedicato alle committenze di nipoti e pronipoti del Cardinale nel secondo Quattrocento e primo Cinquecento. Gli atti del convegno andranno in stampa nel marzo 2023, con nuovi incontri divulgativi.

Il professor Spiriti ripercorre le tappe principali della storia di Castiglione Olona.

Il 25 marzo 1422, festa dell’Annunciazione, il cardinale Branda Castiglioni poneva la prima pietra della nuova Collegiata quale simbolo fondativo della città ideale di Castiglione Olona, feudo familiare e oggi in provincia di Varese. Si trattava di una città ideale: pensata cioè per l’uomo, a paradigma di uno spazio dove l’organizzazione urbana esaltasse i valori di città/civiltà, con istituzioni-modello come il primo edificio scolastico della modernità, la Scolastica (attuale sede comunale).

Ma era anche un riflesso agostiniano della Città di Dio, della Gerusalemme Celeste, con la dialettica fra la Rocca e la Villa. Ed era una sintesi della Cristianità (specie dopo l’Unione fra cattolici e ortodossi nel 1439, col ruolo forte di Branda) e dell’Europa: la compresenza di artisti lombardi, veneti, fiorentini, senesi, inglesi, boemi, francesi, tedeschi la rendeva molto più che l’«isola Toscana di Lombardia»; bensì il luogo dove Masolino da Panicale, Paolo Schiavo, il Vecchietta, i Solari da Carona dialogavano con le novità tardogotiche e umanistiche, in edifici (Collegiata, Battistero, Chiesa del Corpo di Cristo, palazzo Branda, palazzo dei familiari, palazzo dei Poveri di Cristo, palazzo Castiglioni di Monteruzzo) che costituivano i nodi di uno sviluppo urbano di forte caratura semantica.

Ma soprattutto, Castiglione Olona è il primo caso in assoluto di città ideale, apripista di una serie che includerà molti casi d’area italiana (si pensi almeno, in ordine, a Pienza, Giulianova, Cortemaggiore, Carpi, Ferrandina, Acaya, Sabbioneta, Loano, La Valletta) per poi costituire il paradigma del concetto moderno, da San Pietroburgo a Washington, da Chandigarh a Brasilia.

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