2022-03-09

Il conflitto in Ucraina, le guerre dimenticate e gli errori dell’Occidente


Un’altra riflessione, altre considerazioni sulla guerra in Ucraina. La “firma” è quella del lecchese Sergio Fenaroli:

Unanime e generale è la condanna della guerra posta in essere da Putin contro l’Ucraina per gli orrori che sta causando a tante persone inermi: anziani, donne e bambini trucidati o costretti ad abbandonare le loro case per porsi in salvo dai cruenti combattimenti, alimentando profughi e disperazione.

Non è accettabile assistere a questo orrore che ogni giorno avviene impunemente nel cuore della nostra Europa senza che nessuna autorità possa intervenire autorevolmente e imporre un confronto risolutore per ricomporre le cause, le ragioni che hanno scatenato tanta crudeltà.

Per comprendere le cause di questa assurda guerra fratricida, come tante altre “guerre minori” dimenticate ma anch’esse da condannare, è necessario un riferimento alla conclusione della seconda guerra mondiale, in particolare agli accordi di Yalta tra le potenze alleate, nel febbraio 1945.

In quel momento storico venne concordata una “ripartizione dell’Europa” delle aree di influenza che furono rispettate sino alla caduta del muro di Berlino e al dissolvimento dell’Unione Sovietica. Si determinò una dinamica che vide il passaggio di molti Paesi ex socialisti nella Comunità europea e la loro inclusione organica nell’alleanza miliare della Nato.

Non fu un passaggio spontaneo. In alcune realtà scoppiarono guerre oggi dimenticate, in Jugoslavia, nei Balcani e in altre ex repubbliche sovietiche come l’Armenia e la Georgia e oggi in Ucraina.

I registi, gli ispiratori e finanziatori di tali guerre si identificano genericamente nei “signori delle guerre” un termine che meglio si declina nell’Occidente (Usa - Europa).

L’Europa espansionista di oggi non è quella delineata dai nostri padri fondatori, animati dal carcere fascista di Ventotene, dalla ricerca della pace, della convergenza e coesistenza tra i popoli, motivo e ragione per le quali è necessario per l’Occidente un’analisi del dove si vuole arrivare.

Tutti i sinceri pacifistici chiedono come fermare questa barbarie, chi e quale autorità potrà favorire una soluzione, l’Onu, la Cina, la Turchia, Israele, personalità influenti su Mosca, mentre sarebbe logico e razionale chiamare in campo il governo di Washington, il più autorevole e titolato soggetto responsabile dell’Occidente, garantendo pace, neutralità e la sicurezza del popolo ucraino.

Chi altri può portare veramente alla pace in Ucraina? Concentrare e limitare la nostra azione con drastiche sanzioni, fornendo armi, uomini e magari mercenari è come gettare benzina al fuoco, non paghi degli errori compiuti in tante parti del mondo: Iraq, Afghanistan, Libia, Siria. La continuità di questo conflitto non conviene al popolo ucraino e tanto meno a noi. Essere parte di un’alleanza militare non significa rinunciare alle nostre idee, subire acriticamente sino al punto di compromettere anche la nostra stessa esistenza.

La pace duratura non può essere costruita sulle menzogne, nemmeno tra sordi e cechi, tanto meno con la propaganda ampiamente diffusa dai nostri canali televisivi, pubblici e privati.

La pace non è un regalo, la si costruisce e la si difende ogni giorno rispettando le ragioni e le reciproche necessità di sicurezza e anche di paura di tutte le parti in campo.


Nessun commento:

Posta un commento