2022-03-20

Conversazioni in musica tra jazz e musica classica con protagonisti Carlo Balzaretti e Enrico Intra, insieme a Maurizio Franco


Piani diversi è un incontro dialettico tra grandi pagine della musica “scritta” e l’improvvisazione jazzistica, che vede alternarsi al pianoforte due importanti figure della musica jazz e della musica classica e la narrazione di un musicologo dagli interessi trasversali.

 

Teatro Sociale di Como

 

venerdì, 25 marzo – ore 20.30

 

PIANI DIVERSI

 

Al Teatro Sociale di Como, in collaborazione con il Conservatorio di Como, venerdì 25 marzo alle ore 20.30 è in programma Piani diversi, una conversazione musicale tra jazz e musica classica.

 

 

 

Sul palcoscenico Enrico Intra, figura storica del jazz italiano, e Carlo Balzaretti, pianista e compositore con una personalità musicale poliedrica, si cimenteranno in un serrato dialogo musicale, tra musica scritta e improvvisazione, in cui Maurizio Franco, voce autorevole e profondo conoscitore del repertorio, diverrà moderatore e conduttore, coinvolto nell’improvvisazione ‘a sorpresa’. Anche la narrazione scorrerà spontanea e dotta dalle sequenze dettate da Balzaretti e Intra, due personalità diverse e distinte, amiche, che al pianoforte non duelleranno ma dialogheranno: il decano e vulcanico Intra a cogliere gli spunti offerti dai Sacri della Musica Colta, mentre Balzaretti a rispondere, suonando classica, ma in maniera estemporanea, lasciandosi ispirare dal pianoforte, in un avvincente sodalizio creativo, perché la musica è un linguaggio universale.

 

 

 

Il dialogo si sviluppa attraverso tre gruppi di brani, di durata breve e riuniti in modo coerente, scelti dal pianista “accademico” ed eseguiti in alternanza con le improvvisazioni che il pianista jazz (ignaro del repertorio) realizzerà su ognuno di essi, partendo da spunti di ogni genere e tipo (dalla tonalità alla forma, dall’idea espressiva a un particolare ritmo, etc.) per realizzare la sua creazione estemporanea.

 

Il conduttore inquadrerà storicamente ogni gruppo di brani prima della loro esecuzione, trovando le motivazioni di un loro possibile rapporto con la musica jazz, e poi commenterà “a caldo” le improvvisazioni pianistiche.

 

Il rapporto tra i due pianisti si svilupperà attraverso un sottile feeling, un’emozione interiore in grado di influire anche sull’interpretazione delle pagine scritte, creando un’atmosfera particolare in sala. La concisione degli interventi dei tre protagonisti, il diverso livello di partecipazione (esecuzione di pagine più o meno note, improvvisazione jazz, parola), la varietà assoluta della musica proposta, che spazia lungo tre secoli di storia musicale, guardando al ‘700, fermandosi ai vari aspetti dell’800, affrontando l’eterogeneo repertorio del ‘900, creano un dinamismo coinvolgente e colto.

 

 

 

L’originalità della formula avvicina il pubblico, adeguatamente informato durante la performance, ad un vasto universo sonoro costituito da generi e stili che generalmente vengono presentati separatamente. Per questo, agli aspetti artistici e culturali, l’incontro abbina una forte componente di spettacolarità, un travolgente ritmo interiore evidenziato dall’altro gradimento della proposta da parte del pubblico.

 

Un coinvolgimento che, sempre, si è esteso agli stessi protagonisti, generalmente spinti a superare ogni idea di competizione per trovare una singolare corrispondenza creativa: come nel caso di Carlo Balzaretti e Enrico Intra, che hanno  dato vita a un sodalizio artistico tuttora felicemente attivo dopo più di un lustro dalla nascita del progetto, e riscuote un successo entusiasta ovunque venga programmato, dimostrando che il bisogno di cultura e di proposte in grado di uscire dalla routine sono esigenze reali alla quale si possono (si devono)  offrire  risposte originali.

 

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