2022-02-19

MONDI - SEI Progetto Artistico Internazionale ideato e diretto da Carlo Franza


 “MONDI” è un progetto appositamente ideato per il Circolo Esteri del Ministero Affari Esteri di Roma nel ventennale della Collezione Farnesina di Arte Contemporanea. Esso vive nobilmente sulle arti che

riprogrammano il mondo, si campiona ad essere uno spettacolare archivio decentralizzato ove le diverse discipline si nutrono di arte-mondo, mira a rappresentare come si abita la cultura globale,

ovvero l’altramodernità, che altro non è che una sorta di costellazione, una specie di arcipelago di singoli mondi e singoli artisti le cui

isole interconnesse non costituiscono un continente unico di pensiero, ma lo specchio di un’arte postproduttiva e frontaliera, mobile,

ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto

e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto,

ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, intellettuale di piano internazionale, che si

vuole indicare e sorreggere un’Europa Creativa Festival e, dunque,

protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per

porgere a tutti il culto dell’eterno. Il terzo millennio che fa vivere i

processi creativi nel clima di abitare stili e forme storicizzate, perchè

il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l’arte vogliamo aprire finestre

sul mondo, con l’arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l’arte

vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Con “MONDI”

(2020-2021-2022) si porgono dodici mostre personali di dodici

artisti contemporanei, taluni di chiara fama. Questa mostra dal titolo

“Il canto delle balene” è la sesta del percorso, ed è già una novità in

quanto si veicolano a Roma nomi dell’arte contemporanea di

significativo rilievo, che evidenziano e mettono in luce gli svolgimenti

più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata

dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea di fama internazionale,

Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “Il

canto delle balene”, riunisce una serie di opere dell’artista Nicola

Salvatore, già apparso agli occhi della critica italiana e internazionale

come una figura delle più interessanti e propositive dell’arte contemporanea, e ricordato come chiaro e significante interprete.

 

 

Scrive Carlo Franza nel testo: “Nicola Salvatore, artista italiano di

chiara fama, tra i più osannati della contemporaneità, vive il nostro

tempo con un’attenzione forte e mirata ai temi più intriganti, dove

la balena si fa mito, archetipo, strada veicolare del salvataggio del

mondo e dell’ambiente intero. Essa racchiude così la filosofia del

mondo, la sostanza e la preziosità della sopravvivenza, la lezione

forte per i potenti della terra, il simbolo sapienziale che si fa crocevia della saggezza. Ciò lascia vivere nel simbolo appuntato sulle

lavagne di Salvatore la salvaguardia del mondo, la lezione miracolosa che da Beuys e oltre, ha trovato nell’idea che si materializza

un’intellettualità forte, una creatività vera, una verità intima, folle,

storica. La balena di Nicola Salvatore è l’icona più affascinante,

dopo quelle utilizzate dalla Pop Art sia italiana che americana; è la

chiave di lettura e la nuova direzione di pensiero per l’uomo d’oggi

ancor più spaesato dai media e dal futuro nebuloso. La balena è

l’icona più spettacolare, segno e segnale, tra il senso e il non senso,

movimento-gesto, movimento-suono, movimento-meditazione,

disperante immanenza del suo archetipo inesauribile, immagine

viva, oscuro richiamo, sconfinamento, confessione, percezione  grandiosa e umile del non finito, del viaggio dismisura nei mari del

mondo, e che da tempo Nicola Salvatore ripropone al contemporaneo come scatto di un pensiero più vasto. La balena, grande

cetaceo, sospinta fra cieche onde grigie e minacciose dell’oceano

ormai più che inquinato, poi sudario di una vita scomposta e

lacerata, è diventata nella produzione artistica di Nicola Salvatore il

leit motiv di una sacrosanta lezione creativa che intercetta la filiera

naturale e alimentare. La sua è una ricerca continua, “viaggia”

solcando ed esplorando tutte le possibili esperienze e luoghi

dell’arte. Aver rispolverato e messo sull’altare il simbolo del grande

cetaceo è significato per Nicola Salvatore collegare il passato al

presente, la storia antica e primitiva alla contemporaneità. Essa è

divenuta l’elemento principe del suo lavoro che da anni argomenta

capitoli installativi, scultorei, pittorici, ecc. C’è di più, che a parlare del

suo lavoro al di là dell’icona principe, vivono i luoghi e i materiali; i

luoghi dove le sue sculture-balena respirano l’idolatria del nostro

tempo sono emblematici, come lo sono i materiali, dal ferro all’acciaio e al bronzo, dall’alluminio alle resine, perché ogni balena vive

nello schema del ritaglio conformativo e nelle geometrie che la

accolgono e nel peso della sostanza che si distende e la rappresenta. Alla stregua di Beuys il lavoro di Nicola Salvatore si nutre di

intellettualità forte, della filosofia del mondo, dei simboli, dei miti e

degli archetipi che ne sorreggono l’esistenza; ed oggi, in un mondo

in cui l’uomo moderno vive di un futuro tecnologico e ha quasi

dimenticato i parametri della vita e del mondo, e dei regni animale,

vegetale e minerale, ecco che l’attenzione dell’artista italiano verso

questo enorme mammifero marino fa cucire e rammemorare miti

e leggende del passato. Le sue grandi sculture che sono i totem

del terzo millennio, in cui la balena in virtù del rispetto e della

venerazione dei nativi americani e dei popoli celtici per essa, e

dell’aurea di antichità che ancor oggi si porta dietro è un simbolo di

nascita e creazione, del principio di tutte le cose. Nicola Salvatore

si è fatto artista guida, portando l’arte ad essere nel presente

capace portatrice di lezioni potenti e significanti alla cultura e

all’umanità. E nel clima del rispetto e della salvaguardia del mondo

e dell’ambiente la lezione di Nicola Salvatore fa leggere la balena

come un prezioso alleato nella lotta alla sopravvivenza. Una

significativa credenza degli antichi riguardava i suoni emessi dalla

balena, che avevano la stessa forza di attrazione del mitologico

canto delle sirene. La credenza voleva che con le sue canzoni

entrasse in comunicazione con gli uomini e raccontasse loro le

storie di antiche creature e avvenimenti, tramandate di generazione in generazione. Si tratta della sua voce e dei suoi effetti per

l’orecchio umano. In virtù delle leggende e delle qualità positive

attribuite a questo mammifero, la sua frequenza sonora veniva

interpretata come una melodia che conduce lungo il vero cammino della vita. Chi si affidava al totem della balena erano persone

dall’udito fine, alla costante ricerca di segnali che decifrassero i

misteri dell’universo e rivelassero l’origine dell’uomo. Per gli sciamani i suoni emessi dalle balene erano una sorta di linguaggio telepatico. La balena diveniva pertanto un simbolo di profonda sapienza

e saggezza. E’ così che il vasto campionario di balene che ormai

Nicola Salvatore ha disseminato in più continenti sono una delle

parti più nobili del fare arte contemporanea; l’opera ridotta a un

“pezzo”, a un frammento del mondo, al torso di un simbolo, svolge

il compito di pensare l’impensabile, di rappresentare l’irrappresentabile, e di portare tutto al suo fine e alla sua perfezione”.

 

 BIOGRAFIA DELL’ARTISTA.

Nicola Salvatore nasce a Casalbore (Av) nel 1951, vive e lavora tra

Como e Marrakech. Dal 1995 è stato titolare di una cattedra di

Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Il percorso

artistico di Nicola Salvatore è segnato da un fil rouge, una presenza

ricorrente: la balena. Il mammifero leggendario è per l’artista, sin da

studente nelle sue prime mostre personali, simbolo di ricerca

interiore. Dall’inizio del suo percorso artistico, Nicola Salvatore è

stato invitato a partecipare ad alcuni dei più importanti eventi artistici contemporanei, in Italia e all’estero (X e XVI Quadriennale di Roma; Biennale di Parigi, 53.ma e 54.ma Biennale di Venezia). È stato curatore per l’arte sulle navi della compagnia Costa Crociere. Tramite numerose committenze pubbliche e private, sono molte le opere

di Nicola Salvatore presenti sul territorio italiano. Nicola Salvatore è

un esploratore della materia, della creatività e dell’arte, uno spirito

che ha ideato la “Trattoria da Salvatore” presso la sua cattedra di

Pittura l’Accademia di Brera, un connubio inedito tra arte, cibo,

studenti e grandi personaggi della scena artistica ed intellettuale

italiana. Hanno scritto sul suo lavoro: R.Bellini, M.Bignardi,C.Cerritelli.

L.Caramel, L.Cavadini, L.Cherubini, E.Crispolti, G.Dorfles, A.D’avossa,

E.Di Raddo, F.AlfanoMiglietti, A.P.Fiorillo, A.Fiz, F.Gualdoni, C.Franza

V.Guarracino,C.Liveriero Lavelli. M.Meneguzzo, L.Parmesani, F.Poli,

R.Sanesi, E.Sanguineti, V.Tassinari, T.Trini, G.Verzotti, C.Vivaldi e altri....

 

Biografia del curatore

Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea,

italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al

1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università

Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a

Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio

Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell ’Università della Slesia e in altre

numerose Università Estere (Università della Slesia, ecc.). Docente

nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic

Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management

dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano,

Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano -

Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in

Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E’ Consulente

Tecnico del Tribunale di Milano per l’Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti

d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro

Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende

sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come

opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell’arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali

ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato

Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore

e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto

per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il

Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio

Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000

(del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel

2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la

Critica d’Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio

ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la

Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella

Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protogonista

della Cultura 2020.

ARTISTA: NICOLA SALVATORE

TITOLO: IL CANTO DELLE BALENE

INAUGURAZIONE

GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO 2022, ORE 18.00

Alla presenza dell’Artista

DURATA MOSTRA

DAL 24 FEBBRAIO AL 5 APRILE 2022

DA LUNEDÌ A DOMENICA ORE 9.00 • 22.00

CURATORE Prof. Carlo Franza

Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea,

Giornalista e Critico de “Il Giornale” fondato da I. Montanelli

 

INTERVERRANNO

Luigi Maria Vignali

Presidente Circolo degli Esteri-Roma

l’Ambasciatore Umberto Vattani

Presidente della “Venice International University”

l’Ambasciatore Gaetano Cortese

 

CIRCOLO DEGLI ESTERI

Lungotevere dell’Acqua Acetosa 42 – 00197 ROMA

Tel./ Fax : +39 02 48958934 – cell. 347 9784833

Mail: circmae@tiscali.it - http://www.circoloesteri.it/.

 

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