“La trasformazione della Banca Popolare di Sondrio in società per azioni, dopo 150 anni trascorsi come società cooperativa, rappresenta una svolta cruciale non solo per lo stesso Istituto ma anche per tutto il tessuto produttivo e sociale del territorio, che la Banca ha sostenuto nel suo processo di crescita e sviluppo.
Una svolta tanto radicale quanto, come noto, inevitabile a seguito dell'introduzione di nuove normative.
Un cambiamento profondo e un processo di apertura verso il mercato a fronte dei quali, come rappresentante del sistema manifatturiero ed industriale, non posso che auspicare venga comunque mantenuta la particolare sensibilità al locale che l'Istituto ha saputo dimostrare nella sua lunga storia, strettamente intrecciata a quella di Valtellina e Valchiavenna e della provincia di Sondrio, ma non solo.
Se la svolta inaugura una nuova fase per la vita della Banca, siamo confidenti che la sua solidità sarà garanzia per il proseguimento di un’attività svolta con efficacia ed attenzione per il territorio dove è radicata.
La fase che stiamo vivendo è cruciale, dal punto di vista sociale ed economico, e per generare una nuova fase di ripresa sono necessari il massimo impegno e collaborazione da parte di tutti i principali attori del panorama socio-economico del territorio, dalle Istituzioni pubbliche alle Associazioni, dalle imprese agli Istituti di credito: credo che anche BPS non farà mancare il suo prezioso apporto”.
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