2021-12-23

Aumenti energia elettrica e gas: situazione drammatica a inizio 2022. Rischio stop per le aziende

Consorzio Adda Energia: “Ora bisogna tutelare le imprese, aumenti fino al 75% da gennaio”

 




Come Consorzio Adda Energia rappresentiamo circa 300 aziende del nostro territorio e ci sentiamo in questo momento di denunciare una situazione che travalica la preoccupazione e sta velocemente virando verso il drammatico se quanto prima non si inverte la rotta.
I prezzi di energia elettrica e gas stanno subendo rialzi giornalieri mai registrati prima e che con l’inizio del 2022 rischiano di diventare insostenibili per molte imprese.
Con riferimento all'energia elettrica facciamo due esempi, con i valori di oggi sul mercato, per far comprendere la gravità della situazione:

Esempio 1: azienda media non energivora che consuma 1 GWh di energia elettrica (giga watt ora). Nel 2021 ha pagato 158 €/MWh per un totale annuo di 143.000 euro di spesa per l’energia elettrica. Nel 2022 pagherà l’energia 231 €/MWh per un totale di 210.000 euro l’anno: è un incremento del 46%.

Esempio 2: azienda media energivora che consuma 3.3 GWh. Nel 2021 ha pagato l’energia 106 €/MWh per un totale annuo di 349.000 euro, nel 2022 pagherà 186 €/MWh per un totale annuo di 613.000 euro: è un aumento del 75%.

La situazione è oramai insostenibile – dichiara Ambrogio Bonfanti presidente del Consorzio Adda Energia di Api Lecco Sondrio – le aziende italiane rischiano di dover chiudere linee per i costi energetici sconsiderati, nonostante i tantissimi ordini ricevuti. Le motivazioni che stanno dietro queste speculazioni non ci sono note, ma ne subiremo le conseguenze
. Ora il Governo deve intervenire a tutela delle imprese, capiamo la necessità primaria di salvaguardare le famiglie e le fasce più deboli, ma con i prezzi attuali di energia e gas c’è il forte rischio che le piccole e medie imprese italiane chiudano linee e quindi taglino posti di lavoro. Inoltre, se non si interviene a difesa delle imprese saremo costretti ad aumentare i prezzi dei nostri prodotti e quindi anche il consumatore finale ne risentirà nei futuri acquisti, anche quelli di prima necessità".

 
“Condivido l’allarme lanciato dal nostro Consorzio – spiega Enrico Vavassori presidente Api Lecco Sondrio -, è una situazione drammatica, bisogna intervenire quanto prima a livello europeo per cercare di tutelare le nostre aziende. Una nazione come l'Italia, a vocazione manifatturiera, dovrebbe avere un programma energetico che la renda indipendente o quantomeno permetta di limitare gli effetti di situazioni ingovernabili come quelle in atto. Ad appesantire le forniture elettriche, inoltre, dal prossimo anno ci saranno anche i costi del nuovo meccanismo del mercato, ovvero il Capacity Market, che si tradurranno in oneri aggiuntivi addebitati in fattura per tutti i clienti finali. In un momento complesso come quello che stanno attraversando le aziende sarebbe stato meglio che l’Autorità per l’energia rinviasse l'entrata in vigore del nuovo sistema”.

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