2021-12-23

A Como approvato l'elenco degli immobili dismessi per la rigenerazione urbana


Su proposta dell’assessorato all'Urbanistica,   il Consiglio comunale di Como ha approvato la delibera che individua l’elenco degli immobili dismessi ai sensi dell'art.40 bis della Legge Regionale n.12/2005 modificata in ultimo dalla Legge Regionale n.11/2021, ai fini della rigenerazione urbana.

La deliberazione, unitamente all'allegato tecnico elaborato dal settore Pianificazione del territorio, contiene anche le agevolazioni finalizzate a incentivare, nella misura e nei modi previsti dalla legge, gli  interventi di riqualificazione di operatori privati sugli immobili dismessi individuati.

La procedura era iniziata nell’agosto 2020, anche con la raccolta di segnalazioni da parte di operatori e cittadini, ed è stata più volte adeguata alle modifiche normative sopravvenute. Sono stati inseriti in totale 32 immobili dismessi e 16 immobili dismessi storici che nelle condizioni attuali potrebbero causare problemi di degrado e igiene pubblica.
Con l’approvazione della delibera, gli operatori interessati a intervenire sugli immobili in elenco potranno usufruire di una serie di incentivi come l’incremento volumetrico, una minore richiesta di aree per servizi e la possibilità, dove necessario, e potranno intervenire anche in deroga ai regolamenti comunali. La presentazione delle pratiche edilizie dovrà seguire l’iter ordinario: nella fase dell’istruttoria saranno applicate le agevolazioni previste dalla legge.
«Si tratta di una delibera molto importante - spiega l'assessore all'Urbanistica Marco Butti - frutto di un lavoro meticoloso, dettagliato e professionale svolto dall'ufficio Urbanistica. La delibera, oltre a fotografare esattamente lo stato degli immobili dismessi in città, caratterizzati da situazioni di rischio e degrado, rappresenta un'occasione per una riqualificazione di importanti pezzi del nostro territorio sempre con un ruolo da protagonista da parte dell'Amministrazione per calibrare al meglio le ricadute per la cittadinanza». 


Nessun commento:

Posta un commento