2021-11-27

Nelle poesie di Bianchetti un inno all’amore e alla vita


«Amore come energia dell’universo». Così Antonio Bianchetti, pilastro e fino al 2017 presidente del circolo letterario comasco Acàrya (l’anno prossimo festeggia i 45 anni), presenta   il suo attesissimo nuovo libro di poesie, che fa parte della lunga serie dei “Quaderni dell’Acàrya” (siamo già al numero 55 con questo libro) che è stato  presentato in anteprima dall’autore al circolo presso l’ex circoscrizione 6 di via Grandi a Como, di fronte a un folto pubblico di appassionati della poesia.
Non so se ho scritto troppo sull’amore è l’originale titolo di questa corposa raccolta di blues poetici da camera, architettonicamente strutturata secondo una scansione rigorosa fatta di punti cardinali, elementi primari della natura e citazioni e rimandi, un canzoniere dedicato all’amore nelle sue declinazioni, dalla sensualità alla spiritualità, e in mezzo lo stupore dell’innamoramento che si fa legame indissolubile, il sentirsi tornare bambini, sentirsi frammenti del grande libro della natura, atomi infinitesimali nell’infinito universo eppure collegati tra loro e legati al tempo stesso a un destino più vasto ed eterno che trascende gli inciampi, le incomprensioni e i silenzi. Un libro che è un inno alla vita (come «ipotesi bellissima» dice l‘autore ) e all’accettazione della sua fragilità. 
Un messaggio importante quello di Bianchetti che in un periodo di smarrimenti profondi come quello che attraversiamo a causa della pandemia e delle sue conseguenze sociali ed economiche, dove è facile lasciarsi invadere dallo scoramento e abbandonare ogni ipotesi di futuro, suona come un atto di fiducia nella speranza nonostante le prove che la vita pone di fronte all’uomo nel suo percorso esistenziale. Poesia, dal greco poiein, significa peraltro proprio saper fare. A cominciare dal proprio destino. 
 Ha ragione da vendere Antonio Bianchetti, e va ringraziato per questa fulminea intuizione aforistica: la vita è una ipotesi bellissima, troppo bella davvero perché possiamo permetterci di usurpane il dono, vanificarlo, sciuparlo, gettarlo via senza concederci almeno una volta il lusso della poesia, ossia della semplicità, della leggerezza e della grazia, dell’ascolto, senza la ricchezza e la pienezza che concede ogni innamoramento. Perché, lo citiamo da una delle pagine più vere e struggenti di questo canzoniere in cui ogni lettore può specchiare la propria vita di gioie e dolori, «tutto il resto / è amore che ci sfugge / e sorge ancora / dentro».
In 160 pagine insomma  80  poesie da regalare  e regalarsi per Natale, un libro quello di Bianchetti dalla   gestazione difficile e complessa e lunga, circa 8 anni, per offrirci  una bussola poetica per la vita, un viaggio iniziatico lungo i punti cardinali  che sublima una   storia personale facendola diventare di tutti - come l'amore di Dante per Beatrice o quello di Petrarca per Laura - per   parlare d'amore come energia universale. Rosanna Pirovano, attrice, e  Marcello Sgarbi, musicista,  hanno mirabilmente accompagnato la serata. Il libro è arricchito sa belle fotografie delle rose dei venti che si possono i ammirare sul lago di Como prima della, diga foranea e prima dell'ingresso di Villa Olmo. Antonio Bianchetti che ha, presieduto la Acarya fino al 2017 e ne è tuttora una delle anime  è nato a Forlì ma è comasco da molti anni e gestisce il blog "Intonazioni conseguenti"  che ospita recensioni e riflessioni tra musica e poesia. 

Lorenzo Morandotti 



L’associazione
Il circolo letterario Acàrya di Como ha un nome sanscrito: significa sia “colui che insegna con l’esempio”, sia “il luogo dove si insegna con l’esempio”. La sede è all’ex Circoscrizione 6 di via Grandi 21. Il circolo prevede ogni venerdì serate a tema a ingresso libero dalle 21.15. Info su www.acarya.it. Antonio Bianchetti presenterà il suo atteso libro di poesie “Non so se ho scritto troppo sull’amore”, che rappresenta il 55° volume della collana editoriale “Quaderni dell’Acàrya” il 26 novembre


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