2021-10-02

GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE A LOMAGNA SI È TENUTA L’INAUGURAZIONE DEL GIARDINO SENSORIALE E INTERGENERAZIONALE


Aria di festa al Parco Verde di Lomagna nel quale nel pomeriggio di ieri ha avuto luogo l'inaugurazione ufficiale del 
Giardino sensoriale e intergenerazionale del Centro Polifunzionale Corte Busca.

Il progetto costituisce un'unicità nel suo genere per il territorio lomagnese e ha come obiettivo principale non solo quello di dare nuova luce a un'area naturale adibita a uso pubblico, ma allo stesso tempo di ricreare quel senso di socialità andato perduto nell'ultimo periodo e di consolidare la relazione tra generazioni diverse. La coppia di aggettivi associati alla parola giardino, "sensoriale e intergenerazionale", enfatizza i due scopi principali dell'iniziativa: stimolare i sensi come pratica di medicina terapeutica e opportunità di apprendimento, e colmare il divario intergenerazionale tramite il contatto bambino-anziano e il conseguente scambio di sensazioni, attitudini e conoscenze che ne deriva. Infatti, le tre aree in cui è suddiviso il Giardino - Agorà, Giochi e Suoni, Colori e Profumi - rimarranno aperte non solo agli ospiti del Centro Diurno Corte Busca, ma anche a bambini e cittadini di Lomagna.

L'evento di giovedì si è aperto con il consueto taglio del nastro, il cui onore è stato riservato proprio a un ospite del Centro, a cui sono susseguiti gli interventi di Renato Ferrario, Presidente della Cooperativa L'Arcobaleno, il Parroco Don Lorenzo e il Sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio. Renato Ferrario ha da subito accolto tutti i presenti con un discorso carico di positività, indicando gli obiettivi principali del progetto e della Cooperativa: "Questo Giardino dovrà assumere le sembianze di una soglia d'incontro tra il Centro Corte Busca e il giardino comunale, animata non solo dalla presenza dei nostri anziani, ma quale luogo di legami tra le generazioni. La Cooperativa vuole e crede nell'innescarsi di una progettualità sempre più salda che coinvolga tutta la comunità. Il periodo della pandemia ci ha costretti all'interno di una bolla che, nonostante tutto, mi piace definire trasparente poiché ha sempre contenuto e reso manifesto al suo interno la volontà e l'impegno che ci animano nel creare qualcosa di valore, insieme".

La giornata inaugurale è stata anche l'occasione per poter salutare Don Lorenzo, Parroco di Lomagna, che prima di congedarsi dal suo incarico ha voluto comunicare un messaggio a tutti i presenti, in particolar modo agli ospiti del Centro: "È venuto il momento di lasciare il testimone. Ho vissuto delle esperienze bellissime dentro questa nostra 'casa tra le case'. Vi invito tutti a pregare con gli anziani per poter osservare la spontaneità, semplicità e gentilezza che infondono nella preghiera. Dopo 7 anni è arrivato il momento di lasciare il testimone, ma vi chiedo di ricordarmi come il prete che ha servito all'oratorio degli anziani, che si è sentito amato, che vi ha amati e che continuerà a farlo".

A seguire, ha avuto luogo il laboratorio esperienziale "Tutti i colori del Giardino", tenuto da Daniela Re, educatrice ambientale presso la Fondazione Demetra, nel quale coloro che sono intervenuti durante l'evento e che hanno contribuito alla

realizzazione del progetto sono stati invitati a descrivere tramite un simbolo, una frase o un disegno cosa per loro rappresenta il Giardino. Oltre al Presidente della Cooperativa e il Sindaco, hanno partecipato a tale esperienza sensoriale anche Franca Colombo, Consigliere della Fondazione Comunitaria del Lecchese, partner del progetto, Rosella Crippa, Vice Presidente di Elemaster, azienda finanziatrice dell'iniziativa fin dalle origini, e il rappresentante dei volontari di Corte Busca.

L'inaugurazione si è poi conclusa lasciando ai partecipanti un importante messaggio di speranza, nonché dimostrazione di fiducia che il territorio di Lomagna ripone nella propria comunità, alla quale affida il piacere e compito di mantenere vivo e gremito il Giardino, pensandolo come un luogo d'unione e di ritrovamento del tempo perduto. È proprio il sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio a comunicare tale desiderio tramite il suo intervento iniziale: "Ho spesso avuto modo di affermare che l'identità del Centro Diurno non si esaurisca quale struttura fisica, ma che si tratti di un luogo rivolto alla cura, alle relazioni e ai legami. Con questo Giardino, ancor di più, esso diviene una casa nel vero senso del termine. Ciò che rende la casa come tale non sono i mattoni e l'edificio in sé, ma il calore, i profumi, i rumori, le relazioni, tutto ciò che non si vede ma che esiste e dà qualità al nostro vivere". Conclude dicendo: "Ringrazio la Cooperativa e tutti coloro che hanno partecipato al progetto del giardino poiché questo Centro, questo senso di vicinanza con il paese, è un segnale forte dell'impalpabilità dell'essere e sentirsi a casa. Mi auguro che ciò sia da monito per tutta la comunità della necessità di aiutarci a ricordare che c'è del bello anche in ciò che non è immediatamente tangibile. Non vediamo l'ora di poter riprendere a generare legami forti e progetti che uniscano sempre di più il paese."

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