Non bastava un’estate comunque complicata sul fronte delle presenze in bar e ristoranti. A rendere difficile la vita di chi gestisce i locali a Lecco e in provincia c’è una carenza sempre più cronica di personale. A lanciare l’ennesimo allarme è il presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano: “Quello della mancanza di manodopera sta diventando un problema sempre più complesso da affrontare per gli imprenditori. E’ sempre peggio: non vediamo una luce in fondo al tunnel. Trovare personale per i bar e i ristoranti è sempre più difficile. Ed è anche complicato cercare una spiegazione. C’è stato un cambiamento culturale e generazionale profondo: oggi tanti dei lavori nel nostro settore non li vuole più fare nessuno. Non è una questione lecchese nè italiana. Il reddito di cittadinanza? Certamente non aiuta, ma non è la causa principale. Però la questione è seria: è difficile, se non impossibile, garantire aperture e servizi adeguati senza personale, soprattutto senza quello qualificato. Il rischio è di non potere soddisfare in modo consono le richieste della clientela e, nello stesso tempo, di caricarsi di costi pesanti da sostenere”.
Questa problematica relativa al personale, diventata ormai cronica, fa quasi passare in secondo piano l’analisi dell’estate: “Siamo partiti tardi e con il meteo che ha rovinato buona parte del mese di luglio. I turisti sono arrivati dopo la metà di luglio, ma ad agosto abbiamo notato molti meno lecchesi presenti sul territorio rispetto al passato. Tutto sommato, comunque, ad agosto i locali si sono difesi, lavorando più o meno ai livelli del 2020. Di certo non c’è stato alcun boom, almeno non nei bar o nei ristoranti di Lecco”.
Sulla gestione del green pass, Caterisano aggiunge: “Diciamo che i problemi sono stati relativi finora, anche perchè la maggioranza di noi ha lavorato all’esterno. All’inizio c’è stato qualche disagio, ma mi pare che tutto sia andato per il meglio. Certo, resta la questione di fondo sul fatto che noi imprenditori e gestori siamo stati chiamati a fare dei controlli che non dovrebbero spettarci. Ma la questione è stata affrontata più volte, quindi non voglio tornarci ancora! Così come mi pare ormai inutile discutere se il green pass sia o meno lo strumento risolutivo: c’è e lo accettiamo, con la speranza che sia la soluzione più efficace per evitare ulteriori chiusure. E mi pare anche normale che venga richiesto non solo agli avventori dei locali, ma anche a chi lavora. Mi sembra una estensione logica”.
Poi il presidente Fipe Lecco guarda ai prossimi mesi: “Nessuno può sapere come andrà l’autunno, perchè le variabili in campo sono molte. Ma, vista l’estate e i numeri della campagna vaccinale, siamo convinti che possa andare molto meglio rispetto all’anno scorso. Siamo fiduciosi che si possa lavorare bene anche quando torneremo a servire i clienti al chiuso e non più nei tavolini all’aperto”.
Nessun commento:
Posta un commento