2021-07-06

LA 14^ EDIZIONE DEL FESTIVAL EUROPEO DI CORI GIOVANILI “GIUSEPPE ZELIOLI” VA IN ARCHIVIO LASCIANDO NEI CUORI TANTE EMOZIONI E REGALANDO A LECCO UNA “PRIMA” MONDIALE GRAZIE AL PONTANIMA DI SARAJEVO


Si è conclusa ieri sera, domenica 4 luglio, con il magnifico Concerto per la Pace che ha visto protagonista assoluto il Pontanima di Sarajevo, la 14^ edizione del Festival Europeo di Cori Giovanili “Giuseppe Zelioli”, promosso dall’associazione Harmonia Gentium nell’ambito del progetto dell’Unione Europea WeBEUnited.

Nonostante le difficoltà logistiche e organizzative legate alla pandemia, e a dispetto del meteo che nel fine settimana ha fatto le bizze, imponendo un cambio di programma nella serata di sabato, la rassegna musicale va in archivio con un bilancio estremamente positivo e denso di soddisfazioni.

Un’edizione diversa da quelle del passato, che ha comunque regalato alla città di Lecco esibizioni memorabili in presenza e, attraverso gli streaming, la possibilità per sette Cori provenienti da Canada, Svezia, Repubblica Ceca, Francia, Russia, Polonia e Italia, di arricchire la qualità della manifestazione che, ormai da tempo, ha assunto una caratura di livello internazionale.

Venerdì alle 21 l’apertura, nella Basilica di San Nicolò, con il Concerto di Fraternità del pluripremiato Coro Pontanima, diretto dal M. Emir Mejremic, ospite d’eccezione del Festival: un ensemble straordinario, che ha ricevuto riconoscimenti prestigiosissimi, fondato a Sarajevo nel 1996 dopo la guerra nei Balcani, e che si distingue a livello planetario per essere l’unico costituito da cantori appartenenti a più religioni (cattolica, ortodossa, ebraica, islamica).

E ha donato emozioni fortissime la S. Messa Solenne “Pro Pace Servanda”, presieduta da Mons. Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare di Milano e concelebrata dal Prevosto, Mons. Davide Milani e Mons. Robert Tyrala Rettore dell’Università San Giovanni Paolo Secondo di Cracovia e Presidente onorario della Foederatio Internationalis “Pueri Cantores”, momento di particolare intensità grazie alla partecipazione, in presenza, del Coro Licabella di La Valletta Brianza, diretto dal M. Floranna Spreafico, e di nuovo del Pontanima.

Un’autentica prima mondiale, poiché mai prima d’ora era stata celebrata, con rito ambrosiano e in latino, una liturgia cantata da artisti di fedi diverse. Nell’occasione sono stati eseguiti, con l’accompagnamento all’organo del M. Massimo Borassi, l’esecuzione della Messa “Gratias Agimus Tibi” a 3 v. d. op. 462 di Giuseppe Zelioli, nonché numerose composizioni di eccezionale intensità, tra le quali alcune Polifonie composte dal Prof. Pier Angelo Pelucchi, Direttore artistico del Festival.

“Queste melodie, capaci di donare gioia e bellezza, esaltano la solennità della preghiera avvicinandoci a Dio”, ha sottolineato Mons. De Scalzi durante l’omelia pronunciata in una Basilica gremita, pur nel rispetto delle misure anti-Covid.

Presenti alla funzione, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Simona Piazza con la fascia tricolore, Padre Ivo Markovic, Presidente onorario e fondatore del Pontanima, Mons. Robert Tyrala, Rettore dell’Università San Giovanni Paolo II di Cracovia e componente della Commissione Artistica del Festival, che ha portato il proprio saluto evidenziando i valori che animano da sempre la rassegna lecchese: pace e fraternità tra i popoli.

Particolarmente toccante, l’intervento del Presidente di Harmonia Gentium, il Cav. Raffaele Colombo: “Quando si giunge al termine di un evento, sono due i sentimenti che mi pervadono, l’emozione e la

commozione - ha dichiarato - Può sembrare una considerazione scontata, ma in questi lunghi mesi di pandemia abbiamo capito che di scontato non c’è nulla e che tutto ciò che vogliamo avere, in primo luogo la libertà, dobbiamo guadagnarcelo. Avvicinare i giovani alla musica sacra e la musica sacra ai giovani: questa la nostra missione, il nostro compito, la nostra speranza. Ricordo - ha quindi concluso - una frase del grande compositore greco Mikis Teodorakis: quando senti un ragazzo che canta, fermati e ascolta, perché un cuore che odia non ha canzoni”.

Al termine della S. Messa è stato quindi proiettato per i fedeli presenti in Basilica il video (realizzato da Mauro Amati) con i contributi dei Cori partecipanti da remoto : Licabella de La Valletta Brianza (Italia, M. Floranna Spreafico), Atlantic Boys & Men’s Choir (Canada, M. Jakub Martinec), Hägerstens Gosskör Svenskakyrkan (Svezia, M. Pelle Olofson), Jitro (Repubblica Ceca, M. Jiri Skopal), Les Voix de Choristes (Francia, M. Nicolas Porte), Traditsiya (Russia, M. Irina Charnetskaya) e Warsaw Boys & Men’s Choir (M. Jakub Michal Hutek).

Disponibile sul canale YouTube di Harmonia Gentium, così come tutti gli appuntamenti che si sono tenuti durante la tre giorni, anche il filmato la cui visione al pubblico era stata programmata nella serata di sabato in Piazza Garibaldi (sospesa a causa delle previsioni meteo avverse), con una miscellanea di brani selezionati a cura dei Cori invitati, intervallati dagli interventi del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, del Vicesindaco Piazza, del Prevosto Milani e del Presidente di Harmonia Gentium Colombo.

A chiudere la rassegna, nella serata di ieri a Palazzo Belgiojoso, il grandioso Concerto per la Pace (parte essenziale e integrante del progetto europeo WeBEUnited) del Coro Pontanima, con la testimonianza di Padre Ivo Markovic, intervistato da Marcello Villani.

“È stato molto difficile per noi fondare un coro multietnico ma soprattutto multireligioso dopo una guerra come quella dei Balcani, disastrosa e divisiva – ha spiega Padre Ivo - Molti dei nostri coristi non volevano cantare brani del ‘nemico’, oppure di fedi che qualcuno ci voleva far credere essere l’una contro l'altra. Ma, pian piano, la musica ha convinto tutti che si poteva fare. I cristiani cantavano le canzoni degli islamici, gli ortodossi quelle di entrambi e il linguaggio della musica è entrato nei loro cuori riuscendo a fare breccia. Non a caso il Pontanima ha ricevuto riconoscimenti per il suo sforzo di pacificazione sì dai cristiani, ma anche dai musulmani”.

La partecipazione ai concerti, anche quest’anno, è stata totalmente gratuita, grazie ai contributi di Unione Europea, Regione Lombardia, Comune di Lecco, Caritas Ambrosiana e Fondazione Comunitaria del Lecchese (con i patrocini del Pontificio Consiglio della Cultura, della Provincia di Lecco e in collaborazione con la Parrocchia di San Nicolò). Tra gli sponsor, BCC Brianza e Laghi, Icam Spa BCC della Valsassina, Corti Costruzioni, Cooperativa La Popolare, Assiteca e PGR Industria Vernici.

“Un grazie sincero a tutti i miei collaboratori, alle istituzioni, agli enti e gli sponsor sostenitori - dichiara il Presidente di Harmonia Gentium - ai Cori e ai loro Direttori, che hanno permesso lo svolgimento di questa edizione del tutto particolare del Festival, senza dimenticare gli amici appassionati di musica e i nostri estimatori che ci seguono da tutto il mondo. Perché senza una partecipazione corale e condivisa certi obiettivi non si possono raggiungere”.














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