2021-07-06

IL 7 LUGLIO AL FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO IL CARDINALE. MATTEO MARIA ZUPPI INTERVERRA’ SUL SIGNIFICATO PROFONDO DI COSA VUOL DIRE FARE LA PACE ED ESSERE ARTIGIANI DI PACE. L’8 LA FILOSOFA NICLA VASSALLO PARLERA’ DEI DIRITTI DELLE DONNE NEL SUO INTERVENTO NON FATTE A VIVER COME BRUTE


Due nuovi imperdibili incontri sono in programma al Festival Filosofi lungo l’Oglio diretto da Francesca Nodari. Il 7 luglio, l'Arcivescovo di Bologna e Cardinale Matteo Maria Zuppi, vincitore della IX edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente, parlerà di “Fare la pace”. L’8 luglio sarà la volta della nota filosofa teoretica Nicla Vassallo, da sempre in prima linea contro l’omofobia e contro la violenza sulle donne, partendo dall’assunto: “Non fatte a viver come brute”.



 

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi torna al Festival il 7 luglio per un intervento, quanto mai attuale anche alla luce del volume di Papa Francesco: Pace in terra (che evoca la storica enciclica di Giovanni XXIII), con sottotitolo: La fraternità è possibile, prefazione del Patriarca copto ortodosso Tawadros II, appena edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Il testo, che raccoglie parole e discorsi del Pontefice sulla pace e la fratellanza è attraversato da un monito molto chiaro: «Dimenticare il dolore delle guerre, rende indifesi verso la logica dell’odio». Appuntamento per il pubblico alle ore 21.00 presso il Cortile del Centro Culturale di Manerbio (Bs).

Nato a Roma nel 1955, Matteo Maria Zuppi, è entrato nel Seminario di Palestrina e ha seguito i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito il Baccellierato in Teologia. Laureatosi in Lettere e Filosofia all'Università di Roma, con una tesi in Storia del Cristianesimo, è ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina nel 1981 e incardinato nella diocesi di Roma nel 1988 dal Cardinale Ugo Poletti.

 

Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cappellano di Sua Santità. S. E. è stato Rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara dal 1983 al 2012 e membro del Consiglio presbiterale dal 1995 al 2012; inoltre, viceparroco di Santa Maria in Trastevere dal 1981 al 2000 e dal 2000 al 2010 ne è diventato parroco. Dal 2005 al 2010 è stato Prefetto della III Prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 Assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio. Nel 2012, dal centro di Roma è stato trasferito nell’immensa periferia romana, presso Torre Angela, nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, una delle parrocchie più popolose della diocesi del Papa. Dal 2011 al 2012, inoltre, è stato Prefetto della XVII Prefettura di Roma. Nominato Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma il 31 gennaio 2012, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 14 aprile dello stesso anno. Il 27 ottobre 2015 è stato nominato nuovo arcivescovo di Bologna da papa Francesco. Il 5 ottobre 2019, nella basilica di San Pietro in Vaticano, è stato nominato cardinale presbitero del titolo di Sant'Egidio in Trastevere da papa Francesco. È autore di alcune pubblicazioni di carattere pastorale. Cura l’introduzione del testo di Don Andrea Santoro, Lettere dalla Turchia, Dimensione dello spirito 2016. Tra le sue opere ricordiamo: La confessione. Il perdono per cambiare, San Paolo 2010; Guarire le malattie del cuore. Itinerario Quaresimale, San Paolo 2013; Non siamo soli. Credere e pregare in tempi difficili (EMI 2020). Con il volume: Odierai il prossimo tuo come te stesso (con L. Fazzini), Piemme 2019, ha vinto la IX edizione del Premio internazionale di filosofia/Filosofi lungo l'Oglio.

 

Fare la Pacetitolo dell’incontro, fa segno, se così si può dire, all’imperativo di divenire, farsi artigiani di pace. È la beatitudine evangelica che papa Francesco ricorda a tutti incoraggiando tutti a 'fare pace'. Artigiani. Dio lo è con noi, continuando a cercare la pace da instancabile artigiano del mondo con la nostra materia, così imprevedibile e instabile, e combattendo contro il male che ci usa per tornare al caos, per dividere quello che l’amore pazientemente unisce. Faticoso è costruire come rapido e facile è distruggere. Essere artigiani dà dignità a quanto possiamo fare. La pace non si misura con il risultato perché la pace inizia nel piccolo gesto.

 

La chiave della pace, tuttavia, non ce l’ha mai solo una persona, ma l’hanno tanti e per certi versi tutti, e quindi tutti responsabili. Io posso iniziare a curare l’aria inquinata che tutti respiriamo, carica di quel pericolosissimo gas inodore che è l’indifferenza, cui si aggiungono i predicatori della violenza, consapevoli e non, come quegli istigatori di pregiudizi, di fake news frutto di calcolo o ideologia, che cercano il nemico anche quando non esiste, lo creano di fatto e non identificano così il vero nemico da combattere. Il cammino inizia dalla rinuncia ad avere nemici da combattere, ma uno solo da affrontare: l’inimicizia. Non ci sarà pace senza condivisione e accoglienza, senza una giustizia che assicuri equità

 

Operatori di pace sono tutti coloro che nel mondo attuale vivono i sentimenti di appartenenza a una medesima umanità e vivono il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace.

 

Di altro tenore è la lectio magistralis dell’8 luglio, della filosofa Nicla Vassallo, che si terrà nella suggestiva cornice del Castello Guaineri a Roncadelle (Bs) sempre alle ore 21.00.

 

Classe 1963, Nicla Vassallo, sì è specializzata al King’s College London. E’ filosofa di fama, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica, Docente di Dottorato di Ricerca, Ricercatore Associato Isem-Cnr. La sua figura d’intellettuale si distingue per l’eleganza, il rigore e la consapevolezza della propria funzione pubblica. Il suo pensiero e le sue ricerche scientifiche hanno innovato e rinnovato settori dell’epistemologia, della filosofia della conoscenza, della metafisica, dei gender studies. È autrice, coautrice, curatrice di ben oltre centocinquanta pubblicazioni. Fa parte di consigli direttivi e comitati scientifici di autorevoli riviste specialistiche, oltre che di associazioni e fondazioni. Ha vinto il premio Filosofia a Siracusa con Per sentito dire. Conoscenza e testimonianza (Feltrinelli 2011). Il suo ultimo saggio filosofico in italiano: Non annegare. Meditazioni sulla conoscenza e sull’ignoranza (Mimesis 2019). La sua ultima raccolta di poesie: Pandemia amorosa dolorosa (Mimesis 2021). Pur non considerandosi un’attivista, s’impegna da sempre a favore dei diritti umani e civili.

 

L’intervento di Nicla Vassallo, dal titolo volutamente provocatorio, pone l’accento sul tema dei diritti delle donne e delle rivendicazione spesso tanto contrastate: Non fatte a viver come brute.

 

Con Fatti non foste a viver come brutima per seguir virtute e canoscenza, Dante incoraggia chi a perseguire una navigazione, indicando una rotta, e verso quale “porto”? Qui il protagonista è un uomo da sempre considerato d’eccezione, Ulisse. E Penelope? E le “altre”? Non so se la loro sia stata una delle più belle storie d’amore, come ci viene spesso narrato. O una storia di patriarcato, ancor oggi purtroppo ben presente, ove alle donne vengono negate identità personali, conoscenze, traumi, donne troppo spesso brutalizzate, in varie “misure” (minori o maggiori) nel loro tentativo di esistere quali esseri umani. Come sostiene Aristotele, non si è esseri umani se non si aspira alla conoscenza. Ma se le donne vengono ostacolate nei loro diritti e doveri di conoscere, e di essere conosciute, quali “esseri” sono? Fatte non foste a viver come brute?

 

Gli incontri sono ad ingresso libero, senza necessità di prenotazione, e si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito: www.filosofilungologlio.it

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