2021-06-12

IL CAPOLAVORO DI GEORGE HARRISON “ALL THINGS MUST PASS”


Registrato e pubblicato in concomitanza con lo scioglimento dei Beatles nell'aprile 1970, l'album solista di riferimento di George Harrison, “All Things Must Pass”, è una dichiarazione pienamente realizzata di un artista audace e coraggioso. Prodotto dallo stesso Harrison e Phil Spector, l’album si erge ancora maestoso mezzo secolo dopo come un'espressione epica e ambiziosa del notevole dono di Harrison per la sua pura capacità di cantare, la potente spiritualità e una celebrazione della sua inimitabile personalità e della grande collaborazione con i suoi compagni musicisti.

 

 

 

All Things Must Pass è stato una espressione artistica attesa da tempo per l’Harrison cantautore e musicista. Primo triplo album in studio in assoluto, All Things Must Passtrabocca di una vasta serie di idee, stili musicali e influenze, che spaziano dal rock 'n' roll, country, gospel, blues, pop, folk, R&B, musica classica indiana e musica sacra. Nonostante il suo affetto per questo album e l’enorme successo, nelle note di copertina per il remaster del 30° anniversario, pubblicato nel 2001, George ha scritto: "Mi piacciono ancora le canzoni del disco e credo che possano continuare a sopravvivere allo stile in cui sono stati registrati", aggiungendo tuttavia, "è stato difficile resistere al remix di ogni traccia. Dopo tutti questi anni vorrei liberare alcune delle canzoni dalla grande produzione che sembravano appropriate all'epoca”.

 

 

In occasione del 50° anniversario “All Things Must Pass” è stato ora completamente remixato dai nastri originali per una incredibile serie di pubblicazioni che soddisfa quello che era il desiderio di Harrison. Prodotto da Dhani Harrison e mixato da Paul Hicks, vincitore di tre GRAMMY® Award (The Beatles, The Rolling Stones, John Lennon), il nuovo mix trasforma l'album aggiornandolo dal punto di vista sonoro, rendendolo più brillante, più pieno e migliore che mai.

 

 

All Things Must Pass 50th Anniversary Edition” sarà disponibile da 6 agosto in diversi formati:

 

EDIZIONE SUPER DELUXE

In 8LP (180g) o 5CD + 1 disco Blu-Ray, che esplora le sessioni di registrazione dell'album attraverso 47 (42 dei quali inediti) demo e outtakes, offrendo uno sguardo all'interno del processo creativo. Il Blu-ray consente ai fan di ascoltare l'album originale in stereo ad alta risoluzione, Surround 5.1 e Dolby Atmos. Il box contiene un bellissimo book di 60 pagine curato da Olivia Harrison, con immagini e cimeli inediti dell'epoca, testi scritti a mano, note di studio, note traccia per traccia e molto altro ancora, tra cui la replica del poster dell'album originale.

 

 

EDIZIONE UBER DELUXE

In esclusiva per GeorgeHarrison.com e sullo store di Universal Music a questo link

 

All Things Must Pass sarà disponibile in edizione Uber Deluxe, un incredibile box in edizione super limitata in occasione del 50° Anniversario del capolavoro di George Harrison. 8 LP e 5 CD con oltre 70 brani che comprendono un nuovo mix dell’album, demo, outtakes, jam in studio con l’aggiunta di un Bluray Audio con l’album originale con audio in alta risoluzione, 5.1 surround e Dolby Atmos. E in più un libro di 96 pagine curato da Olivia Harrison con immagini inedite e memorabilia dell’epoca, testi manoscritti, diari, track by track e molto altro. Oltre ad un secondo libro di 44 pagine con interviste d’archivio, il box contiene un segnalibro realizzato con il legno di una quercia del Friar Park di Harrison e le riproduzioni in scala 1/6 di George e degli gnomi presenti sull'iconica copertina dell'album, un'illustrazione in edizione limitata del musicista e artista Klaus Voormann, una copia di "Light from the Great Ones" di Paramahansa Yogananda e una tradizionale collana Mala con perle Rudraksha per la meditazione. Tutto questo alloggiato in un box di legno 31,5 x 31,5 x 44,5 cm realizzato artigianalmente.

 

 

All Things Must Pass sarà pubblicato in più edizioni fisiche e digitali, incluso 5LP o 3CD Deluxe Edition che oltre all'album originale comprendono outtake e jam in studio.

In più,  l'album sarà disponibile anche in doppio CD, triplo LP in vinile nero da 180 grammi e edizione limitata in 3 LP in vinile colorato.

 

"Dall'uscita del mix stereo del brano che da il titolo all’album e pubblicata nel 2020 in occasione del suo 50° anniversario, il mio caro amico Paul Hicks e io abbiamo continuato a scavare tra montagne di nastri per ripristinare e presentare il resto di questo nuovo remix e edizione ampliata dell'album che ora vedete e ascoltate", afferma Dhani Harrison. "Portare una maggiore nitidezza sonora a questo disco è sempre stato uno dei desideri di mio padre ed era qualcosa su cui stavamo lavorando insieme fino alla sua morte nel 2001. Ora, 20 anni dopo, con l'aiuto delle nuove tecnologie e del lavoro di Paul Hicks, abbiamo realizzato questo desiderio e vi presentiamo questa versione speciale del 50° anniversario di quella che probabilmente è la sua più grande opera d'arte".

 

Le sessioni di All Things Must Pass iniziarono appena sei settimane dopo l'annuncio avvenuto nell'aprile 1970 dello scioglimento dei Beatles. Sono stati impiegati due giorni per registrare trenta demo nello Studio 3 agli EMI Studios di Abbey Road a Londra. Il primo giorno, il 26 maggio, Harrison registrò quindici canzoni accompagnato da Ringo Starr e dal bassista Klaus Voormann, suo amico di lunga data, iniziando con "All Things Must Pass", la title track. Il giorno successivo, George suonò altre quindici canzoni per il co-produttore Phil Spector. Le edizioni Uber e Super Deluxe raccolgono queste trenta straordinarie registrazioni demo, incluse 26 tracce mai pubblicate prima ufficialmente e diverse canzoni che non hanno fatto parte dell'album come “Cosmic Empire,” “Going Down To Golders Green,” “Dehra Dun,” “Sour Milk Sea,” e “Mother Divine.”

 

La capacità di scrittura di Harrison è stupefacente: la sua introspezione profondamente personale e il suo sorprendente spirito sono abbinati ad una produzione fuori dal comune dell'album. Con le sue trame densamente orchestrate e l'eclettico abbraccio di una miriade di generi, l'innovativo approccio sonoro di Harrison e Phil Spector ha segnato, da lì in poi, una traccia da seguire per innumerevoli artisti.

 

George aveva accumulato materiale per quasi cinque anni, con una serie di canzoni - tra cui "Isn't It A Pity" e la title track - provate con i Beatles, ma mai registrate, e brani come “Wah-Wah", "Beware of Darkness" e "Run Of The Mill", una dellecanzoni preferite da George e Olivia Harrison.

 

Scritto da George durante la produzione del debutto solista di Billy Preston per la Apple Records del 1969, ma utilizzato per il suo album un anno dopo, il brano "What Is Life" vede l'artista all’apice della sua creatività. Al centro dell'album troviamo canzoni come "My Sweet Lord", "Awaiting On You All" e l'appassionata "Hear Me Lord", ognuna delle quali descrive il viaggio interiore di Harrison.

 

L’ inno che amalgama un canto del mantra Hare Krishna e "hallelujah", "My Sweet Lord" si è rivelato, alla sua uscita del novembre 1970, un successo mondiale, entrando nella storia come il primo singolo solista di un ex Beatle a raggiungere il numero 1 nelle classifiche del Regno Unito e degli Stati Uniti. Inserito nella GRAMMY® Hall of Fame nel 2014, l’eterno inno all'unità spirituale e religiosa è rimasto uno dei brani più amati al mondo, inserita tra le "Greatest Songs of All Time" sia da Rolling Stone che da NME. L'anno scorso “My Sweet Lord" è stata pubblicata in vinile trasparente 7" in edizione limitata dalla George Harrison Estate in collaborazione con l'evento del Black Friday delRecord Store Day il 27 novembre 2020.

 

 

 

La grande amicizia di Harrison con Bob Dylan ha dato origine a due canzoni: l'apertura dell'album "I'd Have You Anytime" è stata scritta con Dylan, mentre il classico "If Not For You" era all'epoca una composizione inedita di Dylan. La All Things Must Pass Super Deluxe Edition include registrazioni demo inedite di entrambe le canzoni, così come "Nowhere To Go" e "I Don't Want To Do It", un'altra canzone originale di Dylan in seguito registrata da George per una colonna sonora del 1985.

 

George ha riunito uno straordinario gruppo di amici e colleghi musicisti per registrare All Things Must Pass, tra cui Ringo StarrKlaus Voormann e Billy Preston, insieme a Eric Clapton e ai suoi nuovi compagni di band americani, Carl RadleBobby WhitlockJim GordonPete HamTom EvansJoey Molland e Mike Gibbons dei Badfingerhanno contribuito con chitarre acustiche e percussioni. Il desiderio di Phil Spector che consisteva nell’utilizzare più pianoforti, chitarre acustiche e più batteria ha visto l'inserimento di Peter Frampton e Jerry Shirley degli Humble PieGary Wright degli Spooky Tooth, il veterano della Plastic Ono Band e futuro batterista degli Yes, Alan WhiteDave Mason dei TrafficProcol Harum Gary Brooker e la sezione fiati diBobby Keys e Jim PricePete Drake, leggendario musicista di Nashville, e la sua chitarra pedal steel su diversi brani. Gli arrangiamenti per archi e fiati furono realizzati dal collaboratore di lunga data John Barham.

 

 

La pubblicazione originale di All Things Must Pass comprendeva 18 canzoni su due LPinsieme a un terzo LP - soprannominato "Apple Jam" – con quattro brani strumentali improvvisati di cui due registrati come parte della prima sessione di registrazione ufficiale di Derek & The Dominoes nel giugno 1970. Inoltre, il disco "Apple Jam" include "It's Johnny's Birthday", cantato sulle note del successo del 1968 di Cliff Richard"Congratulations" e registrato come regalo di Harrison per celebrare il 30° compleanno di John Lennon.

 

I nastri della sessione All Things Must Pass comprendono oltre venticinque ore di musica su quarantanove nastri da 1" a otto tracce, quattro nastri da 2" a sedici tracce e quarantaquattro nastri stereo da ¼". Richard Radford, archivista per la George Harrison Estate, ha supervisionato la conservazione della collezione dei nastri originali analogici multitraccia e stereo trasferiti su copie di conservazione digitale a 192 KHz/24 bit.

 

Acclamato da Rolling Stone come "il Guerra e Pace del rock and roll", All Things Must Pass è stato accolto da unanimi consensi di critica e spettacolare successo commerciale, stazionando sette settimane al numero 1 della Billboard's Chart "Top LP" e otto settimane in cima alla classifica ufficiale degli album del Regno. Attualmente certificato 6 volte disco di platino dalla RIAA, All Things Must Pass ha successivamente ricevuto una nomination ai GRAMMY® Award nel 1972 come "Album of the Year", mentre "My Sweet Lord" ha ottenuto un GRAMMY® come "Record of the Year". "What Is Life", il secondo singolo dell'album, è diventato un successo internazionale, raggiungendo la top 10 negli Stati Uniti e in Canada, nonché il numero 1 in Australia e Svizzera.

 

Dal giorno della sua pubblicazione, All Things Must Pass ha accresciuto la sua influenza e popolarità, è stato inserito nella GRAMMY® Hall of Fame e incluso nei "100 migliori album di tutti i tempi" del Times di Londra e nella lista "I 500 migliori album di tutti i tempi" di Rolling Stone nel 2020.

 

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