2021-05-06

Laura Negretti porta in scena donne che lottano per affermarsi

Teatro Sociale di Como

venerdì, 7 maggio – ore 20.00

DI SABBIA E DI VENTO. È accaduto anche a me!                                   

 


Laura Negretti torna al Teatro Sociale di Como venerdì, 7 maggio alle ore 20.00,per parlare ancora di donne e, soprattutto, di discriminazione di genere e disparità tra i sessi.

 

Di sabbia e di vento è “uno spettacolo che vuole spingere le donne a desiderare in grande, – racconta l’attrice – a conquistare spazi professionali che finora sono stati preclusi loro, a colmare la disparità di retribuzione con gli uomini, a ridisegnare gli equilibri all’interno della famiglia e a combattere contro gli abusi di potere; qualsiasi esso sia”.

 

In coppia con Alessandro Baito, diretti da Luca Ligato, Laura Negretti racconta la storia un’unica donna che porta sulle sue spalle la storia di tutte le donne sopraffatte, discriminate, abusate solo ed unicamente per la colpa di essere nate donne.

 

Da Giovanna d’Arco, mandata al rogo come eretica nel XV secolo, perché aveva “semplicemente” scelto di combattere come un uomo, vestita come un uomo, per quello in cui credeva. Conosciuta come “la pulzella d'Orléans”, questa fanciulla di campagna nemmeno ventenne da sola salvò la Francia dalla conquista inglese durante la Guerra dei Cent'Anni e divenne poi un vero e proprio mito a fondamento della coscienza nazionale francese.

Passando per Camille Claudel colpevole, quattro secoli dopo Giovanna, di essere una grandiosa scultrice in un’epoca in cui le donne potevano al massimo dipingere graziosi acquerelli, un genio capace di trasformare i marmi in figure dinamiche e il bronzo in personaggi di carne. Condannata dalla sua bravura e dalla sua bellezza ad essere un’anomalia e dunque, come tale, rinchiusa in manicomio per trent’anni. È la storia di un’ingiustizia, di una donna messa a tacere per la sua straordinarietà non compresa da chi le era accanto, e che fu depredata e prevaricata da chi lei pensava l’amasse e che, invece, mascherava con l’amore invidie e rancori.

Per arrivare fino ai giorni nostri; nel progredito XXI secolo dove il desiderio di maternità può costarti la perdita del posto di lavoro!  Le donne valgono meno, contano meno, decidono meno, guadagnano meno, lavorano meno, comandano meno, ottengono meno. La società è ancora lontana a capire che la strada per la parità non passa dal più ma dall’uguale, dall’inclusione e non dall’esclusione!

 

La storia di tre donne che lottano, a distanza di secoli, per la propria autostima. La storia di tre donne che vogliono considerarsi, e che sono, “unlimited”, senza limiti!

 

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