di Germana Marini
Il 5 giugno 2021 farà quindi seguito la cerimonia di premiazione vera e propria e video esposizione delle opere nella sala “Fellini” di Roma Eventi, in P.zza di Spagna. Indi dal 29 giugno al 3 luglio avverrà l’esposizione e mostra delle opere selezionate dalla redazione di “ART NOW” presso le sale espositive di “PALAZZO VELLI” di P.zza San Egidio 7/9 – a Roma.
Il Professor Vittorio Sgarbi nella circostanza della Video Proiezione delle Opere sarà presente il 5 giugno alle ore 11,00 in SALA FELLINI del Centro Congressi di Roma.
Abbiamo già avuto modo di rammentare di recente come la vita di Giuseppe Mazzoleni – per gli amici Peppino - agli esordi maggiormente noto come musicista e violinista di talento, sia stata interamente dedicata alla composizione di apprezzatissimi testi musicali, spazianti dal genere classico, al melodico, fino a quell’omaggio a Gershwin, accolto con ampio favore dal pubblico statunitense.
Parimenti apprezzabile ad entrambi i livelli, musicale e pittorico, il nostro, quantunque non più giovanissimo, rimane caparbiamente da anni sulla “cresta dell’onda”, applauditissimo ovunque, nel corso di esibizioni e concerti.
Abbiamo dato in modo particolareggiato conto dei suoi, ben noti trascorsi.
Oltre ad una formazione musicale di ottimo livello, dopo aver conseguito gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida di eccellenti maestri, è divenuto autore di notevoli opere pedagogiche, tra cui “Il dettato melodico” edito dalla Carrara di Bergamo e sue composizioni sono state incise su dischi 45 giri, Lp e Cd, trasmesse da emittenti nazionali ed estere.
Dal punto di vista pittorico, incalcolabili sono inoltre le mostre cui ha partecipato riscuotendo eclatanti successi. In merito alle quali, citerò tre, tra i tanti, lusinghieri giudizi attribuitigli.
“L’attenzione di Mazzoleni si è fermata sugli esempi di quel realismo magico che contrassegna una serena stagione dell’arte italiana nel tempo con le esperienze dei metafisici e surrealisti. L’immagine si rivela in equilibrio rigorosamente statico, solidamente costruita dall’interno, ma addolcita in superficie in un velo cromatico denso e avviluppante”. Eligio Sesana
“Nelle figure l’omaggio alla musica è sorprendente. Le immagini femminili sono anonime, senza volto, senza anima. In primo piano lo strumento o lo spartito musicale, quasi per confermare l’essenzialità del linguaggio, dove il calore è l’elemento che dà forza all’insieme”. Germano Campione
I suoi quadri ad olio, i paesaggi così apparentemente fuori dal tempo e dallo spazio, seppur privi di personaggi non sono mai inanimati: un suono sembra percorrere le strade vuote, gli alberi, quasi scossi dal sibilare del vento, le case spesso prive di finestre, ma ricche di suoni e di voci che le animano al proprio di dentro”.
Roberto Zambonini
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